Blue Assistance: penalizzato chi lavora al Contact Center

3 - Fisac Cgil

UNA DISCRIMINAZIONE INACCETTABILE

Nel pomeriggio di ieri,14 Dicembre, abbiamo incontrato la Direzione con la richiesta, da parte nostra, di equiparare finalmente le giornate di lavoro in modalità agile delle colleghe e dei colleghi del Contact Center di Blue a quelle presenti in tutte le altre realtà del Gruppo, portando il massimo dei giorni fruibili da 8 a 12 al mese.

Rispetto alla volta precedente, nella quale non aveva voluto prendersi alcun impegno concreto in tale direzione, l’Azienda ha dichiarato la disponibilità, a partire da aprile 2024, a concedere 10 giorni al mese.

Questa timida apertura è stata accompagnata anche dalla richiesta, ulteriormente peggiorativa, di prevedere una progressività crescente di queste giornate per le colleghe e i colleghi durante il loro primo anno di servizio:

– primi 3 mesi 0 giornate, come già previsto;
– dal quarto al dodicesimo mese 8 giornate;
– 10 giornate oltre i 12 mesi.

Infine, la Direzione ha collegato questa trattativa, relativa alle giornate di lavoro agile, a quella che dovrà iniziare a Gennaio riguardante la regolamentazione dell’extra lavoro durante lo svolgimento della prestazione da remoto, situazione nella quale l’Azienda da sempre opera violando le norme presenti negli accordi che sono anche e soprattutto a tutela della salute delle persone (leggasi “diritto alla disconnessione”). Non sfuggirà, infine, che legando le due trattative si metterebbero le RSA in una condizione di improprio condizionamento della trattativa stessa, con conseguente stravolgimento delle logiche del tavolo sindacale.

Tutto questo è per noi inaccettabile.

L’Azienda, ancora una volta, adduce motivazioni pretestuose, attinenti a non meglio identificati indici di produttività legati al lavoro da remoto, per non arrivare a un accordo con le Organizzazioni Sindacali.

Segnaliamo che, sia nel corso delle lunghe trattative per definire gli accordi di lavoro agile nel Gruppo, sia nei successivi incontri di verifica annuale, la Direzione non ha MAI sostenuto esservi alcun problema legato alla produttività nel lavoro da remoto. Ora, come per magia e solo al Contact Center di Blue, sembra che le persone lavorino meno se lo fanno da casa!

Riteniamo sbagliato, proprio in un momento di crescita aziendale, voler continuare a penalizzare chi lavora al Contact Center. Pensiamo ingiusto, oltre che immotivato, creare all’interno del Gruppo dei lavoratori di serie B ai quali si garantiscono condizioni meno favorevoli rispetto agli altri. Siamo convinti che la crescita di un’Azienda passi anche da una maturazione delle relazioni sindacali e dalla crescita delle condizioni contrattuali a favore delle colleghe e dei colleghi che ne fanno parte. Riteniamo, infine, contraddittorio usare slogan come “Persone al Centro”, “Together More“ e “Uniti valiamo di più” e poi in concreto operare discriminazioni tra le persone all’interno del Gruppo.

Continueremo con insistenza a pretendere che tali discriminazioni abbiano presto fine e chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori di Blue di sostenere le RSA nelle future iniziative da intraprendere in tale direzione.

LE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI
(Blue Assistance S.p.A.)
FISAC/CGIL – FIRST/CISL – UILCA – FNA – SNFIA

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