“Attiviamoci” in Emilia Romagna: la Fisac per il cambiamento, con le Rsa protagoniste

Migliorare la circolazione delle informazioni dall’alto verso il basso; rafforzare il flusso che dal vertice della categoria arriva alle strutture territoriali, ai coordinamenti, alle Rsa e alle delegate e ai delegati; costruire un circuito stabile che alimenti conoscenze, competenze, temi confederali e di categoria. È attorno a questi obiettivi che si è sviluppata la terza tappa di “Attiviamoci – Il futuro si costruisce insieme”, la campagna nazionale della Fisac Cgil, approdata a Bologna nella storica sede Unipol di via Stalingrado.

Un appuntamento particolarmente partecipato, che ha riempito la sala Zambelli e portato a confronto circa 100 persone fra Rsa, delegate, delegati e segreterie territoriali da tutta l’Emilia Romagna. A dialogare con loro, la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, accompagnata dal segretario responsabile dell’organizzazione, Cristiano Hoffmann. Tanti gli interventi e le questioni emerse, tutte riconducibili alla necessità di leggere con lucidità i profondi cambiamenti che stanno trasformando – e continueranno a trasformare – il mondo del lavoro, e in particolare il settore del credito, con l’obiettivo di far crescere la Fisac Cgil nei luoghi di lavoro, adeguandola ai cambiamenti.

La segretaria generale della Fisac Emilia Romagna, Agnese Chinelli, ha ricordato come la regione ospiti realtà bancarie e assicurative di primaria importanza – “Unipol, Crédit Agricole Italia, Bper, Credem, Assicop, solo per citarne alcune” – e come le criticità del settore siano le stesse che attraversano tutto il Paese: “La recrudescenza delle pressioni commerciali – ha detto Chinelli -, la carenza di personale nella rete, la crescita delle filiali digitali e gli impatti che la tecnologia potrebbe avere sull’occupazione, sono i temi che affrontiamo mettendo al centro il valore della rappresentanza”. Dentro questo quadro la strada tracciata da ‘Attiviamoci’ chiama la categoria a investire sulla rappresentanza, sul proselitismo, sulla tutela dell’occupazione e delle professionalità, e sulla capacità di governare il cambiamento, attraverso quadri sindacali competenti e agganciati ai temi confederali.

Sulle stesse coordinate si è mosso l’intervento di Susy Esposito, che ha ribadito come “la natura del fare sindacato negli ultimi anni sia profondamente cambiata, alla luce degli stravolgimenti che hanno investito il lavoro”. Mutano le professioni e i profili, i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, e questo cambiamento, ha sottolineato la segretaria generale della Fisac Cgil, “non è destinato a fermarsi”. Da qui nasce Attiviamoci: dall’esigenza di attrezzarsi, di rinnovarsi e di costruire insieme il futuro della categoria.

“Rappresentare le lavoratrici e i lavoratori – ha affermato la segretaria generale – significa tenere insieme le grandi questioni confederali e di categoria, penso ai nostri contratti nazionali che a breve avvieranno il loro iter per il rinnovo, con le necessità individuali che ciascuna e ciascuno vive nei luoghi di lavoro. Significa tutelare e allargare l’occupazione in una fase di profonda trasformazione, accompagnando tutto ciò con una formazione adeguata. Per questo – ha concluso Esposito – dobbiamo costruire un rapporto ancora più virtuoso dentro la nostra organizzazione, a tutti i livelli, dando valore, e riconoscendolo, alle Rsa, che sono la nostra forza e il nostro motore portante”.

La tappa bolognese di Attiviamoci conferma un punto fermo: la Fisac, forte della sua storia e dei valori della Cgil, vuole affrontare il cambiamento da protagonista, attrezzandosi per rispondere alle nuove sfide. Al centro resta sempre la condizione di chi lavora, vero riferimento e misura dell’agire sindacale, e la necessità che le Rsa siano protagoniste di questo percorso.

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