Gruppo Bper: Fringe Benefit ed iniquità


In un anno epocale nel quale l’inflazione raggiunge punte del 6%, il costo della benzina sale oltre i 2 euro e i tassi dei mutui variabili salgono all impazzata, ci si auspicava che almeno nella fase di confronto parlamentare il governo potesse ravvedersi sulle decisioni annunciate in materia di “Fringe Benefit”.

Ci troviamo ora davanti ad una legge iniqua e discriminatoria che vede innalzare la soglia dei fringe da 258.33 € a 3.000 € solo ed esclusivamente ai dipendenti che hanno uno o più figli a carico. Se poi i genitori sono entrambi dipendenti si arriva addirittura ai 6000 € con il risultato che più ha reddito, più ha sgravi; si stravolge in questo modola cosiddetta proporzionalità dell’imposizione tributaria.

Il “regalo“ che il governo intende fare a chi ha figli maschera come sempre la vera componente discriminatoria. Se produci figli sei tutelato, diversamente non contribuendo alla crescita del paese non puoi godere di nessun sgravio fiscale. Siamo lontani da uno stato di welfare sociale che vada incontro alle vere esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.

A livello sindacale ci siamo battuti e ci batteremo fuori e dentro le stanze politiche per scalfire questo muro,che ha visto e vedrà famiglie intere senza figli erodere stipendi in trattenute mensili.

Una scelta iniqua che paradossalmente si abbatte come una mannaia su chi è più indebitato.
Una scelta che divide le lavoratrici ed i lavoratori.
Una scelta che non tiene conto dei tanti che non hanno potuto avere figli.
Una scelta che oltraggia la sacrosanta e legittima scelta di non avere figli.
Una scelta che, a causa delle lungaggini politiche, costringerà tanti ad una spaventosa riduzione dello stipendio di agosto.
Una scelta contro i più giovani e le più giovani.

Tralasciamo, in questo momento, ogni discussione sulla natura regressiva del costante aumento dei tassi di interesse BCE in una fase macroeconomica che ancora risente dei postumi della pandemia e della forte aggressione speculativa dei mercati conseguente alla guerra in Ucraina.

Il sindacato non ha governi amici o nemici. I nostri nemici sono tutti coloro i quali utilizzano la politica per dividere e non per unire.

Vi chiediamo di continuare a sostenerci e accompagnarci in un percorso di mobilitazione che stiamo costruendo e proseguirà nel prossimo autunno. Solo uniti e compatti possiamo abbattere i muri discriminatori che anche questo governo sta elevando.

Sassari, 07.08.2023

 

Coordinamento Fisac CGIL Banco di Sardegna

 

 

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