Dietro la sistematica distruzione del sistema bancario italiano ci sono storie a cui la fantasia di un romanziere non arriverebbe. Ecco un esempio. Un paio d’anni fa – mentre esplode il crac di Banca Marche – un agricoltore di Urbino, Andrea Busetto Vicari, va a pranzo in un agriturismo della zona e raccoglie lo sfogo del titolare. Commentando lo stato penoso della banca, messa sul lastrico dalla gestione di Massimo Bianconi (direttore generale dal 2004 al 2012), l’uomo racconta che per ottenere un prestito di 300mila euro ha dovuto dare il 5 per cento a un misterioso intermediario.
STORIE DI ORDINARIA CORRUZIONE