A settembre arriva la 2a tranche di aumenti di stipendio prevista dal rinnovo del contratto nazionale avvenuto lo scorso novembre.
Dopo il primo aumento di € 250, ottenuto con decorrenza luglio 2023, arriva pertanto un ulteriore incremento medio di € 100 mensili. In tal modo l’80% degli aumenti ottenuti in sede di rinnovo è già effettivamente arrivato nelle tasche di lavoratrici e lavoratori. Restano le ultime due tranche: € 50 dal 1° giugno dell’anno prossimo, ed € 35 dal 1° marzo 2026.
Qui sotto e in allegato trovate il dettaglio degli importi attuali, degli aumenti, del nuovo stipendio che vedremo da fine settembre, dei futuri aumenti ancora previsti sino alla scadenza del contratto.
Come sempre, si tratta di importi al lordo dei contributi pensionistici e delle imposte. Con riferimento agli aumenti, per avere idea del maggior netto mensile si può stimare in circa il 50/60% del lordo (a seconda della contribuzione pensionistica, normalmente minore per i neoassunti, dell’aliquota marginale IRPEF, normalmente al 35%, ma che arriva anche al 43% per gli stipendi più elevati, delle detrazioni per lavoro dipendente e delle addizionali regionale e comunale in cui effetti si possono valutare solo a fine anno tenendo conto del reddito complessivo).
A causa di un perverso meccanismo, chi passerà da un imponibile mensile inferiore a 2.692€ a uno superiore non potrà più fruire dello sconto sui contributi, previsto sino ai 35.000€ lordi; pertanto, a fronte di aumento del lordo, potrebbe in qualche caso verificarsi una diminuzione del netto. E’ bene tuttavia tenere presente che lo sconto sui contributi rappresenta una misura temporanea, destinata probabilmente a protrarsi per un periodo limitato, mentre l’aumento di stipendio avrà effetto per tutta la vita lavorativa della lavoratrice o del lavoratore, con benefici anche sul TFR e sui versamenti al fondo pensione.
LA SCUOLA
In occasione della riapertura delle scuole, ricordiamo che:
- sono previsti dei permessi (causale PUA – P. INSERIMENTO NIDO/MATERNA) per l’inserimento dei figli all’asilo nido e alla scuola materna (o scuola dell’infanzia): sino a 22,30 ore annue all’interno del plafond che può essere utilizzato anche per visite mediche dei dipendenti, assistenza per figli con con patologie e/o disagi comportamentali, accompagnamento al pronto soccorso o in struttura vaccinale del figlio (riferimenti e modalità si possono ritrovare nella circolare 247 del 21/10/22);
- entro il 30/9 è possibile richiedere le borse di studio per l’anno scolastico 2023/2024 per le scuole elementari, medie e superiori (riferimenti e modalità si possono ritrovare nella circolare 210 del 1/7/24);
- c’è la possibilità di utilizzare il proprio credito Welfare per richiedere il rimborso di numerose spese legate all’Istruzione (riferimenti e modalità si possono ritrovare sul portale welfare Welbee cliccando sul proprio nome e poi su Manuali);
Come sempre restiamo a disposizione per ogni chiarimento o necessità.
Fisac Cgil Gruppo BPER