BNL: Stress lavoro correlato, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro non sono optional

Resoconto del focus group Fisac CGIL BNL

Nei giorni scorsi si è svolto un focus group sul tema dello stress lavoro-correlato, con particolare riferimento alle condizioni operative nelle filiali. L’incontro ha visto la partecipazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) provenienti da vari territori e funzioni aziendali, con l’obiettivo di raccogliere esperienze dirette e fornire agli psicologi del lavoro strumenti utili per la valutazione del rischio.

Il quadro che è emerso è preoccupante e allarmante. Le testimonianze hanno descritto un contesto lavorativo sempre più insostenibile, dove il benessere psico-fisico dei colleghi viene quotidianamente messo a rischio da un’organizzazione del lavoro che ignora ogni principio di tutela della salute.

Tra i principali fattori di rischio segnalati:

  • Pressioni commerciali costanti, spesso esercitate con modalità aggressive e fuori da ogni cornice legittima, che esasperano il clima e compromettono il senso di professionalità.
  • Carenze di organico croniche, che aumentano esponenzialmente il carico di lavoro e impediscono una gestione serena delle attività quotidiane.
  • Controlli impropri e ossessivi, come le continue e illegittime richieste via mail di report su numeri e appuntamenti, che configurano un controllo indebito e lesivo della dignità lavorativa (soprattutto nelle filiali, CSC e Direct).
  • Clima aziendale deteriorato, dominato da sfiducia, isolamento, mancanza di ascolto e valorizzazione.
  • Carico mentale eccessivo, anche a causa di procedure obsolete e inefficaci, spesso percepite come inutili o addirittura dannose per l’efficacia del lavoro.
  • Gestione discriminatoria delle carriere, che penalizza sistematicamente i colleghi della rete detentori di portafoglio, esclusi da percorsi di crescita e sviluppo professionale se non all’interno dell’area commerciale.
  • Formazione debole e disomogenea, con particolare svantaggio per i colleghi delle filiali, privati degli strumenti necessari per affrontare un contesto in continua evoluzione.
  • Smart working concesso a macchia di leopardo, con disparità ingiustificate e penalizzazioni evidenti per chi lavora nelle filiali.

Di fronte a questo scenario, la valutazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è stata unanime: l’attuale assetto organizzativo genera condizioni di stress lavoro-correlato sistemico, con gravi ripercussioni sul clima aziendale, sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori.

La FISAC CGIL ritiene inaccettabile che si continui a ignorare questi segnali. Pretendiamo:

  • il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • misure correttive concrete e tempestive, e che non siano inefficaci come negli ultimi anni, a partire dalla fine delle pressioni indebite, il rafforzamento degli organici, una revisione seria delle modalità di gestione delle carriere e una vera parità di accesso allo smart working.

Il lavoro in banca deve tornare a essere sostenibile e dignitoso. La salute non è negoziabile. Continueremo a vigilare, denunciare e pretendere risposte.

I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) della FISAC CGIL sono a tua disposizione:

  • Beducci Roberto 
  • Cavalieri Dario
  • Di Fina Milena 
  • Parisse Mauro
  • Talamona Alessandro 
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