Toscana, dal 2008 quasi 1.000 sportelli bancari in meno

Nella giornata di ieri è stato presentato alla stampa un nuovo focus sull’economia della regione. Tra i molti approfondimenti presenti riportiamo quello dedicato al credito a cura di Ires Toscana – Roberto Errico. 

Tra 2008 e 2022 in Toscana sono scomparsi quasi mille sportelli, con una riduzione pari a circa il 40%. Nel 2008 ogni sportello serviva 1.443 residenti nella Regione: a distanza di 15 anni, il dato è schizzato ad oltre 2.300 residenti medi per sportello attivo.

Si tratta di un dato che, pur essendo sostanzialmente in linea col resto del Paese, pone comunque una serie di problemi sia alla clientela che al sistema economico e produttivo nel suo complesso.

Come evidenziato da uno studio del dicembre 2019 di Banca D’Italia , le continue cessazioni di sportelli bancari tendono ad alzare in modo significativo il tasso di chiusura delle relazioni con la clientela imprese; inoltre, sempre lo stesso studio sottolinea come la chiusura di una filiale determina un aumento dello spread creditizio tra imprese più grandi e più piccole.

In sostanza, un percorso di riduzione della presenza bancaria sul territorio regionale, operato a partire da una mera ottica efficientista/mercatista, tende in primo luogo alla marginalizzazione delle c.d. aree interne.

Si tratta, per la Toscana, di 200 comuni, pari al 69% delle entità comunali ed al 30% circa della popolazione, ovvero circa 1 milione e 100 mila abitanti.

Inoltre, ed in linea più generale, la rarefazione dei servizi bancari colpisce in modo particolarmente evidente la popolazione più anziana, ovvero quella meno abituata ad utilizzare i servizi digitali delle banche.  Tale tipologia di cittadini, in termini relativi più concentrata nelle aree interne, risulta così ulteriormente penalizzata visto anche la scarsità di collegamenti pubblici per raggiungere i comuni vicini laddove è presente uno sportello bancario.

Infine, la rarefazione dei servizi bancari determina una serie di problematiche per le imprese più piccole, le quali sono per definizione territorialmente localizzate e molto legate al ciclo del credito bancario classico.

Nei fatti, tra 2011 e 2019, il credito concesso in Regione per le imprese con meno di venti addetti è diminuito di circa un terzo. Anche la successiva fase, caratterizzata dall’enorme liquidità disponibile frutto degli interventi decisi a livello governativo per sostenere le imprese nel periodo del Covid, ha visto una crescita molto moderata del credito alle piccole imprese. Il tutto in una Regione, dove il 51% delle imprese è composta da meno di dieci addetti e dove la dimensione media d’impresa è pari a 3,6 addetti.

Infine, il dato sulla rarefazione della presenza delle banche in Regione va letto anche alla luce della dimensione occupazionale. Negli ultimi cinque anni la Toscana ha perso in percentuale più del doppio degli addetti del resto d’Italia (-17% contro -8%). Si tratta di 3.600 addetti in meno di cui circa due mila solo nel corso del 2022.

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