Verti: oggi lo sciopero contro i 175 licenziamenti

Verti Sciopero 11 ottobre 2022

dal sito www.ansa.it

Lavoro: Verti; 175 licenziamenti, sciopero e presidio
Sindacati continuano lotta per sede Cologno Monzese (Milano)

(ANSA) – MILANO, 10 OTT – Continua la lotta di lavoratori e sindacati contro il licenziamento di 175 lavoratori su circa 400, l’80% donne, nell’ unica sede della Verti a Cologno Monzese (Milano), che fa capo al gruppo assicurativo multinazionale spagnolo Mapfre.

I sindacati confederali hanno proclamato uno sciopero per l’intera giornata di domani: un presidio è previsto, a partire dalle 10, sotto la Regione Lombardia in via Torquato Taramelli.

Cgil, Cisl e Uil e Fna chiedono il ricorso al Fondo di categoria (unico ammortizzatore per il settore) con l’obiettivo, mediante diverse soluzioni, di mantenere l’occupazione all’interno, prepensionamenti e, solo se non vi sono alternative, un piano di incentivi all’uscita in linea con le pratiche di settore.
I sindacati denunciano “ancora una volta che Verti non dichiara alcuna crisi, è parte del solido gruppo multinazionale Mapfre, e riduce il personale per poter appaltare ad aziende terze tutte le attività che ora vengono svolte all’interno”.
(ANSA).


Articolo de “IL GIORNO” – 10 ottobre 2022

Verti, dipendenti in sciopero: «No ai tagli»
La società ha aperto la procedura di licenziamento per 175 lavoratori, presidio davanti alla Regione durante l’incontro con l’azienda

COLOGNO MONZESE
di Laura Lana

Uno sciopero di un’intera giornata. Domani i dipendenti di Verti, il colosso di assicurazione di via Volta, tornano a mobilitarsi per dire «no» ai tagli, dopo che la società ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 175 lavoratori.
Domani in Regione andrà in scena il secondo incontro per tentare di trovare un accordo. «Nello specifico, oggetto della discussione saranno le proposte che le organizzazioni sindacali e la compagnia presenteranno al tavolo, con l’obiettivo di ridurre gli impatti della pesantissima ristrutturazione che Verti persegue dallo scorso novembre», spiegano le Rsa di Fisac Cgil, First Cisl, Fna e Uilca. In particolare, le sigle chiedono il ricorso agli ammortizzatori sociali per mantenere i livelli di occupazione attuali, già ridotti dalla fuoriuscita di questi mesi dopo l’incentivo all’esodo.

«Le organizzazioni sindacali hanno inviato alla Regione un documento di proposta che ricalca tutte le diverse soluzioni che sono state presentate all’azienda, a partire dal ricorso al Fondo di categoria, unico ammortizzatore per il settore, e alla misura dei prepensionamenti». Così, domani, per l’intera giornata, è stato proclamato uno sciopero e dalle 10 ci sarà un presidio davanti alla sede della Regione durante l’incontro con Verti. «La Regione, nel ruolo di garante del percorso, ha messo in evidenza lo sforzo compiuto dai sindacati nell’esporre soluzioni, diverse e articolate, e ha invitato l’azienda a compiere analogo sforzo – sottolineano le Rsa -.
Ha richiamato inoltre l’impresa a operare dimostrando la responsabilità sociale che le compete e ad attenersi scrupolosamente alle previsioni  della procedura, con riferimento agli interventi unilaterali messi in pratica».Alternative ai 175 licenziamenti in blocco ce ne sono, insomma, ribadiscono le rappresentanze sindacali. «Verti non dichiara alcuna crisi, è parte di un solido gruppo multinazionale, Mapfre, e riduce il personale per poter appaltare ad aziende terze tutte le attività che ora vengono svolte all’interno. Per questo, non possiamo che ribadire la nostra ferma posizione contro questa operazione di smantellamento della compagnia».

SUL TAVOLO
Le sigle sindacali chiedono almeno il ricorso agli ammortizzatori sociali

 

 

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