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In una assolata mattina di agosto, per molti colleghi lavorativa, abbiamo appreso della definitiva chiusura delle autorizzazioni alle lavorazioni al delivery center di Accenture a Chennai e della revoca di quelle già in essere.
Le nostre critiche e obiezioni all’operazione – denunciate da subito fino all’allarme di due settimane fa (marzo, aprile, maggio, giugno, luglio e infine agosto )- si sono rivelate esatte, ma non siamo stati ascoltati e non è stata messa preventivamente in atto alcuna iniziativa volta a gestire una situazione altamente prevedibile di carenza di personale in piena pausa estiva. Non abbiamo doti divinatorie, ma che la situazione non fosse lineare era ampiamente leggibile: nonostante tutti questi indizi, ben più di tre, sì e passati da “a Chennai non ci sono alternative” a un possibile piano “B”, o magari “C” nel giro di qualche giorno.
Ricordiamo e ribadiamo lo stato di agitazione in corso, per cui esortiamo i colleghi a non effettuare straordinari, specie se dovuti alla gestione della nuova emergenza.
Diffidiamo l’azienda dal ricorrere alla revoca delle ferie a lavoratrici e lavoratori.
Sottolineiamo inoltre gli enormi rischi operativi derivanti da lavorazioni fatte in modo improvvisato basate solo sulla contro-formazione -in inglese- dai colleghi indiani.
Ancora una volta, il senso di responsabilità di OOSS e lavoratori si scontra con l’assenza di visione di una azienda che si ostina a non capire che serve un confronto costruttivo. Ci attendiamo una convocazione urgente per illustrare il piano operativo alternativo prima che venga messo in atto.
Milano 11 Agosto 2023 LE SEGRETERIE