IL TALENTO RUBATO ALLE DONNE
Camille Claudel (Francia 1864–1943)
Scultrice dal talento precocissimo, già a sei anni era in grado di plasmare figure d’argilla straordinarie per la sua età.
Trasferita a Parigi, frequentò le lezioni di scultura all’Accademia Colarossi, il suo insegnante che la stimava le presentò Auguste Rodin. Lui l’ebbe come discepola, e poi, vista l’indiscussa bravura, come assistente nel suo studio. Tali erano le sue doti che resosene conto, non mancò di sfruttarla.
Molte le opere da lei terminate nelle parti più complesse: le mani, i volti, in cui è riscontrabile una sensibilità artistica assai diversa da quella di Rodin. La loro relazione durerà 15 anni e la segnerà negativamente.
Terminerà i suoi giorni, su decisione della madre e del fratello, internata in un manicomio per 30 anni, sino alla morte. Rodin, il rinomato artista, non riconoscerà mai pubblicamente il contributo di lei alle sue sculture.
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