Banco di Sardegna: Non dovete pensare!

 

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NON DOVETE PENSARE

Negli ultimi anni vanno molto di moda delle serie televisive che, trattando di immaginarie società caratterizzate da controllo e oppressione, vengono definite distopiche.

Per i colleghi e le colleghe del Banco di Sardegna partecipare alle riunioni, di Rete, Semicentro e Direzione, sta divenendo sempre più un cast di una di quelle citate serie televisive.
Chi partecipa a tali incontri è ritenuto privo di ogni capacità cognitiva e negli ultimi mesi gli viene chiesto di applicare il nuovo metodo.

Un nuovo metodo che:
– sottopone le colleghe e i colleghi a continui incontri grotteschi e paranoici fatti di controlli da parte di chi invece ti dovrebbe supportare;
– ripete in maniera ossessiva e continua che la parola d’ordine è DISCIPLINA;
– prevede una nuova ed indispensabile disciplina aziendale, smettere di esercitare il proprio pensiero;
– prevede toni umilianti e offensivi, che non sono in alcun modo fraintendibili;

Questo nuovo metodo intensifica una situazione già abbastanza complicata al Banco, dove ultimamente i colleghi e le colleghe ricevono istruzioni commerciali e non solo sempre diverse e contrastanti rispetto alle attività da porre in essere.

Il punto è che se tutti condividiamo e analizziamo con attenzione il codice etico aziendale e di gruppo, le regole sottoscritte con accordi nazionali e aziendali sulle politiche commerciali, normative interne di comportamento e codici di condotta che assegnano, tra l’altro, al gruppo importanti riconoscimenti come il “top employment”, non vi troviamo traccia di questo assurdo metodo.

Nei documenti citati, NON E’ PREVISTA questo nuova modalità che prevede la cieca ubbidienza dovuta alla totale incapacità del personale a saper lavorare.

Per anni è stato ripetuto, nei corsi, nelle relazioni al bilancio, nei comunicati stampa che la persona è al centro. Pensavamo che una società di servizi si basasse sul senso di identità aziendale (engagement si usa dire ora), sull’elevata professionalità in capo al proprio personale dipendente, sulla capacità di stabilire un rapporto di empatia con la clientela ponendo al centro i bisogni della stessa.

Invitiamo tutte le colleghe ed i colleghi a segnalarci prontamente qualsiasi azione che non rientri nella normale dialettica e nelle regole di dignità e rispetto.

Il Sindacato non si sottrarrà mai al suo ruolo in questo importante campo.

Infine, alcuni clienti che gravitano in filiali costiere segnalano che “stranamente ed improvvisamente” l’unica Glory operativa in filiale si è guastata, così da costringere la clientela a non poter neanche usufruire di certi servizi essenziali come, ad esempio, il pagamento delle cambiali. Sembra che da alcuni mesi manchino i pezzi di ricambio. E’ stata fatta la segnalazione all’ufficio incaricato in modo tale da farli arrivare e ripristinare il servizio di cassa allo sportello?

Sassari, 18 giugno 2025

Le Segreterie di Coordinamento del Banco di Sardegna
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN

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