LOMBARDIA
Comunicato: “Tocca a tutti contrastare la violenza con la partecipazione democratica. Fu quella risposta di democrazia che l’eversione neofascista volle colpire.” Manlio Milano Presidente della Associazione Vittime della Strage di Piazza della Loggia.
Piazza della Loggia ieri, nel cinquantenario della Strage, era una piazza di carne ed ossa, di lacrime di molti, di consapevolezza di tutti e tutte: ogni spazio era occupato da lavoratrici, lavoratori, associazioni, sindacati, studenti e studentesse, moltissimi giovani che del 28 maggio 1974 hanno saputo in famiglia, nelle scuole, appassionandosi a quella Storia della nostra Repubblica mai abbastanza studiata.
Una piazza fisica certamente ma soprattutto politica: perché spezzare l’esistenza di quelle otto vittime è stata anche il tentativo di uccidere la vita democratica del nostro paese.
“Fu una strage fascista che volle colpire il lavoro, la democrazia, il processo di conquiste dei diritti del lavoro che si svolgeva in questi anni. Ma la risposta civile, democratica e antifascista non durò un momento, dura da 50 anni ed è un bene prezioso per tutto il Paese” ha detto Maurizio Landini in un passaggio del suo intervento in piazza.
Gli stessi temi sono stati ripresi dal Presidente della Repubblica in un discorso che ha reso la storia di 50 anni fa davvero attuale: la strage voleva punire chi manifestava contro il neo fascismo, per destabilizzare la Repubblica e portala in una stagione oscura.
“Tuttavia – ha detto Sergio Mattarella – prevalse lo Stato con i cittadini che si unirono e fecero cerchio intorno alle Istituzioni”.
Era questa, ieri, Piazza della Loggia: il ricordo di chi è sacrificato per difendere i valori democratici e la consapevolezza che quei valori contenuti nella Costituzione vanno giorno per giorni fatti vivere e difesi.
Milano 29 maggio 2024
Fisac CGIL Lombardia