Montesole: splende sempre una Stella Rossa!
“Nelle giornate del 29 e 30 settembre – raccontava Maria Tiviroli, una sopravvissuta – eravamo nel rifugio, sopra alla nostra casa a Steccola. Sono arrivate le SS e ci hanno detto di andare verso Prunaro di Sopra, dove c’erano già le mitragliatrici a tre piedi. Ci hanno detto di camminare in filalungo la cavedagna e poi ci hanno falciati lì. Eravamo in 16 o 17 tutte donne e bambini, unico uomo il nonno di 82 anni che fu subito buttato in un pagliaio in fiamme. Una bambina di 40 giorni sfollata da Bologna, fu portata via alla madre dalle SS, buttata in alto e sparata come fosse un barattolo. Prima di fuggire nel bosco ho cercato mia sorella Gina di 12 anni e mio cugino Giuseppe di 11 anni. Gina era nel fosso, coperta d’acqua, ho visto solo i capelli, mentre Giuseppe, morto, era a sedere per terra con le mani in tasca.
Aveva il vestito della cresima con la piccola croce sul taschino”.
(Fonte Collettiva)
Dopo l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto 1944, inizia quella che viene ricordata come “la marcia della morte”.
I nazisti, attraversando Versilia e Lunigiana, giungeranno nel bolognese con lo scopo di fare terra bruciata attorno alle formazioni partigiane dislocate nelle retrovie della linea gotica e stermineranno le popolazioni civili che le appoggiavano, soprattutto donne, bambini e vecchi.
Tutto ha inizio la mattina del 29 settembre: Walter Reder al comando del 16° Panzergrenadier SS “Reichsfuhrer” entrerà in Emilia e salirà le pendici di Monte Sole. Ordine: fare “terra bruciata” …e così fu!
Marzabotto, Grizzana, Vado di Monzuno, Casaglia e tantissime altre piccole località vennero letteralmente rase al suolo. Con ferocia, quasi 800 persone vennero uccise, torturate, bruciate.
L’eccidio di Monte Sole non si configura come una rappresaglia, bensì come un rastrellamento finalizzato al massacro.
Esso si inserisce in una strategia ben più ampia applicata nel ’44 e nel ’45 dall’esercito nazista in Italia, con la collaborazione dei fascisti: terrorizzare la popolazione, al fine di evitare la formazione di qualsiasi forma di resistenza e di disperdere i gruppi di resistenza già esistenti (“dominazione del terrore”).
Non ci stancheremo mai di ricordare gli orrori di quel periodo, quali atrocità abbiano commesso i nazisti ed i fascisti e quanto siano state importanti la Resistenza e la lotta di Liberazione, perché ricordare significare studiare, approfondire, capire, comprendere e far sì che quello che è successo non si ripeta.
Non è retorica, occorre vigilare perché il pericolo è forte.
Ogni giorno assistiamo al tentativo di “cambiare la Storia”, a narrazioni distorsive dei fatti e degli accadimenti, ad una lettura che, attraverso un revisionismo giustificativo, vorrebbe cancellare, non solo quei giorni di tragedie e di morte, ma gli stessi valori che, nati dalla Resistenza e dalla Liberazione dal nazi-fascismo, hanno trovato nel dettato della nostra Costituzione il loro più profondo e più alto significato.
Tutti dovrebbero salire a Montesole…vedere quei luoghi in cui fu perpetrato uno dei più efferati eccidi…riflettere in silenzio davanti al sacrario a Marzabotto…scoprire i segni dei proiettili sulle croci dei cimiteri ad altezza di bambino…sapere che a Montesole c’è una “scuola di pace”, con l’obiettivo di promuovere iniziative di formazione ed educazione alla pace ed al rispetto dei diritti umani, per la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, per una società senza xenofobia, senza razzismo e senza violenze verso la persona umana ed il suo ambiente.
Tutti dovrebbero salire a Montesole…comprendere, una volta per tutte, che quanto è successo non deve più accadere.
Anche da Montesole, anzi, proprio da Montesole, dall’alto del cippo che ricorda la Brigata Stella Rossa, che ricorda il sacrificio delle partigiane e dei partigiani per liberare l’Italia dal giogo fascista e dall’occupazione nazista, appare evidente che e’ grazie a loro se libertà e democrazia sono valori consolidati e fruibili.
Proprio per questo, perché il futuro dipende da ciascuno di noi, da Montesole lanciamo l’appello a tutte e tutti di partecipare alla manifestazione del 7 ottobre a Roma, per affermare una idea di Paese diverso, con le parole d’ordine chiave della Costituzione che dalla Resistenza e’ nata: Democrazia, Libertà, Lavoro, Giustizia Sociale, Solidarietà, Pace.
Roma, 29 settembre 2023
Dipartimento Antifascismo/Antirazzismo