
Quella di oggi è ”una piazza simbolica per ricordare quanto c’è bisogno di lavoro”, ha spiegato Susanna Camusso che ha voluto ricordare le due impiegate della Regione uccise proprio a Perugia lo scorso marzo: ”Daniela e Margherita che hanno perso la vita dentro un dramma del lavoro, della disperazione”.
Il Primo Maggio 2013, ha detto il segretario generale, è all’insegna della disoccupazione (“vero dramma del Paese”) e dei problemi gravissimi che devono affrontare tutti coloro che perdono il lavoro, ma è anche un bel giorno di festa perché dopo tanti anni di divisioni, CGIL, CISL e UIL si presentano finalmente insieme. E’ un bel giorno, ha detto Susanna Camusso dal palco di Perugia, perché siamo uniti: ci sono state tante ferite in questi anni, ma noi proviamo a curarle e a dare una soluzione ai problemi.
Camusso ha parlato anche del governo e degli annunci che sono stati fatti. “I titoli e gli annunci non bastano più – ha detto la leader della CGIL – vogliamo vedere i provvedimenti concreti” ed è necessario avviare prima di tutto una operazione di redistribuzione e di ricostruzione dei fili di solidarietà. A proposito delle polemiche sull’Imu, anche dal palco di Perugia i sindacati hanno ribadito la loro posizione: non si deve abolire l’Imu per tutti a prescindere dal valore degli immobili e dal reale patrimonio immobiliare posseduto. Una cosa è un’unica abitazione, magari acquistata con grandi sacrifici di anni, altra cosa è l’Imu di chi vive in grandi ville o perfino in qualche castello.
Dopo l’accordo siglato a Roma martedì e dopo questo Primo Maggio unitario di oggi, ora CGIL, CISL e UIL si preparano a organizzare la mobilitazione che dai territori porterà alla grande manifestazione nazionale a Roma del 22 giugno.