Iniziativa Dip.Sostenibilità: Politiche e Pratiche di Sostenibilità nei Fondi di Previdenza Complementare
Politiche e Pratiche nei Fondi di Previdenza Complementare
Partendo dalle parole espresse dal Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che sostiene ormai da anni la necessità di assicurare che gli investimenti della previdenza integrativa confluiscano nell’economia reale del Paese, nelle infrastrutture, sia materiali che sociali, nei processi di cambiamento per accompagnare la transizione digitale e ambientale, il Dipartimento Sostenibilità-RSI della Fisac ha organizzato una giornata di approfondimento sulle Politiche e Pratiche di Sostenibilità nei Fondi di Previdenza Complementare del settore, che si terrà il 5 dicembre p.v. nella Sala Santi della Cgil Nazionale, come da locandina allegata.
Il Dipartimento ritiene che sia necessario intraprendere un percorso di consapevolezza e di accountability sui nostri risparmi previdenziali per esercitare le leve necessarie ad indirizzare gli investimenti verso una sostenibilità ESG, ovvero ambientale sociale e di governo. Nel corso dell’iniziativa ci sarà la presentazione di una ricerca sui principali fondi pensione di categoria, con l’intervento dei Consiglieri di alcuni fondi e di esperti di finanza sostenibile a livello italiano ed europeo. Sono invitati i componenti della Rete Nazionale e tutte le Strutture Territoriali, di Gruppo e di aziende ritenendo che il tema possa essere di interesse per tutta la categoria.
Gli investimenti sostenibili degli operatori previdenziali italiani – 9^ edizione
dal sito del Forum per la Finanza Sostenibile
Dal 2015 il Forum per la Finanza Sostenibile (FFS), in collaborazione con Mefop e MondoInstitutional, conduce la ricerca sulle politiche di investimento sostenibile degli operatori previdenziali italiani. L’obiettivo è quello di monitorare l’inclusione dei criteri ESG (dall’inglese Environmental, Social and Governance) nelle scelte di investimento dei principali piani previdenziali italiani.
La nona edizione della ricerca si pone in continuità con le precedenti, condividendone la metodologia. La struttura del questionario presenta minime variazioni di forma, con l’aggiunta di alcuni approfondimenti. In particolare, sono state inserite domande sugli obiettivi di sostenibilità definiti dai piani previdenziali e sulla loro integrazione nelle politiche di remunerazione. Inoltre, quest’anno sono state indagate anche le prospettive future rispetto all’inclusione dei criteri ESG all’interno della politica di investimento.
CLASSIFICA DEI 20 MAGGIORI FONDI PENSIONE DEL MONDO
https://fundspeople.com/it/classifica-dei-20-maggiori-fondi-pensione-del-mondo/
Classifica dei 20 fondi pensione più grandi al mondo
Posizione | Fondo | Paese | Patrimonio in dollari US |
1. | Government Pension Investment | Giappone | 1,44 trilioni |
2. | Government Pension Fund | Norvegia | 1,30 trilioni |
3. | National Pension | Corea del Sud | 706.496 milioni |
4. | Federal Retirement Thrift | Stati Uniti | 689.858 milioni |
5. | ABP | Paesi Bassi | 490.382 milioni |
6. | California Public Employees | Stati Uniti | 432.235 milioni |
7. | Canada Pension | Canada | 420.764 milioni |
8. | Central Provident Fund | Singapore | 406.711 milioni |
9. | National Social Security | Cina | 347.214 milioni |
10. | California State Teachers | Stati Uniti | 290.384 milioni |
11. | New York State Common | Stati Uniti | 233.227 milioni |
12. | PFZW | Paesi Bassi | 231.781 milioni |
13. | New York City Retirement | Stati Uniti | 228.170 milioni |
14. | Employees Provident Fund | Malesia | 227.781 milioni |
15. | Local Government Officials | Giappone | 207.145 milioni |
16. | Florida State Board | Stati Uniti | 183.092 milioni |
17. | Ontario Teachers | Canada | 182.410 milioni |
18. | AustralianSuper | Australia | 176.446 milioni |
19. | Texas Teachers | Stati Uniti | 173.277 milioni |
20. | Employees’ Provident | India | 158.722 milioni |
INVESTITORI ISTITUZIONALI, CRESCE LA QUOTA DI PATRIMONIO ALLA QUALE SI APPLICA IL FILTRO ESG
Per gli investitori istituzionali cresce la quota di patrimonio con filtro ESG, questa è una delle evidenze che emerge dall’edizione 2023 del “Quaderno di Approfondimento 2023 “ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”.
“Considerando l’incremento del campione che è passato dai 106 dell’anno 2022 ai 123 rispondenti dell’anno 2023 abbiamo una percentuale che si mantiene stabilmente oltre la metà degli intervistati. Questo vuol dire che oltre la metà utilizza gli strumenti di investimento e le politiche di investimento sostenibili e questo avviene da diversi anni, quindi è sicuramente un aspetto positivo”, spiega Gianmaria Fragassi, responsabile delle Relazioni Commerciali e Istituzionali di Itinerari Previdenziali.
Inoltre, come commenta l’esperto, c’è una differenza con lo scorso anno che riguarda anche coloro qi quali non adottano ancora una politica di investimento sostenibile, “aumenta infatti il numero degli investitori che dichiarano che implementeranno queste politiche nel nel prossimo futuro“, ammette.
E Fragassi continua spiegando: “Abbiamo notato infatti che c’è stato un certo e marcato rallentamento nel trend di crescita legato agli investimenti sostenibili e questo è sicuramente dovuto a un 2022 complicato a livello di rendimenti e situazioni geopolitiche e monetarie molto complesse”
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Quaderno di Approfondimento 2023 – “ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani”: Investitori istituzionali: sostenibili, non per moda ma per convinzione e necessità
Si mantiene elevata l’attenzione di enti previdenziali, Fondazioni di origine Bancaria e comparto assicurativo nei confronti della sostenibilità: più della metà (il 52%) dei rispondenti alla survey annuale curata dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali dichiara infatti di adottare già politiche di investimento sostenibile. L’80% di quanti ancora non lo fanno ne ha già perlomeno discusso in CdA in ottica futura, mentre un’analisi più approfondita dei portafogli svela l’acquisto di prodotti ESG anche da una parte consistente di quegli investitori che ancora non aderisce “formalmente” alla finanza SRI.