Quanto incide la maternità sulla vita di una donna? Che tipo di supporto hanno le madri lavoratrici nel nostro Paese? Quanto pesa davvero il ruolo di madre in Italia nel 2025?
In Italia diventare madre significa ancora troppo spesso dover fare sacrifici—rinunciare al lavoro, alla stabilità, al tempo per sé. Il Report ‘Le Equilibriste’ registra uno spaccato della quotidianità di milioni di donne che, con determinazione e resilienza, cercano di conciliare tutto, spesso senza alcun supporto, troppo spesso da sole.
Il nuovo report di Save the Children “Le Equilibriste: la maternità in Italia nel 2025” restituisce una fotografia lucida e potente delle madri italiane oggi: dai dati sull’occupazione femminile al carico di cura non retribuito, all’assistenza all’infanzia.
Nel 2025, il tasso di occupazione femminile in Italia è pari al 54,1%, con un incremento dell’1% rispetto al 2024. Tuttavia, il divario con la media europea resta significativo, con un gap di 12,6 punti percentuali. La maternità continua a rappresentare un ostacolo: 1 donna su 5 lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio.
Le disparità territoriali sono evidenti: mentre le regioni del Nord hanno raggiunto il tasso di occupazione femminile del 60%, nessuna regione meridionale ha raggiunto il target europeo, l’80% delle madri in Campania si dimette o viene messa nelle condizioni di farlo.
Inoltre, il part-time involontario colpisce l’8,6% delle lavoratrici, contro il 2,5% degli uomini.
Una lettura necessaria, seppur amara.
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⇒ Le Equilibriste: la maternità in Italia nel 2025