

BNL è ancora una Banca Nazionale del “LAVORO”?
SOLIDARIETÀ A NETWORK CONTACTS
Ancora non si sa nulla del piano industriale prossimo, anche se sembra che nella ultima sessione del CAE (Comitato Aziendale Europeo) la nostra azienda sia stata sollecitata ad accelerare i tempi.
Ma si vedono tanti segnali di quella che sarà, quasi sicuramente, una svolta verso la digitalizzazione tramite, anche, l’Intelligenza Artificiale.
L’azienda sta cercando di rivedere le regole che disciplinano l’utilizzo dei canali remoti (Agenam, Direct e CSC in primis, ma anche le agenzie e diversi uffici di backoffice) e sta razionalizzando i fornitori che si occupano di lavorare i contatti (telefonate ma non solo) in eccesso rispetto ai volumi gestiti da BNL.
Attualmente ci sono 3 fornitori che si occupano di queste lavorazioni, e l’idea è quella di passare ad 1.
Sulla carta è un disegno condivisibile. Se non fosse che, anche in questa operazione la nostra azienda si fa riconoscere per scaltrezza e per quella concezione di sostenibilità che è tutta un programma…
Nella prima operazione di razionalizzazione succede che i 69 lavoratori di Molfetta che si occupano della commessa BNL e oggi in organico a Network Contacts verranno assunti da Numero Blu (aggiudicatario della commessa e già maggiore fornitore di BNL per queste lavorazioni) per effetto della clausola sociale che prevede che chi vince un appalto deve anche farsi carico delle lavoratrici e dei lavoratori ad esso dedicati.
Peccato che questi lavoratori che oggi hanno il contratto delle Telecomunicazioni passeranno ad un contratto CISAL ANPIT che è assolutamente non rappresentativo e peggiorativo.
Alcuni esempi:
- gli scatti di anzianità passano da 5 a 7;
- non ci saranno più 72 ore di permesso a recupero;
- la paga oraria è sensibilmente più bassa.
Senza contare che il contratto delle TLC è stato rinnovato da poco e a regime ci sarà un aumento di 298€ per la figura media che i lavoratori e le lavoratrici in questione NON PERCEPIRANNO.
Ne discende che la Banca Nazionale del Lavoro si sta rendendo complice di una azione di dumping contrattuale per un settore e un territorio già svantaggiati. Altro che inclusione!
Le scriventi organizzazioni sindacali esprimono la massima solidarietà a queste lavoratrici e lavoratori che tramite le organizzazioni sindacali di riferimento hanno proclamato lo stato di agitazione che potrebbe culminare anche con presidi e manifestazioni fuori le sedi della nostra azienda, con conseguente danno per l’immagine di BNL.
Si chiede inoltre, che BNL agisca per fare di tutto al fine di trovare una soluzione dignitosa per queste famiglie, iniziando con l’incontrare le Organizzazioni Sindacali interessate.
Segreterie di Coordinamento del Gruppo BNL
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN