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Altro giro, altra corsa
Ogni anno, i primi di gennaio, per tutti gli OP comincia un periodo di sbandamento e di difficoltà emotiva; bisogna riorganizzare le idee e cominciare a pensare a cosa fare e quale strada vincente percorrere per i 365 giorni che si aprono sul fronte lavorativo. Ogni inizio anno, o si è un anziano OP o un OP appena entrato, le considerazioni, pensieri e preoccupazioni sono identici per entrambe le categorie dei lavoratori.
Ogni inizio anno si ha consapevolezza di ricominciare di nuovo da zero, nell’unica certezza che tutto quello che si è fatto di buono non conta più nulla e non se ne terrà mai più conto; si è nuovamente sulla linea di partenza ad aspettare lo sparo dello starter:
♦ Ogni inizio anno si deve prendere confidenza con i nuovi rappels, con le nuove metodologia di calcolo dei bonus e capire cosa l’azienda richiede per cercare di guadagnare qualcosa in più.
♦ Ogni inizio anno si riparte sperando che possa essere l’anno della svolta, ma di certezze se ne hanno ben poche.
♦ Ogni inizio anno si assistono a riunioni “del fatto” e di quanto si deve fare l’anno appena cominciato, dato che bisogna incrementare di un “tot”.
♦ Ogni inizio anno, quei pochi fortunati che sono avanzati di carriera, pensano: devo dimostrare che si è idonei alla meritata la promozione, e pieni di adrelina “se si fa vedere che si è capaci, magari si può ambire a incarichi sempre più prestigiosi”, ma le variabili sono tante!
♦ Ogni inizio anno, si pianifica l’agenda alla ricerca di quei ponti che consentano di sfruttare pochi giorni di ferie per prendere una pausa dal lavoro e recuperare energie, il tutto per un bisogno necessario di staccare la spina.
♦ Ogni inizio anno si è combattuti se portare subito dei contratti “a casa” o aspettare che escano prodotti nuovi, ovvero incarnare veramente il ruolo di consulenti ed offrire il miglior servizio per i clienti, e non essere solo i venditori valutati sui numeri.
♦ Ogni inizio anno, arriva qualcuno che dice “le tue polizze non sono state incassate” o “i tuoi fip/Pip non sono stati versati”, come se gli OP fossero i colpevoli di qualsiasi cosa o degli atteggiamenti dei clienti addossando responsabilità non di competenza.
♦ Ogni inizio anno si pensa… “e se cambiano il MdZ o il GL?” bisogna farsi conoscere nuovamente, ribadire le vane promesse ricevute e attivarsi per le nuove disposizioni.
♦ Ogni inizio anno ascoltiamo i risultati della survey in cui come sempre, emergono soltanto pareri positivi, ma stranamente, tutti gli OP sono circondati da colleghi che si lamentano delle condizioni lavorative.
♦ Ogni inizio anno si pensa “per quanto tempo ancora riuscirò a fare questa attività?”, ma intanto è un anno in meno di lavoro.
♦ Ogni inizio anno si pensa “cosa avranno ideato per partecipare alla Lion Wing, e quali vantaggi avrò?”, ma poi tanti vedono spegnersi le illusioni con il tempo.
♦ Ogni inizio anno si pensa “quest’anno come saranno le provvigioni o la base incentivabile?”, per poi accorgersi che gli stipendi base sono sempre al di sotto di quelli di altri lavori, anche di quelli più banali, umili e privi di responsabilità.
♦ Ogni inizio anno si sente la solita filastrocca: “questo è un anno decisivo, il treno passa e devi essere pronto a salirci sopra”, ma il treno è sempre fermo in stazione.
♦ Ogni inizio anno, come la gazzella, tutti OP sanno che dovranno corre più del leone o saranno sopraffatti dello stress e delle pressioni.
“Altro giro, altra corsa” è la frase dei giostrai con cui annunciano che i cavallini si stanno fermando e sono pronti per tornare a ruotare immersi nelle lucine: un’analogia per nulla discostante dalla nostra realtà lavorativa; dobbiamo risalire sul carrozzone e tornare a “girare” attorniati dalle lucine delle promesse.
Se ogni inizio anno non avete mai pensato ad una di queste cose, non fate parte dell’organico OP.
A.P.