
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Strage sul lavoro di Firenze, Cgil-Cisl-Uil Toscana indicono sciopero generale oggi per le ultime due ore di turno.
Firenze, 16-2-2024 – Sciopero generale regionale oggi nelle ultime due ore di turno: lo indicono Cgil-Cisl-Uil Toscana dopo la strage sul lavoro avvenuto in un cantiere di via Mariti a Firenze.
La tragedia di oggi, così imponente nelle dimensioni, è solo l’ultima di una lunga serie. Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti.
Facciamo appello a istituzioni, mondo delle imprese e della politica, organi di controllo: basta morti sul lavoro!
Uffici Stampa Cgil – Cisl – Uil Toscana
La FISAC CGIL Toscana esprime tutta la propria solidarietà alle famiglie dei lavoratori coinvolti nel grave incidente avvenuto a Firenze ed invita a tutti partecipare alle manifestazioni che saranno indette. Purtroppo per i noti limiti imposti alla categoria non è possibile aderire alle due di sciopero indette per la giornata di oggi.
Video
Comunicati dalle aziende
Nel 2024 in Italia si continua a morire sul lavoro al ritmo di 4 persone al giorno: persone, non numeri, che lavoravano per vivere e sono morte.
E’ di oggi la notizia del crollo di un solaio avvenuto nel cantiere dell’Esselunga in Via Mariti a Firenze.
I nostri pensieri vanno ai 2 operai deceduti, ai 3 trasportati in ospedale (2 in codice rosso ed uno in codice giallo) e agli ulteriori 3 operai ancora dispersi (quindi sotto le macerie).
Ma le domande che affollano la nostra mente sono:
- com’è possibile che crolli un solaio di un palazzo in costruzione?
- con quali materiali è stato costruito?
- la costruzione era in linea con le specifiche da progetto?
Ma soprattutto:
- perché non riusciamo a mettere l’umanità ed il gusto di fare bene e con criterio un lavoro, qualsiasi esso sia?
Lo sappiamo bene: perché è un problema di soldi: finché il mondo verrà governato dall’obiettivo del denaro, non ci sarà verso mettere un freno a questa ecatombe.
Vorremmo che questo messaggio passasse a chiare lettere.
Andrea Becucci RSA BCC Sistemi Informatici della sede di Bagno a Ripoli (FI).
Apprendiamo con sgomento e dolore, dell’ ennesimo incidente sul lavoro che provoca nuove vittime.
Una tragedia nazionale che non riusciamo a fermare. I caduti sul lavoro sono talmente tanti che oggi vengono a bussare alla porta di casa nostra, nella nostra Firenze.
Quel cantiere imponente, che avrebbe lo scopo di rimodernare la nostra bella città, farle fare un passo avanti nel presente, se non addirittura nel futuro, è gestito ancora con logiche antiche, quando il valore della vita non era tutto uguale.
Ma oggi, in un’ epoca che reclama conquiste civili e nella città che definiamo orgogliosamente “la culla della cultura” non possiamo più tollerare questa mattanza.
Anche se noi bancari non possiamo aderire allo sciopero unitario indetto dalle OOSS confederali, non possiamo più distogliere lo sguardo.
Prendiamo coscienza e agiamo, anche nel nostro quotidiano, per un vero cambiamento che non sia solo di facciata.
Chi se la sente, può cominciare subito, partecipando alle ore 17 al presidio davanti alla prefettura.
Basta vedove/i, basta orfane/i, BASTA MORTI SUL LAVORO!!!
Fisac/CGIL Intesa Sanpaolo Firenze
ALTRE VITE UMANE SACRIFICATE DAL TAGLIO DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Apprendiamo con dolore i fatti di questa mattina, quando Il crollo dì alcuni pilastri all’interno del cantiere di via Mariti a Firenze. ha provocato 3 morti accertati nel momento In cui scriviamo. ad altrettanti feriti.
Lo scenario è quello che solitamente fa da sfondo a queste immani tragedie che nel solo 2023 hanno contato, secondo fonti INAIL. la cifra enorme di 1.041 morti sul lavoro. ai quali si aggiungono oltre mezzo milione di infortuni più o meno gravi: si parla anche stavolta di appalti e subappalti per ridurre i costi. e tagli netti e sostanziali alla formazione dei lavoratori impiegati nel cantiere.
La musica non cambia se i committenti sono aziende medie o colossi della distribuzione , come in questo caso Esselunga, perché il problema centrale rimane la costante ed assoluta ricerca del massimo profitto, dai prezzi di vendita ai cantieri dicostruzione dei nuovi spazi commerciali, ad ogni costo. incluso il prezzo altissimo di sacrificare vite umane.
Il settore bancario non potrà ·suo malgrado ·partecipare allo sciopero indetto unitariamente da CGIL, CISL e UIL per le ultime due ore di turno odierno (e anche su questi limiti dovremmo forse rinettere più approfonditamente) ; certo è che per scongiurare che il bollettino di guerra delle morti sul lavoro prosegua imperterrito In continua crescita, la mobilitazione odierna non può che essere semplicemente un primo piccolo passo.
Pontassieve, 16 febbraio 2024
per la RSA FISAC CGIL della BCC Pontassieve, e per il Coordinamento Regionale FISAC CGIL
IL TAGLIO DEI COSTI A SCAPITO DELLA SICUREZZA È UNA TRAGEDIA
Questa mattina il cedimento del solaio della Esselunga di Via Mariti a Firenze ha provocato la morte di tre operai nel momento in cui scriviamo, altrettanti feriti e tre dispersi.
Esprimiamo profondo cordoglio per le vittime dell’ennesima tragedia sul lavoro in un Paese che ancora nel 2023 ha contato, secondo fonti INAIL, la cifra enorme di 1.041 morti sul lavoro.
Un tema, quello delle “morti bianche”, al centro anche del discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il capo dello Stato aveva infatti richiamato l’attenzione sul “lavoro, a condizioni inique, e di scarsa sicurezza con tante, inammissibili, vittime”.
La logica del profitto a tutti i costi non può e non deve essere l’unica leva che muove una impresa, qualunque essa sia. Il tema della salute e sicurezza sul lavoro deve essere centrale nell’agenda del management, deve essere un baluardo imprescindibile: perché un Paese civile si può fregiare di essere tale solo assicurando la vita dei propri concittadini, dei propri lavoratori e delle proprie lavoratrici.
La nostra mobilitazione deve essere innanzitutto di coscienza affinché nel nostro agire quotidiano poniamo le basi per creare una consapevolezza, che sia reale.
LA VITA È PIÙ IMPORTANTE DEL PROFITTO
Firenze, 16 febbraio 2024
Maurizio D’Auria – RSA FISAC CGIL Banca Nazionale del Lavoro SpA
BASTA MORTI SUL LAVORO
ALTRE VITE UMANE SACRIFICATE DAL TAGLIO DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Apprendiamo con dolore i fatti di questa mattina, quando il crollo di alcuni pilastri all’interno del cantiere di via Mariti a Firenze, ha provocato 3 morti accertati nel momento in cui scriviamo, ad altrettanti feriti.
Lo scenario è quello che solitamente fa da sfondo a queste immani tragedie che nel solo 2023 hanno contato, secondo fonti INAIL, la cifra enorme di 1.041 morti sul lavoro, ai quali si aggiungono oltre mezzo milione di infortuni più o meno gravi: si parla anche stavolta di appalti e subappalti per ridurre i costi, e tagli netti e sostanziali alla formazione dei lavoratori impiegati nel cantiere.
La musica non cambia se i committenti sono aziende medie o colossi della distribuzione, come in questo caso Esselunga, perché il problema centrale rimane la costante ed assoluta ricerca del massimo profitto, dai prezzi di vendita ai cantieri di costruzione dei nuovi spazi commerciali, ad ogni costo, incluso il prezzo altissimo di sacrificare vite umane.
Il settore bancario non potrà – suo malgrado – partecipare allo sciopero indetto unitariamente da CGIL, CISL e UIL per le ultime due ore di turno odierno (e anche su questi limiti dovremmo forse riflettere più approfonditamente); certo è che per scongiurare che il bollettino di guerra delle morti sul lavoro prosegua imperterrito in continua crescita, la mobilitazione odierna non può che essere semplicemente un primo piccolo passo.
Firenze, 16 febbraio 2024
Per la RSA FISAC CGIL della Deutsche Bank Spa di Firenze
Ilenia Galasso
Ancora morti sul lavoro, ancora famiglie spezzate, ancora dolore.
Sono almeno 3 gli operai che questa mattina hanno perso la vita nel cantiere per il nuovo centro commerciale di Via Mariti: una gestione delle infrastrutture con l’attenzione rivolta esclusivamente al profitto a scapito di ogni norma di sicurezza non è più tollerabile.
Nel 2023 sono state più di mille le morti bianche, causate spesso non da inevitabili fatalità ma da incuria, mancato rispetto delle prescrizioni di sicurezza e condizioni di lavoro improntate alla precarietà e alla ricerca dell’efficienza a qualunque costo. Non possiamo rimanere indifferenti se questo costo si misura in vite umane, è compito di ognuno di noi fare tutto il possibile perché questo meccanismo perverso si interrompa, perché chi è al governo si attivi in maniera definitiva promulgando leggi che non consentano una catena di subappalti che non permettono di controllare le condizioni di sicurezza e soprattutto rendono quasi impossibile risalire alle vere responsabilità di quello che accade, oggi come negli scorsi anni, nei cantieri e nei luoghi di lavoro.
La nostra categoria non può partecipare allo sciopero indetto per la giornata di oggi, ma non mancheremo di far sentire la nostra voce e la nostra vicinanza a tutti i compagni e le compagne che ogni giorno rischiano la vita e la loro incolumità sui luoghi di lavoro.
FISAC/CGIL
Banco BPM
Firenze
BASTA MORTI SUL LAVORO
Il lavoro si tutela se si tutelano le lavoratrici ed i lavoratori
Stamani poco prima delle 9,00 un terribile crollo nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze ha spento tre vite, ferito gravemente altrettanti lavoratori e dei dispersi non si sa ancora la sorte.
La “strage” di morti sul lavoro non si ferma, nonostante le tante parole espresse dalle Istituzioni ogni volta che si perdono vite a causa del lavoro.
Di lavoro non si deve più morire o essere feriti per favorire tagli ai costi e maggiori profitti.
L’attenzione e l’impegno a coinvolgere i lavoratori nella formazione sulla sicurezza insieme a sistemi di controllo attivi sui subappalti sono necessari, ma non sufficienti per fermare gli oltre mille morti l’anno e le migliaia di feriti sul lavoro.
Dobbiamo dire basta al guadagno fatto sulla pelle dei lavoratori e chiediamo un impegno determinato ad Istituzioni ed Imprese per promuovere la prevenzione e la sicurezza.
I lavoratori di Generali Italia non potranno aderire allo sciopero indetto unitariamente per le ultime due ore del turno odierno pur vicini con grande partecipazione alle vittime ed alle loro famiglie.
Il lavoro si tutela solo se si tutelano le lavoratrici ed i lavoratori.
Firenze, 16 febbraio 2024
per RSA FISAC CGIL GeneraliItalia Firenze e per il Coord. Naz. Produttori Fisac CGIL Generali Italia
Elisabetta Masciarelli
R.S.A. Firenze – Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a.
La tragedia di oggi avviene nella nostra città troppo distratta da altre vicende, lontana dai bisogni reali delle persone che vi lavorano.
Il mondo reale anche a Firenze è un mondo dove purtroppo si muore di lavoro in condizioni di precarietà, e dove i lavoratori sono gli ultimi ad essere considerati.
Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario; è inaccettabile che chi esce di casa per andare a lavoro rischi di non tornarci più.
Si parla anche stavolta di appalti e subappalti per ridurre i costi, e tagli netti e sostanziali alla formazione dei lavoratori impiegati nei cantieri.
Il problema rimane l’incessante e assoluta ricerca del massimo profitto sacrificando vite umane.
Il settore bancario non potrà partecipare allo sciopero indetto unitariamente da CGIL CISL e UIL per le 2 ultime ore del turno odierno, ma come RSA Fabi Fisac First Uilca esprimiamo forte cordoglio e vicinanza alle famiglie coinvolte.
Le segreterie.