MPS RSA Milano Lombardia Nord: un anno vissuto pericolosamente

 

3 - Fisac Cgil

Siamo ben lungi dall’essere parte di un “viaggio al termine della notte”, di quest’anno lungo un secolo. E’ questa la sensazione che si avverte ultimamente, di fronte alle difficoltà quotidiane ed alla precarietà imperante in molte realtà operative del nostro territorio. Nel corso degli ultimi confronti con l’azienda è emerso, con ancora più forza, come la banca abbia affrontato le pesanti carenze d’organico, soprattutto con uno strumento: il trasferimento d’ufficio tra filiali e dalle strutture di direzione generale milanesi alla Rete. Una situazione diffusa, che ha coinvolto circa 80 persone nella DT Milano e Lombardia Nord, alimentante stanchezza ed insoddisfazione. Il “secondo tempo” previsto dall’accordo dello scorso anno, prospettava assunzioni riparatrici; un “film” a cui nessuno di noi è ancora riuscito ad assistere. Le organizzazioni sindacali hanno sostenuto e continuano a ritenere che solo quest’ultima strada appare come la via maestra per prospettare un futuro sostenibile per il “Monte” e tutti i suoi dipendenti.

La chiusura di qualche filiale, così come i periodici rilasci dagli uffici di Direzione Generale verso la rete, che dovrebbero essere effettuati in modo condiviso e rispettoso delle capacità e delle competenze apprezzate in tutti questi anni, sono solo palliativi. Alcuni lavoratori e lavoratrici sono stati contattati nelle ultime settimane; altri ne seguiranno entro fine mese. Rimaniamo a disposizione di tutte le persone coinvolte dai due processi in corso.

In questo quadro problematico emerge il ricorso allo straordinario per tamponare i diffusi buchi d’organico, anche in alcuni uffici specialistici della direzione generale. L’auspicio è che tale strumento venga utilizzato in misura contenuta, secondo le modalità contrattuali, con regolare registrazione e relativo pagamento in busta paga. Anche se molte volte è ineludibile farvi ricorso, a lungo andare diventa un vero “boomerang” per i lavoratori.

“Serve migliorare l’efficienza commerciale” ha affermato di recente il nostro Amministratore Delegato. Ha teorizzato la quantificazione matematica di questo fattore, come risultante del rapporto tra costi del personale e commissioni prodotte. Se i primi diminuiscono sostanzialmente, non ci si può sorprendere se il denominatore ne risente. Ragione in più per credere in un convinto investimento in nuove assunzioni. Diversamente aumentano i carichi di lavoro, il crescente proliferare di rischi operativi, il senso di frustrazione, malattie da stress correlato e la tentazione a lasciare questa valle di lacrime per altri lidi.

A nulla servono pertanto le persistenti e pervasive pressioni da parte di responsabili commerciali. All’occhiuto controllo delle vendite si sono ultimamente associate le quotidiane richieste di previsione dell’operatività legata al mondo “Small Business”. In questo modo la banca pensa di aumentare la redditività commerciale? Le dimostrazioni di responsabilità e capacità professionali, esibite negli ultimi anni, meritano ben altro che lo spettacolo deprimente delle sollecitazioni insistenti, palesi od indirette.

Ad aggravare il contesto generale non aiutano di certo le continue fuoriuscite di colleghi che, stimolati da offerte economiche di altri Istituti di credito, si dimettono, spesso motivati anche da aspettative di avanzamento di carriera rimaste “nel cassetto” per anni, arrecando così un enorme danno in termini di perdite di Professionalità esperte e in termini commerciali.

La campagna di fine anno per completare i percorsi formativi previsti per le abilitazioni commerciali ormai impazza. La necessità di coprire quotidianamente anche più ruoli operativi in filiali scarnificate potrebbe, originare una disperata e distratta corsa alla fruizione di corsi che meriterebbero la giusta attenzione. Ricordiamo a questo proposito che le attività formative possono essere svolte in luoghi e tempi protetti, compreso in “smart working”, come previsto dalla normativa. Ne va della nostra capacità d’affrontare situazioni e contesti problematici, senza conseguenze disciplinari.

Milano, 13 dicembre 2023

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