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#Ascoltateci? #Ascoltiamoci?
Ma allora ci ascoltate veramente?
La direzione BNL sta “informando” i lavoratori affinché non solo rispondano all’indagine NPE partita lunedì 11 settembre e tuttora in corso, ma diano alla stessa una valutazione soddisfacente secondo i canoni BNL.
Pare subito evidente che la direzione BNL ascolti le opinioni dei lavoratori una sola volta all’anno, in pratica solo quando vuole lei e nelle modalità da lei desiderate.
Per avere altre occasioni di confronto, infatti, le Organizzazioni sindacali hanno dovuto procedere tramite vie legali perché venisse loro riconosciuto in DG il diritto all’incontro semestrale.
Ma, al di là di questa ormai nota vicenda, rimaniamo ancora più sbalorditi quando osserviamo gli ambiti positivi che la banca, relativamente all’indagine 2022, riconosce in sé stessa, quale ad esempio il senso di appartenenza alla banca e al gruppo.
Bene, parliamone con le centinaia di colleghi che la banca ha pensato bene di esternalizzare e di allontanare dal gruppo…così, solo per sensibilizzare il senso di appartenenza! In quel caso vale sempre l’ottica di “più
forti insieme” o forse vale invece quella del “meno siamo e più guadagniamo”? Relativamente alle cose fatte
nel 2023 vengono indicate competenze e mobilità. Si riempiono la bocca con il termine di Rete Unica, ma quando un collega che lavora in rete da 20 anni e vuole cambiare…ah no, è impossibile, la rete unica non esiste, la banca unica non esiste!
Ci dicono che è in atto un maggior rispetto per le persone, però non ce ne siamo accorti! Lo abbiamo visto solo tramite la partecipazione al corso on line, a cui chiediamo partecipino anche i membri delle varie direzioni, ricordando loro che all’interno del codice di condotta uno dei valori chiave è il rispetto delle persone.
A tal proposito ricordiamo che esiste una mail allerta_rispetto@bnlmail.com dove segnalare alert di comportamenti inappropriati, di qualsiasi natura o gravità, quali ad esempio il disprezzo verso il collega che non ha raggiunto i risultati.
Ci dicono che vogliono il “cliente al centro”, quindi la rete al centro. Bene!!! Proprio come è successo con il mondo Direct Business: colleghi mandati allo sbaraglio senza il giusto supporto operativo!
Se il cliente è al centro, come è possibile che i colleghi di filiale abbiano 500 o 1000 NDG da seguire? Come pensate che sia svolto egregiamente il lavoro? Se il cliente è al centro come pensate che si senta quando entra in agenzie composte solo da uno o due colleghi? E qui poi siamo alla frutta! Non solo diciamo ai clienti di rispondere all’indagine NPS e darci un voto superiore a 9, ma ora lo indichiamo anche ai colleghi, per fare sì che la percezione sia di una banca attrattiva e positiva.
Insomma, sia chiaro, i lavoratori e le lavoratrici di BNL non sputano nel piatto dove mangiano, ma semplicemente si sentono presi in giro per l’ennesima volta. Vogliamo che la voce dei lavoratori e delle lavoratrici sia ascoltata SEMPRE, e senza rivolgerci a un giudice, e non solo quando si parla di NPE.
Non tolleriamo il fatto che i dirigenti della banca si alterino per i passati risultati di NPE senza cercare di capirne i motivi/senza cercare di capire da cosa dipenda tale risultato. Il risultato migliore di NPE ci sarà quando i colleghi smetteranno di licenziarsi o di chiedere di cambiare lavoro.
Non rispondiamo di pancia all’indagine, ma di testa, analizzando la realtà e senza storture. Non sappiamo se saremo una banca per il mondo che cambia, vediamo però tanti segnali di dismissione che ci fanno persino dubitare sulla tenuta complessiva nel futuro!
Segreterie di Coordinamento del Gruppo BNL
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN