BPER: Samorì rinviato a giudizio per uso illecito dei dati dei soci nel tentativo di scalata
Gianpiero Samorì è stato rinviato a giudizio per uso illecito di dati sensibili. A quanto sembra avrebbe usato tali informazioni per la Bper Futura, l’associazione di azionisti con cui tentò di approdare al Consiglio di amministrazione senza riuscirci
Gianpiero Samorì è stato rinviato a giudizio per l’uso di dati sensibili dei soci della Bper, insieme ad altri quattro imputati. Era il 5 Dicembre 2011 quando Samorì è stato indagato dalla Dda di Bologna per acceso abusivo a sistemi informatici e furto di dati sensibili. Secondo l’accusa i dati vennero presi illegalmente dal database dell’Istituto per poi essere utilizzati nella campagna elettorale di Bper Futura, cioè l’associazione di azionisti con cui Samorì tentò di approdare nel Consiglio di amministrazione senza mai riuscirci.
Fonte: Modena Today
L’avvocato di Modena, Giampiero Samorì, fondatore del partito Moderati in Rivoluzione (MiR) e candidato per Forza Italia alle ultime elezioni europee, che a fine 2012 prima di fondare il suo partito fu indicato da alcuni come successore di Silvio Berlusconi alla guida del centrodestra, dovrà rispondere, al Gup del tribunale di Bologna Bruno Perla: è stato rinviato a giudizio con le accuse di concorso in accesso abusivo ai sistemi informatici, rivelazione del contenuto di documenti segreti e violazione della legge sulla privacy. Il precedente Pm, Morenza Plazzi, aveva chiesto per l’imputato l’archiviazione, ma un altro Gip, Andrea Scarpa, ha invece ordinato l’imputazione coatta, sostenendo che “l’effettivo ruolo di preminenza e di guida” di Samorì nell’associazione non poteva essere messo in discussione.
La vicenda che porterà nei prossimi mesi l’avvocato modenese davanti al giudice risale al 2008, ai tempi della tentata scalata della Banca popolare dell’Emilia Romagna da parte della associazione di azionisti Bper Futura, capeggiata proprio dallo stesso Samorì. Secondo l’accusa, nell’aprile di quell’anno, in “concorso morale” con un altro imputato (considerato esecutore materiale), il leader del Mir avrebbe avuto accesso, in maniera illecita, a due elenchi soci della Bper. Due liste, una da 53mila e un’altra da 35mila nominativi, che secondo l’accusa sarebbe poi servita nei due anni successivi (fino al 2010) alla sua associazione per contattare gli azionisti e fare opera di proselitismo in vista delle nomine dei membri del cda dell’istituto di credito.
Assieme a Samorì sono stati rinviati a giudizio Riccardo Rubbiani, all’epoca dei fatti dipendente Bper e considerato dal gup il “materiale esecutore” dell’accesso abusivo ai sistemi informatici della Bper (a lui è contestato solo questo reato). Rubbiani infatti, secondo l’accusa, avrebbe chiesto a una sua collega di potere avere i due elenchi soci, giustificando il tutto come una richiesta della Direzione della Bper. Invece lo stesso giorno quei dati sarebbero passati a un altro imputato, Gianmarco Landi (per lui l’accusa è ricettazione), coordinatore nazionale della associazione Bper Futura che avrebbe poi distribuito i nominativi ai coordinatori locali al fine di contattare i soci. Tra gli imputati ci sono infatti anche due coordinatori riminesi di Bper Futura, Gianluca Sanchi e Alberto Pietrelli, accusati anche loro di ricettazione in concorso. Da Landi avrebbero infatti ricevuto i nominativi dei soci dell’area riminese, contattati poi per una riunione della associazione Bper Futura a Sant’Arcangelo di Romagna nel novembre 2009.
Fonte: Il Fatto Quotidiano