Sud in Credito: Agenzie di Stampa del 29 settembre

Sud: report Fisac, cala presenza di banche ed assicurazioni Sud: report Fisac, cala
presenza di banche ed assicurazioni

Profonda frattura con il Nord per il sistema finanziario

(ANSA) – NAPOLI, 29 SET – Una profonda frattura tra Nord e Sud segna il sistema finanziario del Paese. Scarso il presidio fisico, e con esso il numero di lavoratori coinvolti, di Banche e Assicurazioni nel Mezzogiorno ed è impietoso il paragone con il Nord. A fronte, ad esempio, di 369 banche nel Centro-Nord, se ne contano 79 nel Sud. Di conseguenza i bancari sono rispettivamente 225 mila contro 38 mila, per un rapporto pari a 6 dipendenti al Centro Nord contro 1 al Sud. Così come nelle assicurazioni, su un totale di circa 46 mila dipendenti sul territorio nazionale, il 74% è collocato nel Nord mentre il restante 26% nel Centro Sud.
Sono in estrema sintesi alcuni dei numeri contenuti in una ricerca condotta dall’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil in occasione dell’iniziativa promossa dalla categoria, insieme alla confederazione nazionale, a Napoli dietro le parole ‘Sud In Credito’.La distribuzione per gruppo istituzionale e per classe dimensionale vede prevalere nel Mezzogiorno banche minori, come quelle di credito cooperativo, nessuna presenza di banche maggiori e grandi, mentre le spa sono una quota ridotta. Per quanto riguarda il numero di sportelli bancari, si osserva nella ricerca Fisac Cgil, la distribuzione territoriale segna un 78% nel Centro Nord (16.350) e un 22% nel Mezzogiorno (4.636). Su questa linea il numero di dipendenti bancari al Centro Nord è di 225.451 contro i 38.685 nel Sud del Paese. Dal 2011 al 2022 in termini percentuali il Mezzogiorno ha sperimentato una contrazione del personale quasi doppia rispetto al Centro Nord.
Nel Mezzogiorno, inoltre, si evidenzia nel rapporto della Fisac Cgil, quasi il 50% dei comuni è sprovvisto di sportelli bancari, con un’incidenza molto più alta in regioni come il Molise (82,4%), la Calabria (70,5%), l’Abruzzo (58,7%) e la Campania (52,5%), e la relativa popolazione è pari all’11% di quella complessiva. La distribuzione geografia rileva che i comuni privi di sportelli sono localizzati principalmente nelle zone interne.
Il rapporto Fisac Cgil dedica poi una sezione sul fronte della raccolta, dalla quale emerge come nel Mezzogiorno i prestiti bancari siano sempre inferiori rispetto al Centro Nord in rapporto al valore aggiunto ai prezzi di mercato prodotto nella macro aerea, 0,73 per 1,21. Per quanto riguarda il settore assicurativo, composto da 45.588 dipendenti, il 74% si colloca nel Nord e mentre il 26% nel Centro Sud. La ricerca della Fisac Cgil segnala, inoltre, come non sia presente alcun dirigente direzionale nel Sud. Notevole anche il gap salariale dei dipendenti del settore finanziario, complice l’assenza nel Mezzogiorno di direzioni così come di poli specialistici che impieghino personale con più elevata qualifica professionale.
(ANSA).

YOA-TOR 2023-09-29 10:44 S0A QBXB ECO XEF23272003726_SXA_QBXB
******* *Fisac, banche e assicurazioni portino direzioni al Sud Fisac, banche e assicurazioni portino direzioni al Sud

(ANSA) – ROMA, 29 SET – “Insediare nel Mezzogiorno poli direzionali e decisionali, bancari e assicurativi, offerendo per questa via maggiori opportunità occupazionali e salariali.
Questa la via per immaginare un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno”. È in sintesi la proposta avanzata oggi dalla segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, in occasione dell’iniziativa ‘Sud In Credito’.
“Bisogna mettere in campo azioni – aggiunge la dirigente sindacale – che favoriscano un reinsediamento delle banche nelle aree abbandonate, sulla base della popolazione e della domanda potenziale, combinazione di forza lavoro, redditi, risparmi e investimenti, presenza di attività produttive, con uno sguardo lungo, oltre i piani industriali. Un impegno che sia anche in funzione delle prospettive offerte dalle nuove economie generate dalle missioni del Pnrr e dai progetti legati ai fondi per la coesione e, quindi, la costituzione di poli direzionali/decisionali bancari e assicurativi offrendo, così maggiori opportunità occupazionali e salariali”. “Secondo noi è possibile anche condividendo le strategie per il miglior utilizzo delle tecnologie digitali e abilitanti della Intelligenza Artificiale, a servizio del ‘servizio’ e non solo del profitto, cioè per determinare maggiore produttività, efficacia e qualità dell’occupazione e della vita anziché riduzione dei costi, dei posti di lavoro e dei presidi”, conclude Esposito. (ANSA).

YOA-TOR 2023-09-29 13:23 S0A QBXB ECO XEF23272004265_SXA_QBXB
******* *Landini, rilanciare presenza sistema creditizio nel Sud Landini, rilanciare presenza sistema creditizio nel Sud

(ANSA) – ROMA, 29 SET – “Il fatto che ci sia stata una riduzione dell’industria nel Mezzogiorno è legato anche al fatto che c’è stata progressivamente una riduzione del credito, anche come presenza fisica nel territorio”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a margine del convegno “Sud in Credito”, organizzato dalla Fisac Cgil a Napoli. “Quindi – ha spiegato Landini – occorre avere una visione, una strategia che rilanci sia la presenza del sistema creditizio nel Mezzogiorno sia una politica industriale che individui settori strategici e crei occupazione. Per far questo c’è bisogno di utilizzare il risparmio, investendolo nel Mezzogiorno e non, come avviene adesso, in altre parti e c’è bisogno di avere una visione nazionale, cosa che è venuta a mancare”. “Noi su questo – ha concluso il leader della Cgil – abbiamo anche chiesto di istituire una agenzia nazionale per lo sviluppo che sia proprio in grado di costruire questo collegamento tra le politiche industriali e le politiche del credito, senza le quali non ci sono investimenti e non c’è sviluppo”. (ANSA).

YOA-TOR 2023-09-29 14:27 S0A QBXB ECO XEF23272004531_SXA_QBXB
******* *Patuelli, lo Stato non può privilegiare BancoPosta Patuelli, lo Stato non può privilegiare BancoPosta

“Gli ufffici postali sul territorio penalizzano banche”

(ANSA) – NAPOLI, 29 SET – “In Italia esiste una banca che non ha licenza bancaria, che si chiama Banco posta, ed è privilegiata dalla Repubblica, perché sul territorio in concorrenza con le banche ci sono gli uffici postali che penalizzano le attività bancarie”. A sostenerlo è stato il presidente di Abi, Antonio Patuelli, intervenendo al convegno “Sud in Credito” promosso dalla Fisac-Cgil a Napoli.
“Alle Poste viene affidata – ha aggiunto Patuelli – l’emissione di tutte le carte di credito, e per le socialcard non viene indetta una gara tra chi è in grado di emetterle. La Repubblica deve mettere tutti in condizione di proporsi. Stesso discorso per l’affidamento della tesorerie comunali. La Repubblica non può privilegiare una sua controllata”. (ANSA).

YOA-SV 2023-09-29 15:24 S0A QBXB ECO XEF23272004747_SXA_QBXB *******
*Patuelli, concorrenza senza privilegi via maestra Patuelli, concorrenza senza privilegi via maestra

(ANSA) – ROMA, 29 SET – “Nel mese di agosto del 2023 gli sportelli bancari e gli uffici finanziari presenti nel Mezzogiorno erano 3788, rispetto ai 7583 del 1989. Ci sono sportelli che chiudono ma anche tanti punti che aprono. L’Italia è fatta di pluralismo, sono convinto che la concorrenza totale senza privilegi sia una via maestra, che negli ultimi 10-15 anni è stata alterata”. Lo ha detto il presidente di Abi, Antonio Patuelli, intervenendo al convegno “Sud in Credito” promosso dalla Fisac-Cgil a Napoli. (ANSA).

YOA-TOR 2023-09-29 15:39 S0A QBXB ECO XEF23272004823_SXA_QBXB
******* *Patuelli, investimenti per ridare prospettive all’Italia Patuelli, investimenti per ridare prospettive all’Italia

(ANSA) – NAPOLI, 29 SET – “Accelerare gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle zone disagiate del Centro Nord. Questa è una strada per ridare una prospettiva all’Italia”. Ne è convinto il presidente di Abi, Antonio Patuelli che è intervenuto al convegno “Sud in Credito” promosso dalla Fisac-Cgil. Parlando del Pnrr, Patuelli ha ricordato che “le banche posso essere di aiuto alle imprese che concorrono ai bandi, ma ci deve essere il bando, non possiamo colmare lacune altrui”. (ANSA).

YOA-TOR 2023-09-29 16:10 S0A QBXB ECO XEF23272004960_SXA_QBXB
******* *Sviluppo: Landini, daremo continuità a iniziativa 7 ottobre Sviluppo: Landini, daremo continuità a iniziativa 7 ottobre

(ANSA) – ROMA, 29 SET – “Vogliamo dare continuità all’iniziativa del 7 ottobre a Roma e agire sul territorio per affrontare i ritardi che penalizzano la crescita del nostro Paese, ribadendo il nostro No all’autonomia differenziata”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo al convegno “Sud in Credito” promosso dalla Fisac-Cgil a Napoli.
(ANSA).

YOA-TOR 2023-09-29 16:10 S0A QBXB ECO XEF23272004965_SXA_QBXB
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Banche, studio Fisac Cgil: al Sud un dipendente ogni sei al Nord

Banche, studio Fisac Cgil: al Sud un dipendente ogni sei al Nord Banche, studio Fisac Cgil: al Sud un dipendente ogni sei al Nord Niente sportelli in metà dei comuni, assenti i grandi istituti  Roma, 29 set. (askanews) – Una profonda frattura tra Nord e Sud segna il sistema finanziario del Paese. Scarso il presidio fisico, e con esso il numero di lavoratori coinvolti, di Banche e Assicurazioni nel Mezzogiorno ed è impietoso il paragone con il Nord. A fronte, ad esempio, di 369 banche nel Centro-Nord, se ne contano 79 nel Sud. Di conseguenza i bancari sono rispettivamente 225 mila contro 38 mila, per un rapporto pari a 6 dipendenti al Centro Nord contro 1 al Sud. Così come nelle assicurazioni, su un totale di circa 46 mila dipendenti sul territorio nazionale, il 74% è collocato nel Nord mentre il restante 26% nel Centro Sud.
Sono in estrema sintesi alcuni dei numeri contenuti in una ricerca condotta dall’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil in occasione dell’iniziativa promossa dalla categoria, insieme alla confederazione nazionale, a Napoli dietro le parole ‘Sud In Credito’.
La distribuzione per gruppo istituzionale e per classe dimensionale vede prevalere nel Mezzogiorno banche minori, come quelle di credito cooperativo, nessuna presenza di banche maggiori e grandi, mentre le spa sono una quota ridotta. Per quanto riguarda il numero di sportelli bancari, si osserva nella ricerca Fisac Cgil, la distribuzione territoriale segna un 78% nel Centro Nord (16.350) e un 22% nel Mezzogiorno (4.636). Su questa linea il numero di dipendenti bancari al Centro Nord è di 225.451 contro i 38.685 nel Sud del Paese. Dal 2011 al 2022 in termini percentuali il Mezzogiorno ha sperimentato una contrazione del personale quasi doppia rispetto al Centro Nord.
Nel Mezzogiorno, inoltre, si evidenzia nel rapporto della Fisac Cgil, quasi il 50% dei comuni è sprovvisto di sportelli bancari, con un’incidenza molto più alta in regioni come il Molise (82,4%), la Calabria (70,5%), l’Abruzzo (58,7%) e la Campania (52,5%), e la relativa popolazione è pari all’11% di quella complessiva. La distribuzione geografia rileva che i comuni privi di sportelli sono localizzati principalmente nelle zone interne.
Il rapporto Fisac Cgil dedica poi una sezione sul fronte della raccolta, dalla quale emerge come nel Mezzogiorno i prestiti bancari siano sempre inferiori rispetto al Centro Nord in rapporto al valore aggiunto ai prezzi di mercato prodotto nella macro aerea, 0,73 per 1,21. Per avere un rapporto almeno pari a 1 servirebbero circa 95 miliardi di maggiori crediti. Così come il rapporto prestiti/depositi bancari è sempre minore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord (0,66 e 0,94). Per colmare il divario nel Mezzogiorno servirebbero circa 110,5 miliardi di nuovi prestiti. Continua, infine, ad essere più oneroso il ricorso al credito nel Mezzogiorno: il Taeg sui mutui alle famiglie per acquisto abitazioni al Sud si attesta al 4,26 mentre al Nord al 4,12.(Segue)
Red/Bea 20230929T104716Z
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Banche, studio Fisac Cgil: al Sud un dipendente ogni sei al Nord -2-

Banche, studio Fisac Cgil: al Sud un dipendente ogni sei al Nord -2- Banche, studio Fisac Cgil: al Sud un dipendente ogni sei al Nord -2-
Roma, 29 set. (askanews) –
Per quanto riguarda il settore assicurativo, composto da 45.588 dipendenti, il 74% si colloca nel Nord e mentre il 26% nel Centro Sud. La ricerca della Fisac Cgil segnala, inoltre, come non sia presente alcun dirigente direzionale nel Sud. Altro dato: nel rapporto tra dipendenti assicurativi per 100 mila abitanti, le regioni del Sud occupano gli ultimi posti. Si va dai 281 dipendenti in Friuli Venezia Giulia, 142 in Lombardia e 133 in Piemonte, nelle prime tre posizioni, ai 19 in Sardegna, 18 in Sicilia e 13 in Basilicata, ultime tre regioni a esclusione della Valle d’Aosta.
Notevole anche il gap salariale dei dipendenti del settore finanziario, complice l’assenza nel Mezzogiorno di direzioni così come di poli specialistici che impieghino personale con più elevata qualifica professionale. Analizzando il codice Ateco K di attività bancarie e assicurative, la differenza retributiva Centro Nord e Mezzogiorno tra impiegati è del -8%, per i quadri -9,5% e, infine, per i dirigenti -28,3%.
Red/Bea 20230929T104731Z
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BANCHE: FISAC, OGNI 6 DIPENDENTI AL CENTRO NORD 1 AL SUD, PER ASSICURATIVI RAPPORTO 74% CONTRO 26 =

ADN0387 7 ECO 0 ADN ECO NAZ
BANCHE: FISAC, OGNI 6 DIPENDENTI AL CENTRO NORD 1 AL SUD, PER ASSICURATIVI RAPPORTO 74% CONTRO 26 =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – Una profonda frattura tra Nord e Sud segna il sistema finanziario del Paese. Scarso il presidio fisico, e con esso il numero di lavoratori coinvolti, di Banche e Assicurazioni nel Mezzogiorno ed è impietoso il paragone con il Nord. A fronte, ad esempio, di 369 banche nel Centro-Nord, se ne contano 79 nel Sud. Di conseguenza i bancari sono rispettivamente 225 mila contro 38 mila, per un rapporto pari a 6 dipendenti al Centro Nord contro 1 al Sud.
Così come nelle assicurazioni, su un totale di circa 46 mila dipendenti sul territorio nazionale, il 74% è collocato nel Nord mentre il restante 26% nel Centro Sud. Sono in estrema sintesi alcuni dei numeri contenuti in una ricerca condotta dall’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil in occasione dell’iniziativa promossa dalla categoria, insieme alla confederazione nazionale, a Napoli dietro le parole ‘Sud In Credito’.
La distribuzione per gruppo istituzionale e per classe dimensionale vede prevalere nel Mezzogiorno banche minori, come quelle di credito cooperativo, nessuna presenza di banche maggiori e grandi, mentre le spa sono una quota ridotta. Per quanto riguarda il numero di sportelli bancari, si osserva nella ricerca Fisac Cgil, la distribuzione territoriale segna un 78% nel Centro Nord (16.350) e un 22% nel Mezzogiorno (4.636). Su questa linea il numero di dipendenti bancari al Centro Nord è di 225.451 contro i 38.685 nel Sud del Paese. Dal 2011 al 2022 in termini percentuali il Mezzogiorno ha sperimentato una contrazione del personale quasi doppia rispetto al Centro Nord.
Nel Mezzogiorno, inoltre, si evidenzia nel rapporto della Fisac Cgil, quasi il 50% dei comuni è sprovvisto di sportelli bancari, con un’incidenza molto più alta in regioni come il Molise (82,4%), la Calabria (70,5%), l’Abruzzo (58,7%) e la Campania (52,5%), e la relativa popolazione è pari all’11% di quella complessiva. La distribuzione geografia rileva che i comuni privi di sportelli sono localizzati principalmente nelle zone interne. (segue)
(Eca/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 12:15
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BANCHE: FISAC, OGNI 6 DIPENDENTI AL CENTRO NORD 1 AL SUD, PER ASSICURATIVI RAPPORTO 74% CONTRO 26 (2) =

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BANCHE: FISAC, OGNI 6 DIPENDENTI AL CENTRO NORD 1 AL SUD, PER ASSICURATIVI RAPPORTO 74% CONTRO 26 (2) =
(Adnkronos) – Il rapporto Fisac Cgil dedica poi una sezione sul fronte della raccolta, dalla quale emerge come nel Mezzogiorno i prestiti bancari siano sempre inferiori rispetto al Centro Nord in rapporto al valore aggiunto ai prezzi di mercato prodotto nella macro aerea, 0,73 per 1,21. Per avere un rapporto almeno pari a 1 servirebbero circa 95 miliardi di maggiori crediti. Così come il rapporto prestiti/depositi bancari è sempre minore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord (0,66 e 0,94). Per colmare il divario nel Mezzogiorno servirebbero circa 110,5 miliardi di nuovi prestiti. Continua, infine, ad essere più oneroso il ricorso al credito nel Mezzogiorno: il Taeg sui mutui alle famiglie per acquisto abitazioni al Sud si attesta al 4,26 mentre al Nord al 4,12.
Per quanto riguarda il settore assicurativo, composto da 45.588 dipendenti, il 74% si colloca nel Nord e mentre il 26% nel Centro Sud.
La ricerca della Fisac Cgil segnala, inoltre, come non sia presente alcun dirigente direzionale nel Sud. Altro dato: nel rapporto tra dipendenti assicurativi per 100 mila abitanti, le regioni del Sud occupano gli ultimi posti. Si va dai 281 dipendenti in Friuli Venezia Giulia, 142 in Lombardia e 133 in Piemonte, nelle prime tre posizioni, ai 19 in Sardegna, 18 in Sicilia e 13 in Basilicata, ultime tre regioni a esclusione della Valle d’Aosta.
Notevole anche il gap salariale dei dipendenti del settore finanziario, complice l’assenza nel Mezzogiorno di direzioni così come di poli specialistici che impieghino personale con più elevata qualifica professionale. Analizzando il codice Ateco K di attività bancarie e assicurative, la differenza retributiva Centro Nord e Mezzogiorno tra impiegati è del -8%, per i quadri -9,5% e, infine, per i dirigenti -28,3%
(Eca/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 12:15
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Sud: Fisac-Cgil, banche e assicurazioni portino direzioni al Sud =

Sud: Fisac-Cgil, banche e assicurazioni portino direzioni al Sud =
(AGI) – Roma, 29 set. – “Insediare nel Mezzogiorno poli direzionali e decisionali, bancari e assicurativi, offerendo per questa via maggiori opportunita’ occupazionali e salariali.
Questa la via per immaginare un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno”. E’ la proposta avanzata oggi dalla segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, in occasione dell’iniziativa ‘Sud In Credito’.
“Bisogna mettere in campo azioni – aggiunge la dirigente sindacale – che favoriscano un reinsediamento delle banche nelle aree abbandonate, sulla base della popolazione e della domanda potenziale, combinazione di forza lavoro, redditi, risparmi e investimenti, presenza di attivita’ produttive, con uno sguardo lungo, oltre i piani industriali. Un impegno che sia anche in funzione delle prospettive offerte dalle nuove economie generate dalle missioni del Pnrr e dai progetti legati ai fondi per la coesione e, quindi, la costituzione di poli direzionali/decisionali bancari e assicurativi offrendo, cosi’ maggiori opportunita’ occupazionali e salariali”.
Per Esposito: “E’ possibile anche condividendo le strategie per il miglior utilizzo delle tecnologie digitali e abilitanti della Intelligenza Artificiale, a servizio del ‘servizio’ e non solo del profitto, cioe’ per determinare maggiore produttivita’, efficacia e qualita’ dell’occupazione e della vita anziche’ riduzione dei costi, dei posti di lavoro e dei presidi”.
(AGI)Man
291323 SET 23
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SUD: FISAC, BANCHE E ASSICURAZIONI PORTINO DIREZIONI E DECISIONI NEL MEZZOGIORNO =
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SUD: FISAC, BANCHE E ASSICURAZIONI PORTINO DIREZIONI E DECISIONI NEL MEZZOGIORNO =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Insediare nel Mezzogiorno poli direzionali e decisionali, bancari e assicurativi, offerendo per questa via maggiori opportunità occupazionali e salariali. Questa la via per immaginare un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno”. È in sintesi la proposta avanzata oggi dalla segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, in occasione dell’iniziativa ‘Sud In Credito’.
”Bisogna mettere in campo azioni – aggiunge la dirigente sindacale – che favoriscano un reinsediamento delle banche nelle aree abbandonate, sulla base della popolazione e della domanda potenziale, combinazione di forza lavoro, redditi, risparmi e investimenti, presenza di attività produttive, con uno sguardo lungo, oltre i piani industriali.
Un impegno che sia anche in funzione delle prospettive offerte dalle nuove economie generate dalle missioni del Pnrr e dai progetti legati ai fondi per la coesione e, quindi, la costituzione di poli direzionali/decisionali bancari e assicurativi offrendo, così maggiori opportunità occupazionali e salariali”.
”Secondo noi è possibile anche condividendo le strategie per il miglior utilizzo delle tecnologie digitali e abilitanti della Intelligenza Artificiale, a servizio del ‘servizio’ e non solo del profitto, cioè per determinare maggiore produttività, efficacia e qualità dell’occupazione e della vita anziché riduzione dei costi, dei posti di lavoro e dei presidi”, conclude Esposito.
(Eca/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 13:39
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SUD: CIMBRI (UNIPOL), ‘SI POSSONO CREARE POLI SPECIALIZZAZIONE SFRUTTANDO NUOVE TECNOLOGIE’ =

ADN0813 7 ECO 0 ADN ECO NAZ
SUD: CIMBRI (UNIPOL), ‘SI POSSONO CREARE POLI SPECIALIZZAZIONE SFRUTTANDO NUOVE TECNOLOGIE’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “La riduzione degli sportelli bancari” al Sud “è una diretta conseguenza di una razionalizzazione più generale, che riguarda tutta l’Italia e che ha a che fare con la trasformazione in atto nel mondo bancario. Quest’ultima a sua volta è direttamente connessa con lo sviluppo tecnologico, come sta avvenendo in tanti altri settori. E’ un tema con cui dovremo confrontarci nei prossimi anni. La trasformazione digitale trasformerà profondamente il mondo produttivo e quello dei servizi”. Lo ha detto Carlo Cimbri, ad e direttore generale del gruppo Unipol, durante un confronto organizzato dalla Fisac-Cgil a Napoli con Augusto Dell’Erba, Maurizio Landini e Antonio Patuelli su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
Per esempio, “un recente studio statunitense sull’impatto dell’intelligenza artificiale stimava una riduzione del 30% dei posti di lavoro per l’evoluzione dell’Ia nell’industria americana. La grande sfida del prossimo futuro per industria e finanza è come creare nuovi posti di lavoro, coerentemente con una tecnologia che sarebbe sbagliato e antistorico contrastare. Quali saranno necessari? Quelli a maggior valore aggiunto, in cui la capacità, l’interpretazione umana, il genio umano non possono essere sostituiti”.
Proprio per questo, “fra le cose possibili che può dare maggiori opportunità al Sud è proprio quella che deriva dalla tecnologia, che consente di fare oggi cose a distanza che una volta non erano possibili. Così si può pensare di creare dei poli di specializzazione, magari con un ampio uso di tecnologia, che non per forza devono stare a diretto contatto con la sede principale ma possono stare dovunque.
Se si deve pensare a qualcosa su cui investire nel Mezzogiorno sicuramente questa è una delle opportunità. Il gruppo Bper, per esempio, che è presente in Sardegna, ci sta ragionando”.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 15:19
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Sud, Landini: serve visione che rilanci anche sistema creditizio

Sud, Landini: serve visione che rilanci anche sistema creditizio Sud, Landini: serve visione che rilanci anche sistema creditizio Utilizzare il risparmio investendolo anche nel Mezzogiorno
Napoli, 29 set. (askanews) – “Occorre avere una visione, una strategia che rilanci sia la presenza del sistema creditizio nel Mezzogiorno sia una politica industriale che individui settori strategici e crei occupazione. Per far questo c’è bisogno di utilizzare il risparmio, investendolo nel Mezzogiorno e non, come avviene adesso, in altre parti e c’è bisogno di avere una visione nazionale, cosa che è venuta a mancare”. A dirlo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Napoli a margine del convegno ‘Sud in Credito’, organizzato dalla Fisac Cgil.
“Il fatto che ci sia stata una riduzione dell’industria nel Mezzogiorno è legato anche al fatto che c’è stata progressivamente una riduzione del credito, anche come presenza fisica nel territorio”, ha stigmatizzato il leader della Cgil.
Psc 20230929T152359Z
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SUD: DELL’ERBA, ‘BCC PER VOCAZIONE ATTENTE A TERRITORI, IN MEZZOGIORNO OLTRE 700 SPORTELLI’ =

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SUD: DELL’ERBA, ‘BCC PER VOCAZIONE ATTENTE A TERRITORI, IN MEZZOGIORNO OLTRE 700 SPORTELLI’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Noi siamo un elemento di inclusione, come ha ricordato anche il presidente Mattarella, perché abbiamo conservato la formula della banca di credito cooperativo a mutualità prevalente.
I nostri gruppi sono partecipativi e i rapporti con le capogruppo sono regolati con un contratto di coesione. L’esercizio della nostra attività bancaria è cresciuto al Sud in questi anni, abbiamo incrementato i clienti di ben il 20% senza avere contraccolpi sul piano della qualità del credito. Abbiamo poco più di 700 sportelli al Sud, che rappresentano il 15% degli sportelli presenti”. Lo ha detto Augusto Dell’Erba, presidente di Federcasse, durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil con Carlo Cimbri, Maurizio Landini e Antonio Patuelli su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
“Bisogna costruire degli sportelli in modo coerente con i bisogni del territorio”, aggiunge Dell’Erba. “Ecco perché in numerosi Comuni d’Italia continuiamo a mantenere un numero significativo di sportelli e in molti siamo l’unica presenza bancaria. Sono le comunità dei soci del territorio che si attivano e fanno in modo che la banca continui ad avere degli sportelli. Non è una attenzione verso il territorio dall’alto verso il basso, ma è la comunità di base che rende possibile la presenza di uno sportello. Il nostro patrimonio è costituito da riserve indivisibili, che non produce utilità da distribuire ai soci ma è costituito per incrementare la forza della banca. Noi per vocazione strutturale dobbiamo servire i territori che quel patrimonio hanno generato”.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 16:30
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SUD: PATUELLI (ABI), ‘PER NUOVI SPORTELLI TUTELARE VERA CONCORRENZA NON ALTERATA DA STATO’ =

ADN0958 7 ECO 0 ADN ECO NAZ
SUD: PATUELLI (ABI), ‘PER NUOVI SPORTELLI TUTELARE VERA CONCORRENZA NON ALTERATA DA STATO’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Nel 1989 nel Mezzogiorno vi erano 3788 fra sportelli e negozi finanziari. Nel dicembre del 2008, dopo 20 anni di concorrenza, si è raggiunta la punta massima di 7583, circa il doppio. Nell’agosto del 2023 nel Mezzogiorno gli sportelli sono diventati 4850. Sono molti di meno dei 2008 ma ancora qualcosa di più del 1989. Non voglio dire che vada tutto bene. Capisco bene che l’Italia è fatta di pluralismi, che la popolazione per i 5/6 si trova in centri minori. Ma sono convinto che la concorrenza, una concorrenza totale, regolata e garantita, senza privilegi da parte della Repubblica, sia una via maestra, anche se non la sola”. Lo ha detto Antonio Patuelli, presidente di Abi, durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil con Carlo Cimbri, Maurizio Landini e Augusto Dell’Erba su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
“Negli ultimi 10-15 anni, però, la concorrenza nel mondo finanziario è stata alterata dalla Repubblica”, denuncia Patuelli. “Lo dico a ragion di fatto. Esiste una banca senza licenza bancaria, che è stata privilegiata ed è privilegiata dalla Repubblica, e si chiama Bancoposta. Sul territorio in concorrenza con le banche ci sono gli uffici postali. E’ un esempio di privilegio che a mio avviso altera il mercato e penalizza le attività bancarie, con l’emissione di carte di credito di ogni tipo senza nessun tipo di gara”.
“Se si toglie in termini preconcetti del lavoro alle banche e lo si dà alle Poste, è chiaro che i piccoli uffici postali reggono e si sviluppano, mentre le banche sono penalizzate”, insiste il presidente di Abi. “Un altro esempio è quello delle Tesorerie comunali, per le quali la Repubblica ha deciso che sotto un certo numero di migliaia di residenti il Comune possa assegnare senza gare la Tesoreria alle Poste. A mio avviso questa è una norma che va corretta. Se la gara va deserta, a quel punto il Comune può negoziare in via diretta con le Poste, ma non in sostituzione della gara. La Repubblica non può privilegiare una società da essa interamente controllata a scapito di banche nazionali, internazionali ed europee. Questa penso che sarebbe una via per incoraggiare ulteriormente le non chiusure e le aperture di sportelli anche in luoghi meno abitati”.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 16:03
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SUD: LANDINI, ‘VERO TEMA E’ COME USARE SISTEMA CREDITIZIO PER SOSTENERE SVILUPPO E INDUSTRIA’ =

ADN1095 7 ECO 0 ADN ECO NAZ
SUD: LANDINI, ‘VERO TEMA E’ COME USARE SISTEMA CREDITIZIO PER SOSTENERE SVILUPPO E INDUSTRIA’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Le diversità tra il Nord e il Sud sono aumentate. Il Mezzogiorno sta pagando un prezzo pesante dall’aumento delle disuguaglianze. Questo processo è avvenuto anche all’interno del sistema finanziario e bancario. Non è solo un problema di raccolta, ma di impiego. Uno dei temi è come si può utilizzare in modo intelligente anche i risparmi, che sono tra i più elevati d’Europa, per creare lavoro e sviluppo. In molti casi anche i risparmi del Sud non vengono investiti al Sud, anzi vengono utilizzati nella parte più forte del Paese, aumentando così le disuguaglianze”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil con Augusto Dell’Erba, Carlo Cimbri e Antonio Patuelli su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
“Se è vero che siamo riusciti a salvare il sistema bancario però stiamo perdendo il sistema industriale, il vero tema di fondo è qual è il ruolo del sistema finanziario e creditizio per sostenere uno sviluppo diverso del nostro Paese e politiche industriali che oggi sostanzialmente non abbiamo. Perché corriamo un rischio concreto, nel Mezzogiorno ancora di più ma in generale nel Paese”.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 16:50
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**MALTEMPO: CIMBRI (UNIPOL), ‘INTRODURRE OBBLIGO ASSICURAZIONE PER CASE E INDUSTRIE COME PER AUTO’** =

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**MALTEMPO: CIMBRI (UNIPOL), ‘INTRODURRE OBBLIGO ASSICURAZIONE PER CASE E INDUSTRIE COME PER AUTO’** =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Mai come quest’anno si sono verificati eventi catastrofici. Al di là dei grandi disastri, i danni provocati da trombe d’aria e grandinate nel Nord Italia sono stati ad oggi quattro volte quelli causati dal’alluvione in Emilia Romagna. L’italia è un paese fragile, soprattutto da un punto di vista idrogeologico. In merito alla possibilità di un’alleanza pubblico-privato certo che si può fare. Ed è una strada che sarebbe naturale, ma occorre creare le giuste condizioni”. Lo ha detto Carlo Cimbri, ad e direttore generale del gruppo Unipol, durante un confronto organizzato dalla Fisac-Cgil a Napoli con Augusto Dell’Erba, Maurizio Landini e Antonio Patuelli su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
“I costi della ricostruzione oggi vengono pagati dallo Stato”, spiega Cimbri. “E lo Stato come si finanzia? Attraverso le imposte, in primis sul reddito dei lavoratori. Anche chi non ha una casa deve ripagare la casa distrutta di chi ce l’ha. A mio avviso questa è una profonda iniquità occulta. Se lo Stato introducesse l’obbligatorietà per tutti, come per le auto, di assicurare case, negozi, industrie, consentirebbe di introdurre il concetto della mutualità, per cui con poco vengono risarciti quelli che hanno bisogno di volta in volta”.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 17:26
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SUD: CIMBRI (UNIPOL), ‘BANCHE SEGUONO SVILUPPO PRODUTTIVO, IN ITALIA MANCA POLITICA INDUSTRIALE’ =

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SUD: CIMBRI (UNIPOL), ‘BANCHE SEGUONO SVILUPPO PRODUTTIVO, IN ITALIA MANCA POLITICA INDUSTRIALE’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Le banche seguono lo sviluppo produttivo.
Ma senza sviluppo produttivo le banche da sole non è che originano lavoro o produzione. Quando hai le opportunità imprenditoriali poi le finanzi, però si parte da lì, si parte dalla politica industriale.
Questo è uno dei problemi principali di questo Paese. L’assenza di una politica industriale coerente, ma non da adesso bensì da 20-30 anni”.
Lo ha detto Carlo Cimbri, ad e direttore generale del gruppo Unipol, durante un confronto organizzato dalla Fisac-Cgil a Napoli con Augusto Dell’Erba, Maurizio Landini e Antonio Patuelli su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
“Lo sviluppo si fa con le infrastrutture. Senza infrastrutture non ci può essere sviluppo”, rileva Cimbri. “Dobbiamo quindi valutare se le infrastrutture di questo Paese sono adeguate a quello che il Paese vorrebbe diventare in futuro. Domanda retorica, ovviamente non lo sono. L’unica grande opera che ha modificato negli ultimi anni le modalità di vita e lavoro è l’Alta velocità. Questo priva a monte il Paese della possibilità di intercettare possibilità”.
In particolare il Sud, “come diceva Landini, è da sempre un posto di prevalente raccolta del risparmio, che poi viene investito al Nord.
Semplicemente perché è al Nord che ci sono le attività produttive”, spiega l’ad di Unipol.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 17:41
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PONTE MESSINA: PATUELLI (ABI), ‘NON FARE MARKETING, VALUTARE BENE POTENZIALITA’ E CRITICITA” =

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PONTE MESSINA: PATUELLI (ABI), ‘NON FARE MARKETING, VALUTARE BENE POTENZIALITA’ E CRITICITA” =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – Rispetto al ponte di Messina, “oltre al problema della legalità, che sussiste e non va sottovalutato, ci sono sicuramente delle criticità ma anche delle potenzialità. Le potenzialità sono le connessioni e un accorciamento di 25 minuti del percorso. Ma ci sarebbero dei problemi strutturali, perché non esiste un ponte così lungo nel mondo. C’è un terreno che ha prodotto dei terremoti elevati, e ci sono problemi ambientali non piccoli. Quindi a mio avviso non bisogna prendere la spada e tagliare di netto. Bisogna ragionare in termini di potenzialità ma anche di criticità da non sottovalutare. Evitando di fare del marketing in proposito”. Lo ha detto Antonio Patuelli, presidente di Abi, durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil sul ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 17:44
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PNRR: LANDINI, ‘RISCHIO DI NON RIUSCIRE A INVESTIRE RISORSE PIANO E ALTRE AGGIUNTIVE’ =

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PNRR: LANDINI, ‘RISCHIO DI NON RIUSCIRE A INVESTIRE RISORSE PIANO E ALTRE AGGIUNTIVE’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Era stato previsto per legge che ci fossero incontri territoriali sul Pnrr. Non è mai stata applicata. C’è una cabina di regia dove ti raccontano quello che si legge sui giornali e che è già stato deciso. Non serve assolutamente a nulla. Inpiù a oggi non c’è solo il rischio di non essere capaci di investire le risorse che l’Europa ci dà, ma vorrei ricordare che l’Italia aveva aggiunto delle ulteriori risorse da investire che non si stanno investendo. E quelle dovevano essere tutte sulle infrastrutture.
L’impegno del Pnrr era che il 40% doveva essere investito nel Mezzogiorno e doveva creare il 40% di occupazione. Non sta succedendo nulla di tutto questo”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil sul nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 18:03
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**NADEF: LANDINI, ‘MISURE IN DEFICIT TEMPORANEE CHE NON FANNO RIPARTIRE INVESTIMENTI’** =
ADN1252 7 ECO 0 ADN ECO NAZ

**NADEF: LANDINI, ‘MISURE IN DEFICIT TEMPORANEE CHE NON FANNO RIPARTIRE INVESTIMENTI’** =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Tutti parlando di Nadef. Ma io sfido qualcuno che abbia in mano questo testo, se si esclude il comunicato stampa di Palazzo Chigi. Poi per me il problema di cosa realizzi, e per me alcune cose che vengono indicate sono un po’ preoccupanti. Se continui a fare manovre in deficit e non si affronta il problema di come far ripartire gli investimenti e ridurre l’indebitamento, continuo a pagare sempre io. Dal punto di vista del lavoro, tutti i provvedimenti in deficit sono tutti temporanei. Non ci saranno interventi strutturali”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 18:08
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LAVORO: LANDINI, ‘SU TAGLIO CUNEO FANNO COME TOTO’ CON FONTANA TREVI, NON ESCLUDO SCIOPERO’ =

ADN1293 7 ECO 0 ADN ECO NAZ
LAVORO: LANDINI, ‘SU TAGLIO CUNEO FANNO COME TOTO’ CON FONTANA TREVI, NON ESCLUDO SCIOPERO’ =
Roma, 29 set. (Adnkronos) – “Sul taglio del cuneo fiscale non è che fanno come Totò, che ci vendono la fontana di Trevi. Quella è una cosa che c’era già. Me la stai solo confermando. Ma abbiamo già visto che la riduzione del cuneo da sola non è in grado di affrontare il problema dell’inflazione e dei salari. Quindi bene mantenerla, ma rimane il problema di come aumentare in maniera strutturale i salari nel nostro Paese. A chi dice di essere atlantico vorrei far notare che il presidente Biden è andato dai metalmeccanici in sciopero a dire che è giusto che le imprese gli diano il 40% di stipendio in più. Qui da noi il ministro delle Infrastrutture limita il diritto di sciopero di quelli che scioperano per migliorare le condizioni lavorative”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini durante un confronto a Napoli organizzato dalla Fisac-Cgil su un nuovo ruolo del sistema finanziario per lo sviluppo del Mezzogiorno.
“Se dalla Nadef si arriverà a una manovra come quella che immaginiamo, molto probabilmente ci sarà bisogno di arrivare ad altre forme di mobilitazione, compreso sciopero. Io non escludo assolutamente nulla.
Lo proporremo anche ad altre organizzazioni”, ha annunciato Landini.
(Nic/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
29-SET-23 18:27
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Banche: Fisac, al Sud un Comune su due e’ senza uno sportello

Forte gap salari per mancanza direzioni e poli specialisti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) –
Roma, 29 set – Nel Mezzogiorno un comune su due non ha piu’ uno sportello bancario e l’attuale ripartizione tra Centro-Nord e Sud non segue la distribuzione tra le due aree dei residenti, delle imprese attive e della superficie territoriale. Lo mette in luce una ricerca prodotta dal sindacato Fisac Cgil nella quale si ricorda che uno sportello bancario e’ un presidio di legalita’ e il taglio draconiano in corso negli ultimi anni “aumenta il rischio di alimentare sistemi economici illegali”. Tra il 2015 ed il 2022 l’incidenza dei comuni senza sportelli bancari si e’ sensibilmente incrementata in tutte le macroaree. Nel 2022 nelle regioni del Sud Italia il 55% dei comuni non ha piu’ sportelli. La ‘desertificazione’ bancaria e’ molto pronunciata in Molise (82,4% dei comuni senza uno sportello), in Calabria (70,5%), in Abruzzo (58,7%) e in Campania (52,5%) e riguarda soprattutto le aree interne.
Il rapporto Fisac Cgil dedica poi una sezione alla raccolta bancaria dalla quale emerge come nel Mezzogiorno i prestiti bancari siano sempre inferiori rispetto al Centro Nord in rapporto al valore aggiunto ai prezzi di mercato prodotto nella macro aerea. Per avere un rapporto almeno pari a 1 servirebbero circa 95 miliardi di maggiori crediti. Dal punto di vista dei lavoratori del settore avere la sede di lavoro nel Mezzogiorno comporta un forte gap rispetto ai colleghi del centro Nord. Un dirigente bancario nel Mezzogiorno, ad esempio, guadagna fino a 60mila euro in meno rispetto a un collega che opera in una grande citta’ del Nord. La spiegazione, nota lo studio della Fisac, e’ nell’assenza, nel Mezzogiorno, di direzioni di banche cosi’ come di poli specialistici che impieghino personale con piu’ elevata qualifica professionale. Analizzando il codice Ateco K (attivita’ bancarie e assicurative), la differenza retributiva tra il Centro Nord e il Mezzogiorno e’ dell’8% per gli impiegati, del 9,5% per i quadri e sale al 28,3% per i dirigenti.
Ggz
(RADIOCOR) 29-09-23 11:13:43 (0285) 5 NNNN

Banche: Fisac, al Sud un Comune su due e’ senza uno sportello -2-

Assicurazioni senza dirigenti direzionali nella macro area (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) –
Roma, 29 set – La ricerca, realizzata dall’Ufficio Studi del sindacato guidato da Susy Esposito, presentata oggi in occasione della manifestazione ‘Sud in Credito’ a Napoli, mette in evidenza poi come con la ripresa dei tassi di interesse sia tornato ad allargarsi il gap sui tassi attivi praticati nei confronti di famiglie e piccole imprese. Il taeg sui prestiti per investimenti a imprese non finanziarie, ditte individuali e famiglie era pari all’1,17% nel dicembre 2021 per il Centro Nord e al 2,25% per Mezzogiorno. Un anno dopo era risalito al 2,73% (dicembre 2022) per il Centro Nord e balzato al 4,19% per le regioni meridionali.
Si sta riallargando anche lo spread sui tassi per i mutui casa alle famiglie. Le condizioni peggiori per il Sud riguardano anche gli impieghi. Nel Mezzogiorno, si legge, i prestiti bancari sono sempre inferiori al Centro Nord in rapporto al valore Aggiunto ai prezzi di mercato prodotto nella macroarea. Per avere un rapporto almeno pari ad 1 servirebbero circa 95 miliardi di maggiori crediti (2021).
La ricerca esamina anche il settore assicurativo. Su un totale di circa 46 mila dipendenti sul territorio nazionale, il 74% e’ collocato nel Nord mentre il restante 26% nel Centro Sud.
Le regioni meridionali, considerando il numero di dipendenti assicurativi per 100 mila abitanti, sono in fondo alla classifica italiana che vede ai primi posti i 281 dipendenti del Friuli, i 142 della Lombardia e i 133 del Piemonte che si confrontano con i 19 della Sardegna, i 18 della Sicilia e i 13 della Basilicata. Nelle regioni del Sud le compagnie non hanno un solo dirigente direzionale.
Ggz
(RADIOCOR) 29-09-23 11:56:28 (0306)ASS 5 NNNN

Banche: Esposito (Fisac), portino al Sud centri direzionali e decisionali

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 set – Il Mezzogiorno e’ un’area con enormi potenzialita’ che non vengono prese in considerazione neanche dal settore bancario ed assicurativo. La segretaria generale di Fisac Cgil, Susy Esposito, nel corso di una tavola rotonda organizzata dal sindacato a Napoli, invita i player della finanza italiana a reisediarsi del Sud invertendo la politica di desertificazione di sportelli ed agenzie assicurative “anche portando poli direzionali e decisionali per offrire maggiori opportunita’ occupazionali e salariali”. Il Sud “e’ in credito” sottolinea l’esponente della Fisac e bisogna saper cogliere l’eccezionale congiuntura data dalle risorse del Pnrr, con la speranza che non vengano disperse, e “gli straordinari utili di banche e assicurazioni nel 2022 e nel primo semestre di quest’anno. Carpe Diem”. Ci vuole una visione che vada oltre l’orizzonte dei piani industriali, aggiunge Esposito, che non guardano oltre i due-tre anni e spesso sono gia’ superati.
Ggz
(RADIOCOR) 29-09-23 15:00:36 (0474) 5 NNNN

Bper: Cimbri, sta valutando un polo specialistico in Sardegna

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 set – Il gruppo Bper sta pensando di realizzare un polo specialistico da localizzare in Sardegna, dove controlla il Banco di Sardegna.
Lo rivela il numero uno del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, azionista Bper, nel corso di una tavola rotonda organizzata dal sindacato Fisac a Napoli. Cimbri sottolinea le opportunita’ che la transizione tecnologica puo’ dare anche a territori svantaggiati del Mezzogiorno, quelli con uno scarso tessuto industriale. “Oggi si possono fare cose a distanza che una volta non erano possibili” osserva nella tavola rotonda con il presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “Quando parliamo di creare poli” aggiunge riferendosi alla proposta della segretaria generale Fisac Susy Esposito che ha invitato il settore finanziario a considerare l’insediamento nel Mezzogiorno di centri direzionali e decisionali, “sono cose sulle quali, ad esempio so che il gruppo bancario che partecipiamo, cioe’ la Bper, che ha una banca in Sardegna, sta ragionando” ossia “creare poli di specializzazione con ampio uso di tecnologia che possono stare non a stretto contatto con la sede principale ma ovunque”. A giudizio di Cimbri “se vogliamo pensare a un qualcosa su cui investire nel Sud sicuramente questa e’ una delle opportunita’”.
Ggz
(RADIOCOR) 29-09-23 16:33:45 (0539)PA 5 NNNN

Pop Sondrio: Cimbri, ‘non la gestiamo direttamente, purtroppo’

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 set – La Popolare di Sondrio “non la gestiamo direttamente, purtroppo”. Cosi’ il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, nel corso di una tavola rotonda organizzata dalla Fisac rispondendo all’intervistatrice che gli ricordava il recente shopping bancario del gruppo finanziario di cui e’ alla guida. La banca valtellinese non viene citata espressamente da Cimbri ma il riferimento, il giorno dopo l’annuncio dell’acquisto del 10,2% del capitale della ex popolare, che portera’ Unipol a detenere quasi il 20% dell’istituto, e’ palese.
Ggz
(RADIOCOR) 29-09-23 16:07:02 (0527) 5 NNNN

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