Ieri si è tenuto il terzo incontro tra sindacati e Direzione aziendale sui problemi aperti dalla volontà aziendale di non mantenere in vita le previsioni dell’integrativo, nonostante il ritardo sul closing (che avevamo preventivato e sul quale avevamo messo in guardia l’azienda) e dalla decisione unilaterale di tagliare alcune voci fisse e consolidate di stipendio. L’azienda ha avanzato una proposta che prevederebbe un consolidamento del tutto parziale e, tra l’altro, riassorbibile sui prossimi aumenti contrattuali CCNL, delle voci di stipendio tagliate. Le OO.SS. per converso, dopo aver richiesto dati sui costi del personale, hanno esposto un ragionamento supportato da elementi contabili secondo il quale non sussiste alcuna necessità di decurtare gli stipendi (e nemmeno parte dei trattamenti previsti dal CIA) in quanto l’obiettivo di risparmio dei costi è stato già raggiunto. Abbiamo anche riferito all’azienda dell’iniziativa (lettera inviata alle OO.SS.) di un gruppo di colleghi tra i firmatari dell’ipotesi di uscita sub A) dell’accordo 31/12/16, che esprimono perplessità sulle decisioni aziendali (e relative modalità di comunicazione) circa la modifica di alcuni parametri economici, riservandosi, in mancanza del ripristino dello status quo ante, valutazioni circa la sottoscrizione del verbale di uscita. L’azienda ha quindi comunicato che avrebbe relazionato il CdA di oggi sulle rispettive posizioni. Ci siamo aggiornati al prossimo mercoledì 3 maggio. Visto il tempo trascorso, in assenza di sviluppi positivi saranno intraprese iniziative di altro genere per tutelare i diritti dei lavoratori.
Ferrara,28/04/2017