Il talento rubato alle donne, il calendario Fisac edizione 2025

Il talento rubato alle donne per attribuirlo agli uomini. È il cosiddetto effetto Matilda – come viene chiamato nel mondo anglosassone in onore di Matilda Gage, pioniera del femminismo – ovvero quel fenomeno per cui il lavoro delle donne viene oscurato, non riconosciuto, lasciando che i meriti siano attribuiti ai colleghi uomini. Ed è a questa “sottrazione” che viene dedicata la nuova edizione del calendario a cura dell’Esecutivo Nazionale Donne della Fisac Cgil che anche quest’anno, come consolidata tradizione, iniziata con la data dell’8 marzo.

Lo spirito di questo calendario, riporta l’Esecutivo Donne Fisac Cgil nel testo introduttivo, si ritrova in una citazione riportata di Virginia Woolf: “Per tutti questi secoli le donne hanno svolto la funzione di specchi, dotati della magica e deliziosa proprietà di riflettere la figura dell’uomo a grandezza doppia del naturale”. Scienza, arte, letteratura e altro ancora, sono tanti e pervasivi i campi, nonché i casi, in cui il talento e i meriti delle donne non sono stati riconosciuti, oppure ignorati e minimizzati, per attribuirgli agli uomini. Ed è a questa ingiustizia, determintata da un’operazione di “cancellazione storica”, che il calendario della Fisac Cgil reagisce tirando fuori dall’oblio la storia di tredici donne: “Abbiamo voluto rendere omaggio – scrive ancora l’Esecutivo Donne della categoria della Cgil – a scienziate, artiste e letterate che sono state derubate del loro lavoro o misconosciute nei loro meriti; è stata una scelta ardua sceglierne solo 13, a dimostrazione di quanto talento femminile è stato sprecato nei secoli e di quanto purtroppo ne stiamo ancora sprecando. La battaglia delle donne è un battaglia per il benessere di tutta la società”.

Una battaglia tutta ancora da affrontare, come riporta l’Esecutivo Donne nel ricordare i “triti pregiudizi sul talento femminile”, suffragati anche da una ricerca di Science che dimostra come i pregiudizi siano duri a morire, come il talento sia associato all’uomo e soltanto a esso. “In Italia da oltre trent’anni – si legge ancora – il livello di istruzione delle donne è superiore a quello degli uomini, le laureate sono in maggioranza, ma il soffitto di cristallo si è incrinato poco o nulla. Siamo consapevoli che diversi fattori, primo fra tutti il lavoro di cura, penalizzino le donne in ambito lavorativo e nelle loro aspirazioni. Tuttavia, a parità di condizioni il pregiudizio negativo sul talento femminile riteniamo giochi ancora un ruolo importante”. Ad accompagnare il calendario, infine, anche un testo di Sara Sesti, docente di matematica autrice di “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie” che ricorda come “restituire spazio al talento delle donne non è solo un dovere storico, ma una scelta di buon senso: arricchire il futuro con prospettive diverse. Solo quando ogni talento potrà emergere senza barriere di genere, potremo davvero parlare di progresso e civiltà”. Per chi fosse interessato al calendario scrivere a organizzazione@fisac.it.

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