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Segreterie di coordinamento del Banco di Sardegna
La buca
Care colleghe e cari colleghi,
in questo periodo accadono delle cose abbastanza singolari nei modi e nei tempi. Ci accingiamo al fine anno, con delle partite aperte su diversi fronti: rinnovo CCNL, fringe benefit, procedure di gruppo molto importanti, rinnovo RLS, cessione ramo d’azienda a Gardant, riorganizzazione delle Direzioni Generali e Rete commerciale, chiusura sportelli, insomma un vero ginepraio in cui lo stress è tangibile ed evidente.
Stiamo cercando di capire quali magici algoritmi abbiano generato l’incipiente riorganizzazione che, a fronte di masse uguali e scarsi investimenti nei processi di semplificazione informatica, crea micro-mercati molto più grandi di difficile gestione con le attuali numeriche.
Le pressioni commerciali sono sempre quotidiane ed assillanti, d’altronde, dicono i nostri capi, lo stipendio è da guadagnare quindi vendere di tutto e di più, telefonate a gogo e via dicendo.
Ora tutto questo porta inevitabilmente ad una stanchezza fisica e soprattutto psicologica, tale da rendere necessarie e non rinviabili i periodi di ferie programmati, i permessi, la banca delle ore, le festività soppresse e quant’altro.
Sarebbe auspicabile, ma siamo ovviamente nel mondo dei sogni, che i capi esortassero i colleghi e le colleghe ad usufruire di quelle che sono le normative previste in tema di riposo fisico, invece, purtroppo, avviene esattamente il contrario.
Ricordiamo a tal proposito quanto previsto dal CCNL, art. 58 comma 4: “i turni delle ferie debbono essere fissati tempestivamente dall’impresa, confermati alla lavoratrice/al lavoratore e rispettati; solo in casi eccezionali si possono variare di comune intesa tra l’impresa e la lavoratrice /il lavoratore.
Comma 7: “l’impresa può richiamare l’assente prima del termine delle ferie quando urgenti necessità di servizio lo richiedano, fermo il diritto del dipendente di completare le ferie stesse in un periodo successivo, con diritto al rimborso delle spese derivanti dall’ interruzione che la lavoratrice /il lavoratore dimostri di aver sostenuto”; comma 9:” il rimborso ha luogo anche nel caso di spese conseguenti lo spostamento, per necessità di servizio, del turno di ferie precedentemente fissato”.
Ricordiamo inoltre che in base al c. 9 art.80 del CCNL, “il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali di per sé non determina una valutazione negativa ai sensi del presente CCNL e non costituisce inadempimento del dovere di collaborazione attiva ed intensa ai sensi dell’art 41, comma 2 del presente CCNL. ”
Non solo si fanno sempre più assillanti le pressioni sui colleghi, ma, candidamente e con una certa eleganza, si “suggerisce” di evitare assenze in questo periodo fino a fine anno perché dobbiamo raggiungere il budget, pena la mancata erogazione del sistema premiante e, probabilmente, le laute prebende che percepisce chi sta sopra la piramide aziendale.
Sembra di assistere non a riunioni di lavoro ma a rappresentazioni teatrali dove, l’omino o l’omina che sta nella buca del palcoscenico suggerisce le battute agli attori, caso mai se le dimenticassero.
Oppure può capitare che arrivino richieste di ogni genere alla rete. Richieste di file, di chiarimenti, di contatti estemporanei con i collaboratori esterni che operano in regime di convenzione con il gruppo. Delle volte si richiede alle filiali un extra lavoro per coprire le falle della reportistica commerciale accentrata. Non sono richieste ma pressioni commerciali.
Invitiamo pertanto tulle le colleghe ed i colleghi a segnalarci questi fatti, abbiamo le caselle di posta elettronica dedicate, una per ogni sigla sindacale, non abbiate timore di scrivere, l’anonimato è garantito dalle OO.SS che, in questi anni e anche per il futuro, si sono battute e si batteranno sempre contro ogni forma di indebite pressioni commerciali che minano il sereno svolgimento dell’attività lavorativa.
Sassari, 19 ottobre 2023
Le Segreterie di Coordinamento del Banco di Sardegna
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN