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Anche a Natale!
Ma a Natale non bisognerebbe essere più buoni?
Nell’ultimo mese di Dicembre, molti dipendenti della Compagnia che rivestono la qualifica di OP, hanno lamentato trattamenti ineducati e irrispettosi subiti dal personale di agenzia, o dagli stessi agenti, dove hanno la loro sfera d’azione.
Non è la prima volta che si ascoltano tali lagnanze, di questi trattamenti poco consoni si hanno tante segnalazioni e testimonianze…. Ed in tutti i mesi dell’anno…. Ma le ultime doglianze di questo periodo di dicembre, hanno un carattere più forte, avendo superato in alcuni casi, i limiti del rispetto umano e lavorativo.
E’ da comprendere che a fine anno tutti sono occupati in molteplici operazioni, ma questo non può essere una giustificazione per i comportamenti ineducati ed offensivi che ledono anche la dignità delle persone.
Questo modo di trattare gli OP con modalità poco ortodosse è divenuta una consuetudine, e questi disappunti rappresentati anche ai superiori, MDZ e GL, non hanno mai prodotto alcun miglioramento e soluzione, anzi, talvolta ripercussioni aggiuntive.
Il personale oggetto di tale trattamento, è sempre stato personale dipendente della Compagnia, per cui, ne gli agenti, ne tantomeno i loro dipendenti, hanno potere su quest’ultimi; Le richieste che si fanno all’amministrazione dell’agenzia, sono richieste lecite e necessarie per svolgere l’attività contrattuale stabilita dal CCNL e dalla programmazione lavorativa, e, se si chiedono documenti od operazioni non è certo per piacere personale ma perché l’autonomia tanto ventilata non è stata raggiunta; la cosa più umiliante, che spesso queste risposte stizzose ed aggressive vengono fatte dinanzi ai clienti, sui quali ovviamente, provocano conseguenze di perdita di stima e fiducia per il consulente, ed ambiente malsano quale luogo di gestione del patrimonio personale.
Per fortuna, pare, che non in tutte le agenzie avvengono questi fatti, ma le incriminate sono davvero tante, molte, …troppe.
Per quanto descritto, si richiama l’attenzione della nostra datrice di lavoro, significando che fra i suoi obblighi rientra quello di fornire al lavoratore un ambiente salubre, sia sotto il profilo materiale rispettando le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro eliminando ogni insidia, sia sotto l’aspetto emotivo al fine di eliminare quello stress che si incarna in ogni OP per la naturale esecuzione dei compiti assegnati.
Va ricordato, per opportuna notizia, che i poveri OP, portano ricchezza nelle agenzie e, per loro conto, in silenzio, assolvono anche operazioni non spettanti nei loro “doveri” e che sono a solo vantaggio dell’appalto (ad esempio gli incassi).
Quando verrà ribadito agli appalti che il produttore non rientra nel loro organigramma, sarà comunque sempre troppo tardi, e questo ritardo avrà causato conseguenze dirette anche alla Compagnia che in tanti casi fa finta di non sapere o non prende i giusti provvedimenti.
A.P.