SVB: il mercato non si autoregola

Dichiarazione della Segretaria Generale della FISAC-CGIL Susy Esposito

Il fallimento della SVB è il più grande collasso bancario dai tempi della Lehman Brothers nel 2008 che, come noto, fu il primo segnale della successiva crisi finanziaria.

Come allora c’è un rischio di contagio e sfiducia.

Oggi però, ci sono gli strumenti di intervento pubblico non solo per le “too big to fail”, ma per evitare l’effetto a catena e cogliere l’occasione per regolare il sistema finanziario e arginare la speculazione ancorando la funzione del credito all’economia reale e ai bisogni delle persone.

In Europa e in Italia, affinché non ci siano effetti collaterali, c’è bisogno di mettere a disposizione tutto il ventaglio di strumenti pubblici, economici e monetari, inclusa la revisione dei tassi per evitare ulteriori distorsioni, soprattutto in Europa dove la scelta di perseguire politiche restrittive è molto discutibile.

Non basta solo il monitoraggio e l’affidamento della soluzione ai mercati con il rischio che risparmiatori e contribuenti paghino due volte.

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