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Si stanno svolgendo in queste ore i colloqui previsti per la realizzazione del progetto Premium Top (periodo in cui molti colleghi impattati sono in ferie), la cui partenza è prevista in pieno periodo vacanziero, 14 luglio.
Molti lavoratori lamentano poca chiarezza e difficoltà nel prendere la rapida decisione richiesta dall’azienda, per la mancanza di elementi oggettivi certi su cui basare una eventuale adesione.
Inquadramenti previsti, tempistiche, durata della formazione, mobilità territoriale e professionale, patti di stabilità solo alcuni dei temi poco chiari per i quali manca una normativa di riferimento.
A proposito di inquadramenti i lavoratori ci riferiscono di un ipotetico livello di atterraggio incerto nei tempi e nei modi: si parla di inquadramento a partire dal 01/01/26 non retroattivo, e il lavoro svolto dai colleghi in questi 6 mesi? non vedrà alcun riconoscimento se non la canonica pacca sulla spalla? la formazione per ottenere la certificazione OCF (il cosiddetto patentino) necessario all’offerta fuori sede sarà destinata a tutti i futuri premium top? Come sarà strutturata la formazione? In presenza, via web? Sarà svolta in orario di lavoro o viene richiesta una disponibilità aggiuntiva? E se non si passa l’esame cosa succede? È possibile rifarlo? Con che tempistiche e quante volte?
Si sente parlare anche di patti di stabilità, ma vengono bene illustrati nei colloqui anche vincoli e penali o solo gli aspetti remunerativi? O verrà creata una spaccatura in filiale tra gestori premium top e i restanti gestori premium?
Il premium che si vedrà sottratto una parte del portafoglio e non scelto per il top, dovrà subire anche mobilità territoriale? Dato che il modello prevede un incremento di 8 risorse sulla linea premium, probabilmente attingendo dal solito segmento valore, ulteriormente spolpato, andando a vanificare il beneficio dell’ingresso dei neo assunti tanto sbandierato a suo tempo.
La mancata sottoscrizione dell’accordo da parte delle OOSS, motivata con il comunicato unitario delle segreterie di coordinamento del primo luglio, non può essere l’alibi per la scarsa chiarezza delle proposte e l’assenza della normativa di riferimento consultabile dalle risorse.
È necessario avviare un incontro di chiarimento sul nostro territorio a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.
La continua specializzazione dei modelli di servizio non può essere supportata senza una concreta e sostanziosa iniezione di nuove assunzioni, che permettano una equa distribuzione dei carichi di lavoro.
Milano, 7 luglio 2025
Le Segreterie