Solidarietà per i fatti del Crotonese

La Segreteria Nazionale e la Fisac CGIL tutta, si uniscono al grido di dolore delle/i compagne/i delle CGIL Calabria che partecipano attivamente e vivono il dramma, consumatosi nel Crotonese.
Troppi morti, soprattutto donne e bambini, sulle spiagge bellissime di un Paese in cui purtroppo legalità e “giustizia” non sempre collimano.

Steccato di Cutro ci restituisce una pagina “nera”, un mosaico di leggi e dichiarazioni disumane e profondamente ingiuste che vogliono punire chi salva, non considerando la Costituzione, non considerando i trattati universali, e non considerando neppure l’etica e l’umanità.

Viviamo purtroppo in un tempo in cui infuria la propaganda becera di una destra fascista e razzista che fomenta l’odio verso il popolo straniero e che cerca di cronicizzare ed acuire una guerra fra poveri:
quelli nati nelle nostre terre e quelli che arrivano da terre lontane.

Si alimentano le divisioni e si teme fortemente il “Modello Riace” poiché questo, partendo da un prestito di Banca Etica, è servito non solo a ricostruire un borgo abbandonato da quelli che all’epoca erano i nostri emigrati verso l’America, il Canada o l’Australia; ma a ricostruire l’unità proprio di quelle persone disperate…

Si alimentano le divisioni perché si teme che quella ricostruita unità possa essere la leva al cambiamento di quello status quo, voluto tenacemente da un governo, che per mantenere le sempre più cospicue ricchezze di pochi, costringe i molti nella povertà, nel bisogno e nella tragedia umana.
La cecità e l’ottusità hanno condannato quei nostri fratelli e sorelle, madri e figli a morire in mare…

Una terribile frase sentita echeggiare all’ennesima tragedia è: “Purtroppo ci siamo abituati”

Non abituiamoci mai compagne e compagni!

e per non abituarsi la Fisac CGIL vuole essere affianco alla CGIL tutta affinché con progetti di accoglienza si trasformi la solidarietà in possibilità di integrarsi e costruire davvero un futuro diverso.

La Segreteria Nazionale Fisac CGIL

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