Gruppo Bper. Adesso Basta! Sciopero Generale


ADESSO BASTA!
SCIOPERO GENERALE!

Dice il falso chi sostiene che lo sciopero generale che interesserà l’intero territorio nazionale e che si svolgerà in date diverse a seconda delle regioni (il programma è riportato in calce) non sia nell’interesse dei bancari.

Noi bancari non siamo una categoria mitologica

Forse a noi non interessano la lotta all’evasione fiscale e una riforma per un fisco progressivo? Non interessano i rinnovi dei CCNL e gli aumenti salariali? Non interessano il superamento della legge Fornero che mette in competizione le generazioni e gli investimenti in sicurezza, sanità e scuola pubblica? Noi bancari non siamo una categoria mitologica, una élite in colletto bianco e 24 ore avulsa da dinamiche inflattive o crisi sociale come, evidentemente, credono coloro che sostengono non serva questo sciopero. Siamo anche noi alla mercé di interessi economici e speculazioni politiche, basti pensare al rinnovo del contratto nazionale e ai fringe benefit. Sui fringe, per esempio, è stato recentemente presentato un emendamento da parte di esponenti del Governo che, se accolto, risolverebbe il problema che affligge la nostra categoria. La cosa curiosa però, a dimostrazione del livello di speculazione di cui siamo oggetto, è che il testo è stato sostanzialmente copiato dall’emendamento presentato l’estate scorsa da noi, dalla CGIL (e respinto praticamente dagli stessi soggetti che ora lo hanno riproposto). Ovviamente speriamo che questa volta l’esito sia diverso: il nostro unico obiettivo è sempre stato quello di correggere la stortura di una norma sbagliata e discriminatoria.

Il filo rosso

C’è un filo rosso che unisce e accomuna lo spirito e il contenuto della manovra di Governo agli innumerevoli processi di destrutturazione del nostro settore: dividono. Dividono lavoratori e lavoratrici, persone e famiglie, ed è per questa ragione che vogliamo tenere insieme le istanze di avanzamento e progresso contenute nella nostra piattaforma, perché queste riguardano tutte e tutti, dentro e fuori le banche. Dobbiamo rompere la membrana che ovatta il nostro mondo e comprendere che siamo lavoratori/lavoratrici salariati come gli altri, ancorché, in alcuni casi, con maggiori tutele e istituti contrattuali. Noi siamo parte di coloro che lottano quotidianamente per tirare a campare e che affrontano condizioni di lavoro sempre più schizofreniche e contraddittorie, figlie di organizzazioni aziendali che non tengono conto delle realtà che governano: siamo fratelli e sorelle di chi lavora negli stabilimenti, nelle catene dei centri commerciali, nelle fabbriche, nei trasporti, nella sanità, nella ricerca, nella scuola, nella logistica… La questione fiscale, i rinnovi contrattuali, gli aumenti salariali, la sicurezza sul lavoro, le pensioni e i servizi pubblici sono temi che ci riguardano e che giustificano sì la necessità di scioperare. Lo sciopero è rinuncia per avanzare, sacrificio per costruire, azione per lottare. È protagonismo e rifiuto del piagnisteo. È opporsi a decisioni sbagliate che si subiscono sul lavoro o nella società.  

Lo sciopero è un grido: non sono una merce!


 

Il programma degli scioperi regionali. 

In tutta Italia verranno organizzate manifestazioni e cortei su base provinciale o regionale.
Contattate i Vostri referenti Fisac sul territorio per conoscere gli aspetti logistici e partecipare attivamente.


Per approfondire: qui trovi le ragioni dettagliate dello sciopero e le nostre proposte.

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