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Come ogni anno anche il 2025 non ci ha fatto mancare le consuete problematiche a danno delle Lavoratrici e dei Lavoratori; problematiche relative ai noti e periodicamente segnalati (a cura delle Scriventi) malfunzionamenti, blocchi, avarie ed insufficienze degli impianti di condizionamento d’estate e di riscaldamento d’inverno.
Purtroppo, nonostante le belle parole (strombazzate ai quattro venti dal nostro ineffabile AD) sulla ritrovata stabilità, funzionalità e prestigio del nostro Istituto le ricadute positive sui Collaboratori, anche in termini di salute e sicurezza, tardano ad arrivare o meglio non sono mai arrivate.
Riteniamo che, anziché dar fiato alle trombe, sarebbe meritorio ed anzi indispensabile, una netta inversione di tendenza, a partire dalla gestione dei luoghi di lavoro, quale primo tangibile segnale di considerazione per le Colleghe ed i Colleghi che, con la loro abnegazione, hanno consentito a Banca Mps di risorgere, come araba fenice, dalle proprie ceneri. Tangibile segnale… ovvero luoghi di lavoro confortevoli e degni.
A tal fine, ieri, abbiamo interessato ufficialmente lo Spresal competente per la situazione ormai insostenibile di Torino sede, onde lo stesso possa valutare gli opportuni interventi a tutela e presidio della salute e sicurezza di Colleghi e Clienti.
La nostra richiesta giunge al termine di un lungo periodo di tempo “concesso” all’Azienda per sistemare definitivamente le problematiche della struttura complessa di Torino Via Mazzini.
Un tempo che evidentemente l’Azienda non è stata capace di sfruttare, dimostrando, ancora una volta, approssimazione e scarsa capacità progettuale e, ove mai ve ne fosse bisogno, la dicotomia esistente tra belle parole e fatti concreti.
In attesa dell’intervento del sopracitato servizio dell’Asl della Città di Torino, vi chiediamo di continuare a segnalarci tempestivamente ogni problematica in ambito salute e sicurezza.
Per quanto ci compete siamo determinati a risolvere una volta per tutte tali problematiche, se possibile denunciando formalmente il trattamento indecoroso riservato ai dipendenti, reso ancora più intollerabile se paragonato alle ingenti risorse destinate agli azionisti.
La misura è colma e, come affermava Totò: “Ogni pazienza ha un limite” e questo limite è stato superato ampiamente ed è nostra ferma intenzione risolvere la situazione una volta per tutte anche attraverso il ricorso alle vie di legge.
Torino, il 1° luglio 2025
OO.SS. MPS RSA PIEMONTE