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Si è svolto in settimana il consueto incontro con la locale direzione delle Risorse Umane, in cui si affrontano le specifiche problematiche del nostro territorio.
Ci viene riferito che:
- da inizio anno vi sono state 4 cessazioni, 1 assunzione obbligatoria, 21 proroghe di part time, 3 nuovi accoglimenti e 1 domanda non accolta;
- sono in corso tre trasferimenti verso altre Direzioni Territoriali;
- è stata prorogata la task force pignoramenti sino al 30 settembre, a cui è stata destinata una risorsa della DT;
- le risorse neo-assunte 2024 risultano tutte ben integrate, viene apprezzato il loro apporto professionale dimostrando soddisfazione per il ruolo assegnato.
Numeri e notizie a parte, le OOSS registrano ancora molte problematiche legate alle Tarm non funzionanti da mesi, alle pressioni commerciali sistematiche e qualche volta correlate da spunti personali di qualche “District”.
Un problema ricorrente e mai risolto in modo strutturale è rappresentato dalla sostituzione di cassa: si parla di necessità saltuarie, ma di fatto l’emergenza è quotidiana, per un motivo o per un altro. Si fatica a mantenere attivo il servizio. Spesso la linea valore si trova a sopperire all’assenza di cassieri in filiali diverse dalla propria: il più delle volte vengono attinte risorse non abitualmente dedicate alla sostituzione di cassa e quindi con vaghi ricordi della necessaria operatività. Sono gli stessi colleghi a cui vengono comunque richiesti risultati commerciali, indipendentemente dal loro mancato impiego nel ruolo. Ci rendiamo conto che l’interruzione del servizio di cassa è un problema per la banca, ma i rischi non devono essere traslati su lavoratori chiamati a svolgere compiti che non sono i propri, in una filiale che non è la propria sede di lavoro.
Non va meglio dal lato pressioni commerciali.
I lavoratori di questa banca hanno sempre dimostrato competenza professionale e consapevolezza, circa l’importanza del raggiungimento dei numeri fissati dai vari budget e dei risultati economici. Lo testimonia lo straordinario utile di esercizio realizzato nel 2024, ridistribuito poi in modo iniquo.
L’utilizzo del “dashboard” e di “files” quotidiani, come strumenti di ulteriori ed improprie pressioni commerciali, è a lungo andare controproducente, svilente e inefficace: i dati di produzione sono disponibili entro poche ore per tutti i modelli di servizio. La giustificazione agli eventuali scostamenti che i gestori dovrebbero fornire in modo puntuale, misura più l’assurdità della richiesta che le motivazioni.
Mentre i budget mensili vengono perennemente e pesantemente ritoccati al rialzo, l’azienda tace sul bonus pool 2024.
Anche per i titolari la situazione non è di certo confortante: da una parte è richiesto un super lavoro in termini di produzione commerciale, dall’ altra subiscono lo scarico di responsabilità dall’alto nella gestione della sicurezza nelle filiali e del rischio legato alla concessione del credito, con un grande dispendio di tempo ed energie.
Morale: l’azienda è florida e gli utili proliferano. Insomma la nave va, ma i denari non vengono destinati per migliorare l’operatività quotidiana dei lavoratori e redistribuiti a chi ha il merito di aver prodotto questi positivi risultati di bilancio.
Milano, 25 marzo 2025
LE SEGRETERIE