Fisac e UILCA: comunicato delle segreterie nazionali sullo sciopero del 21 febbraio 2024

3 - Fisac Cgil

La Fisac CGIL e la UILCA aderiscono per i soli settori che non sono soggetti alla L.146 del 1990 (ASSICURATIVI) allo sciopero indetto da CGIL e UIL per il giorno 21 febbraio – ultime 2 ore del fine turno.

Per tutti gli altri comparti si invita a partecipare ad eventuali presidi nei rispettivi territori e ad illustrare le ragioni dello sciopero in tutte le assemblee già convocate o indirne di nuove per spiegare alle Lavoratrici e Lavoratori le ragioni che ci muovono e che di seguito riprendiamo:

I cinque operai morti nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze hanno nomi, famiglie, storie. Come gli altri, che ancora in questi giorni sono “caduti sul lavoro”: più di 40 nei primi 15 giorni di febbraio.

Basta parlare di cordoglio, è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza, si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità!

Si è deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la prevenzione sul territorio; deregolamentare la catena degli appalti, non intervenire sugli appalti privati, fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte sono in un cantiere e di costringere le persone migranti a lavorare in clandestinità.

È stata ignorata la Piattaforma di Cgil, Cisl e Uil e si continua ad agire senza il confronto con chi è nei posti di lavoro.

Con la patente a punti oggi probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto avere l’appalto Esselunga; con una congruità anche su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo sfruttamento del lavoro; con l’obbligo alla timbratura si saprebbe chi e quanto tempo lavora in un cantiere.

  • Vogliamo tutte le agibilità necessarie per gli RLS, RLST, delegati di sito alla sicurezza.
  • Vogliamo il ripristino della parità di trattamento negli appalti e la responsabilità dell’impresa committente.
  • Vogliamo l’applicazione dei CCNL del settore di riferimento, sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative, vogliamo la formazione obbligatoria prima di accedere nel luogo di lavoro.
  • Questi sono i cambiamenti necessari, altrimenti i richiami alla cultura della sicurezza sono frasi vuote. Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari. A partire dai cantieri.
  • Vogliamo l’apertura di un confronto vero il Governo su questi punti e su tutta la Piattaforma unitaria.

Ogni singola tragedia è la tragedia di tutte e di tutti. Facciamoci rispettare!

Roma, 19 febbraio 2024

Le Segreterie Nazionali

Pulsante per tornare all'inizio