
Si narra che, all’approssimarsi dell’anno mille, l’Europa medievale fosse percorsa da predicatori che preannunciavano la fine del mondo, ripetendo la frase “mille e non più mille!”
In realtà oggi sappiamo che questo è solo un luogo comune: una delle tante leggende nate attorno ad un periodo storico molto controverso.
Non è invece un luogo comune, nè una leggenda, il fatto che molti RTR e DR si stiano comportando come se il mondo dovesse finire il prossimo 30 giugno. Da più parti ci giungono infatti segnalazioni relative a pressioni aggiuntive, che vanno ad aggravare un livello già di per sé non tollerabile, finalizzate a massimizzare i risultati entro la fine del semestre, se non addirittura a raggiungere gli obiettivi dell’intero anno entro quella data.
Non esiste una giustificazione per queste richieste, che di fatto rappresentano l’ennesimo pretesto per infierire ulteriormente su lavoratrici e lavoratori già esasperati dalle continue, assillanti richeste. Un comportamento del genere, tra l’altro, viola l’accordo sulle Politiche Commerciali del 30/3/2022, che vieta comunicazioni fuorvianti, come può esserlo creare una falsa situazione d’urgenza.
Come difendersi? I consigli sono sempre gli stessi:
- Non cedere alla logica del risultato a tutti i costi. L’ansia da prestazione, la voglia di arrivare assolutamente all’obiettivo, possono essere causa di errori anche gravi, le cui eventuali conseguenze ricadrebbero interamente sulla persona che ha posto in essere l’operazione
- Ricorda che non hai obbligo di risultati. Hai il dovere di lavorare con impegno e di fare del tuo meglio per cercare di ottenere quanto ti viene richiesto. Fatto ciò, nessuna conseguenza può derivare dall’aver ottenuto numeri inferiori a quelli – sempre più spesso totalmente irragionevoli – che ti vengono richiesti.
- Segnala. L’unico modo per contrastare gli abusi è farli emergere in modo quanto più dettagliato possibile per darci la possibilità di discuterli con l’azienda e chiedere la rimozione dei comportamenti ilegittimi. Parlane con il tuo RSA Fisac, oppure scrivi alla casella politichecommercialifisac@bper.it. La tua segnalazione sarà gestita in modo del tutto anonimo, ma ci fornirà elementi utilissimi per opporci ad una deriva che sembra non avere fine.
FISAC CGIL GRUPPO BPER