Mezzogiorno: Report Fisac, fallite politiche di sviluppo, serve strategia rilancio

Napoli, 28 settembre – Politiche di sviluppo locale fallimentari hanno acuito il divario Nord Sud nel corso degli ultimi venti anni. Lo dimostrano i numeri: per stare solo al tema degli investimenti pubblici al Sud mancano 3,4 miliardi di euro, nei cinque anni tra il 2016 e il 2020, per raggiungere il livello procapite del Centro Nord. Insieme alla crisi e ai tagli agli enti locali, che hanno generato meno entrate, dipendenti pubblici e servizi ai cittadini, e alle dinamiche salariali che vedono le regioni del Mezzogiorno nel fondo della classifica. Mentre all’orizzonte si profila il falso mito dell’Autonomia differenziata, che andrà ad acuire la frattura che divide il Paese. È la fotografia scattata oggi dalla Fisac Cgil in una ricerca presentata oggi in occasione dell’iniziativa, promossa insieme alla confederazione di corso d’Italia, dal titolo ‘Sud In Credito’.

Occupazione – Al Mezzogiorno mancano quasi tre milioni di occupati per raggiungere il tasso di occupazione del Centro Nord. Ma non solo: la nuova geografia produttiva italiana delineata dal 2000 a oggi, dove Il Paese, a detta della Fisac Cgil, non vince la sfida della globalizzazione ma emerge solo il nuovo triangolo industriale (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), mentre nel Mezzogiorno si registra il crollo della produzione industriale, con uno shift occupazionale e produttivo verso servizi a basso valore aggiunto, facendo accrescere i differenziali salariali tra il Nord e il Sud. Fatto 100 il valore aggiunto in termini reali all’anno 2000 è pari al 92 nel Mezzogiorno contro il 112 del triangolo Milano, Bologna, Venezia nel 2021. Così come sul fronte occupati: 101,3 nel Sud contro il 112,7 del nuovo triangolo industriale.

Salari – Nel settore manifatturiero il salario medio lordo annuo per un addetto al Centro Nord è pari 29,3 mila euro a fronte di 21,8 mila euro nel Mezzogiorno, nel settore del Turismo, invece, è di 11,8 mila contro 9,5 mila. Anche per i neo laureati la dinamica è la stessa. Il salario medio netto mensile a 1-5 anni dalla laurea in discipline economiche, giuridiche e sociali è al Centro Nord pari a 1.201 euro mentre nel Mezzogiorno 1.096 euro. Divaricazioni che sottendono un ulteriore dato: gli occupati che sono alla ricerca di un’altra occupazione sono il 14,6% nel Centro Nord e il 28,3% nel Mezzogiorno.

Infrastrutture – Sul fronte infrastrutture, forte il gap dal colmare. Nella ricerca Fisac Cgil si citano alcune criticità, come ad esempio l’alta velocità dove mancano le direttrici Sud Tirreno/Ionio/Sicilia, insieme a quella Adriatica; i problemi, per quanto riguarda la viabilità locale, di finanziamento nella manutenzione ordinaria nelle aree interne del Mezzogiorno; le carenze di collegamenti efficaci nei porti per completare il ciclo mare-ferro; le perplessità che emergono dalla Zes unica.

Politiche di sviluppo – Il Pnrr è un esempio di come politiche pubbliche di sviluppo possano aiutare la crescita del Sud ma se non accompagnate da politiche industriali di lungo periodo rimane il divario che attraversa il Paese. Da qui la richiesta della Fisac di risolvere il problema dell’efficacia degli interventi tramite il coordinamento, la necessità di un upgrade delle competenze della Pa, l’utilizzo delle imprese del settore pubblico allargato per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. Anche perché il Sud non è solo deserto industriale, come i settori dell’Aerospazio, Automotive, Agroalimentare e Ict dimostra. E le potenzialità non mancano, fornite dalla collocazione geografica, ovvero la centralità all’interno del Mediterraneo, e al clima, che rende il meridione d’Italia il possibile fulcro di una rinnovata strategia italiana ed europea nella produzione di energie rinnovabili. È tempo di portare al Sud centri direzionali e decisionali, come dimostra un ultimo dato del rapporto Fisac: nel Mezzogiorno ci sono solo 12 aziende con oltre 1 miliardo di euro di fatturato mentre nel solo nuovo triangolo industriale sono 155.

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Giorgio Saccoia
Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale

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