
Ecco i punti chiave:
FONDI PENSIONE
- Le forme pensionistiche operanti in Italia sono 291, con una diminuzione rispetto al 1999.
- Gli iscritti alla previdenza complementare sfiorano i 10 milioni (+4% rispetto al 2023).
- Le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari sono pari a 243,4 miliardi di euro (+8,5% rispetto al 2023).
CARATTERISTICHE DEGLI ISCRITTI
- Gli uomini rappresentano il 61,6% degli iscritti, mentre le donne il 38,4%.
- Gli iscritti sono concentrati nelle classi intermedie e più prossime al pensionamento.
- Il peso della componente più giovane (fino a 34 anni) è salita dal 17,6% del 2019 al 19,9% del 2024.
RISORSE E CONTRIBUTI
- I contributi incassati nell’anno sono pari a 20,5 miliardi di euro (+7% rispetto al 2023).
- Le prestazioni pensionistiche sono state erogate in capitale per 5,2 miliardi di euro e in rendita per 361 milioni di euro.
ALLOCAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
- Gli investimenti dei fondi pensione sono prevalentemente allocati in obbligazioni governative (55,5% del totale) e titoli di capitale (22,7% del totale).
- Gli investimenti nell’economia italiana sono 40,1 miliardi di euro, pari al 19,3% del totale.
RENDIMENTI E COSTI
- I rendimenti dei fondi pensione sono stati positivi per tutte le tipologie di comparto, con risultati particolarmente favorevoli per le linee di investimento a maggiore contenuto azionario.
- I costi dei fondi pensione variano a seconda della tipologia di forma pensionistica, con i fondi negoziali che hanno un Indicatore Sintetico dei Costi (ISC) più basso rispetto ai fondi aperti e ai PIP.
PROSPETTIVE EVOLUTIVE
Le prospettive evolutive per la previdenza complementare in Italia includono:
- Campagna di informazione efficace per accrescere l’interesse e la conoscenza sulla previdenza complementare.
- Meccanismi di partecipazione automatica come il silenzio-assenso o l’iscrizione automatica con possibilità di ripensamento.
- Riforma della linea di default verso soluzioni più adeguate alle diverse esigenze e caratteristiche degli iscritti.
- Modello “life-cycle” per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento tenendo conto delle diverse fasi del ciclo di vita.
- Opzioni di erogazione più flessibili come la rendita temporanea o prelievi parziali.
- Interventi fiscali per incentivare le adesioni, soprattutto per le fasce di lavoratori meno abbienti.
- Istituzione di un arbitro previdenziale per dirimere eventuali liti tra le forme pensionistiche e gli iscritti.
- Semplificazione e razionalizzazione del sistema dei controlli per le casse di previdenza.
- Integrazione con la sanità integrativa per un modello di welfare integrato.
- Rafforzamento dell’Autorità di vigilanza per garantire un’azione di vigilanza all’altezza delle aspettative
Viene inoltre sottolineata l’importanza di interventi di natura fiscale per incentivare le adesioni, soprattutto per le fasce di lavoratori meno abbienti.
COVIP: PRESENTAZIONE ANNUALE 2024 – LINK
COVIP: LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PRINCIPALI DATI STATISTICI. AGGIORNAMENTO MARZO 2025
Ecco i punti di attenzione principali del testo:
1 CRESCITA DELLE POSIZIONI: Le posizioni in essere delle forme pensionistiche complementari sono cresciute dell’1,4% rispetto a dicembre 2024, raggiungendo 11,3 milioni.
2. RISORSE IN AUMENTO: Le risorse destinate alle prestazioni sono aumentate dello 0,4% rispetto a dicembre 2024, raggiungendo 244,3 miliardi di euro.
3 CONTRIBUTI IN CRESCITA: I contributi raccolti nel primo trimestre 2025 sono aumentati dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo 4,2 miliardi di euro.
4 RENDIMENTI VOLATILI: I rendimenti delle forme pensionistiche complementari hanno risentito della volatilità dei mercati finanziari, con risultati negativi per i comparti azionari e bilanciati nel primo trimestre 2025.
5 DIFFERENZE TRA TIPOLOGIE DI FONDI: I fondi negoziali hanno mostrato una dispersione dei rendimenti inferiore rispetto ai fondi aperti e ai PIP.
6 RIVALUTAZIONE DEL TFR: La rivalutazione del TFR è risultata pari al 2,5% nel periodo 2015-2025.
LE CARATTERISTICHE DELL’ADERENTE TIPO AI FONDI PENSIONE IN ITALIA
La previdenza complementare registra ormai quasi 10 milioni di aderenti, con una crescita del 4% rispetto al 2023: un segnale di consolidamento in un settore dove persistono però disuguaglianze per genere, età e territorio, con la necessità di potenziare l’informazione e semplificare le adesioni, rendendo il sistema più “inclusivo”. Cosa emerge dall’ultima Relazione COVIP
Federica Cirone