BNL: Prospettive n.27 – Set. 2024

Prospettive: Periodico di libero confronto sindacale a cura della Fisac Cgil Gruppo BNL


Gratta gratta… è di tutti noi che si tratta

In data 19/09/2024 la Camera dei Deputati ha approvato il ddl 1660 (cosiddetto “pacchetto sicurezza”). Secondo la propaganda governativa il pacchetto legislativo sarebbe finalizzato a rendere più sicura la vita di tutti i cittadini, soprattutto quella della gente “semplice e comune”.

Questo governo, che ha abolito il reato di “abuso di ufficio” e che opera condoni per gli evasori fiscali un giorno sì e l’altro pure, adesso si preoccupa della gente “semplice e comune”.
Strano!

Questo governo, che ha tra i suoi ministri individui come il signor Lollobrigida che dichiarano che “spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi”, adesso si preoccupa della gente “semplice e comune”.
Strano!

Questo governo che sta demolendo la sanità pubblica, adesso si preoccupa della gente “semplice e comune”.
Strano!

Questo governo che sta tentando di eliminare ogni controllo sulla sicurezza delle condizioni nei luoghi di lavoro, adesso si preoccupa della gente “semplice e comune”.
Strano!

Ma vediamo alcune misura di questo pacchetto.

• Gli immigrati senza permesso di soggiorno non potranno utilizzare i cellulari. Applausi a scena aperta da parte di quella pletora di piccoli e medi imprenditori che li sfruttano in massa tenendoli “a nero”. Adesso documentare e denunciare un assassinio (pardon: un incidente sul lavoro) come quello avvenuto quest’estate vicino a Latina (un giovane bracciante indiano perse un braccio e fu gettato per strada peggio di una bestia) sarà più difficile.

• Se gli immigrati reclusi (si, inutile usare altri termini: reclusi) nei cosiddetti “centri di accoglienza” protesteranno anche pacificamente, rischieranno da uno a cinque anni di carcere.

• Chi occupa case vuote rischia da due a sette anni di carcere. Ad applaudire questa volta sono i palazzinari e i grandi proprietari di immobili. La povera gente che pur lavorando non può pagare un (ormai stellare) affitto in galera e loro su coi prezzi e su con i profitti. Che poi a Roma ci siano centinaia di migliaia di vani vuoti e gente per strada… Beh, che vuoi che sia?

• Viene cancellato il differimento obbligatorio del carcere per le detenute in stato interessante o madri di figli fino a un anno.

Visto così il pacchetto legislativo potrebbe sembrare un provvedimento che mira (con estrema CATTIVERIA SOCIALE) a colpire e ad accanirsi contro i settori più “marginali” della società. Su questa impressione contano Giorgia Meloni e i suoi prodi e immacolati ministri.
Vogliono far leva sugli istinti più meschini di ognuno di noi sperando che in tal modo queste misure legislative passino nella totale indifferenza, o addirittura col consenso dei lavoratori e della famosa gente “semplice e comune”.

In realtà però questo pacchetto, oltre che a fomentare razzismo ed astio verso i più poveri, mira ad attaccare la capacità di organizzazione sindacale di TUTTI i lavoratori.
Anche di quelli tutelati dai CCNL. Scopriamo infatti che uno dei suoi punti centrali sancisce che:

• i partecipanti a un sit-in o a un blocco stradale o ferroviario rischieranno da un mese a due anni di carcere. Le pene più alte sono previste se il cosiddetto nuovo “reato” è commesso collettivamente (ad esempio se dei lavoratori in sciopero contro i licenziamenti bloccano una via) o se è commesso durante mobilitazioni contro grandi opere pubbliche. Non solo si colpisce uno dei classici strumenti di lotta sindacale, ma (che stupore…) si punta anche a favorire quel grumo di interessi finanziari e imprenditoriali che si annida dietro “meraviglie” tipo “il ponte sullo stretto”.

Insomma è di tutti noi, non solo dei più sfortunati, che “parlano”… e, attenzione, perché parlano parecchio, ma davvero parecchio male.

 

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