Guida ai Bonus 2024

LA GUIDA CGIL COMPLETA


1 - Assegno di Inclusione

COS’È

L’ADI, istituita dall’articolo 1 del decreto-legge 48/2023, è una misura nazionale per contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale delle fasce deboli tramite percorsi di inserimento sociale, formazione e politiche attive del lavoro a partire dal gennaio 2024.

Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale.

Il beneficio economico inizia il mese successivo alla sottoscrizione, da parte del richiedente ADI, del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD), una volta completata con esito positivo l’istruttoria.

Per le prime richieste presentate entro gennaio e che includono il PAD firmato entro lo stesso mese di gennaio 2024, il beneficio inizia a decorrere dallo stesso mese di gennaio 2024, ma solo se l’istruttoria ha esito positivo.

Il beneficio viene erogato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta di inclusione o Carta ADI) per un massimo di diciotto mesi consecutivi. Può essere rinnovato per ulteriori dodici mesi, con una pausa di un mese tra i periodi di rinnovo.

Alla fine di ogni periodo di rinnovo di dodici mesi, è sempre prevista una pausa di un mese.

A CHI SPETTA

L’ADI è riconosciuto su richiesta di un membro del nucleo familiare per garantire l’inclusione di famiglie con membri disabili, minori o anziani (con almeno 60 anni di età), o persone in condizioni svantaggiate inserite in programmi di assistenza sociosanitaria certificati dalle autorità pubbliche. Al cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa, in possesso dei seguenti requisiti:

    • avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;
    • un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, come definito ai fini ISEE diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
    • un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso;
    • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza;

non ha diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare di cui un componente, sottoposto agli obblighi di cui all’articolo 6, comma 4 risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché le risoluzioni consensuali del contratto di lavoro.

COSA SPETTA

Il beneficio economico che sarà erogato attraverso un’apposita Carta di pagamento elettronica (Carta di inclusione o Carta ADI) che, attualmente, viene emessa da Poste Italiane è differenziato in base alla composizione del nucleo e all’indicatore ISEE.

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta.

La Carta consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile prestabilito; effettuare un bonifico mensile SEPA/Postagiro in Ufficio Postale per pagare la rata dell’affitto, in favore del locatore indicato nel contratto di locazione, o la rata del mutuo all’intermediario che ha concesso il mutuo; pagare tutte le utenze domestiche ed altri servizi quali, a titolo esemplificativo, le mense scolastiche, presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali) e presso tutti gli esercizi commerciali abilitati (tabaccai, i supermercati, bar, ecc.).

Inoltre, la carta consente inoltre l’acquisto di ogni genere di beni di consumo e servizi ad eccezione di alcune specifiche categorie indicata nella normativa (ad es. armi, gioielli, servizi assicurati ecc..).

DOMANDA

La domanda per l’Assegno di Inclusione può essere presentata telematicamente, presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAAF), i Patronati (INCA) o, in via telematica attraverso il sito internet istituzionale dell’INPS.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Assegno di inclusione
IMPORTO L’importo dell’Assegno di inclusione varia a seconda della composizione del nucleo familiare e delle sue necessità:

  • Fino a 6.000 euro all’anno per i nuclei familiari standard.
  • Fino a 7.560 euro all’anno se tutti i membri del nucleo familiare hanno almeno 67 anni o se ci sono membri con almeno 67 anni e altri familiari in gravi condizioni di disabilità o non autosufficienza.
BENEFICIARIO L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Il richiedente dell’Assegno di inclusione deve soddisfare requisiti

  • di residenza;
  • di cittadinanza;
  • di soggiorno;
  • soggettivi;
  • economici;
  • patrimoniali;
  • ulteriori condizioni.
SCADENZA E VALIDITA’ Il beneficio è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.
DOVE VA RICHIESTA L’Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all’INPS, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste.

La richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF).

2 - Assegno di maternità dei comuni

COS’È

L’assegno di maternità di base, anche detto “assegno di maternità dei comuni”, è una prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’INPS.

A CHI SPETTA

Il diritto all’assegno, nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo, spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno (per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza).

I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente. Inoltre, non devono essere già beneficiari di altro assegno di maternità INPS ai sensi della legge 23 dicembre 1999, n. 488.

COSA SPETTA

L’assegno spetta solo entro determinati requisiti, fra cui un indicatore ISEE Minorenni che non superi determinati valori stabiliti ogni anno con decreto ministeriale (ad esempio: per il 2024 Indicatore ISEE con tre componenti non superiore a 20.221,13 ).

L’assegno 2024, se spettante in misura piena, ammonta a 404,17 mensili corrisposto per cinque mensilità per complessivi 2.020,85 €.

DOMANDA

La domanda va presentata al comune di residenza o al quale compete la verifica della sussistenza dei requisiti di legge per la concessione della prestazione entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.

La domanda deve essere presentata anche per il tramite di CAAF sole se appositamente convenzionato con il Comune.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Assegno di maternità dei comuni
IMPORTO L’assegno 2024, se spettante in misura piena, ammonta a 404,17 € mensili corrisposto per cinque mensilità
BENEFICIARIO L’assegno, nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo, spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno. In attesa della circolare INPS
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI L’assegno spetta a determinati requisiti, fra cui un indicatore ISEE Minori che non superi per il 2024 l’Indicatore ISEE 20.221,13 € (tre componenti)
SCADENZA E VALIDITA’ A comune di residenza, entro 6 mesi da nascita o effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo
DOVE VA RICHIESTA Comune o CAAF Convenzionato

3 - Assegno unico e universale per i figli a carico

COS’È

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

La decorrenza dell’assegno è da marzo a febbraio di ogni anno.

A CHI SPETTA

L’assegno unico e universale per i figli a carico spetta a chi esercita la responsabilità genitoriale in presenza di figli, a prescindere dalla condizione lavorativa.

Ne consegue che i figli minorenni e quelli maggiorenni conviventi, fanno parte del nucleo del genitore con cui convivono a prescindere dal carico fiscale, a differenza dei figli maggiorenni non conviventi per i quali si guarda il carico fiscale del secondo anno solare antecedente (ad esempio, a fronte di una DSU presentata nel 2024, i redditi sono riferiti all’anno fiscale 2022).

Il diritto all’assegno è esteso anche ai nonni per i nipoti minori soltanto nel caso in cui vi sia un formale provvedimento di affido o in ipotesi di collocamento o accasamento etero familiare.

Per i figli maggiorenni e fino ai 21 anni di età, si ha diritto all’assegno se:

  • frequenta un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea
  • svolge un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo (riferito all’anno di presentazione della domanda di AUUF) inferiore a 8.000 euro annui
  • è registrato/a come disoccupato/a e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
  • svolge il servizio civile universale.

Almeno uno dei requisiti elencati, deve sussistere al momento della domanda e per tutta la durata del beneficio.

In caso di disabilità del figlio a carico, non sono previsti limiti d’età e la misura è concessa a prescindere dalle ulteriori condizioni sopramenzionate.

REQUISITI

L’assegno unico e universale è riconosciuto a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia congiuntamente:

  • cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi.
  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia
  • residente e domiciliato in Italia con figli a carico residenti anch’essi sul territorio italiano
  • residente da almeno due anni, anche non continuativi, o titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno sei mesi.

COSA SPETTA

Per determinare l’importo della prestazione in base alla soglia ISEE corrispondente, è necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2024, debitamente attestata. In mancanza dell’ISEE, l’importo dell’Assegno Unico Universale sarà calcolato a partire da marzo 2024, utilizzando gli importi minimi previsti dalla normativa. Se la nuova DSU viene presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi già erogati per l’anno 2024 saranno adeguati a partire da marzo 2024, con la corresponsione dei dovuti arretrati.

L’importo dell’Assegno Unico per i Figli varia in base all’ISEE e al numero di figli a carico. A seguito degli adeguamenti di gennaio 2024, l’importo per ogni figlio può raggiungere fino a 200 euro, rispetto ai 189 euro dell’anno precedente, mentre l’importo minimo supererà di poco i 57 euro, contro  i 54 euro previsti nel 2023.Oltre agli importi, aumentano anche le soglie ISEE. Dal 2024, si partirà da una soglia ISEE di 17.139,25 euro (rispetto ai precedenti 16.215 euro), con un contributo che aumenterà a 199 euro per figlio per le famiglie al di sotto di questo livello. L’importo minimo spetta alle famiglie con un ISEE superiore a 45.704 euro, rispetto ai 43.240 euro dell’anno scorso, con l’importo che, come detto, salirà a 57 euro. Per le famiglie con ISEE inferiore, chi ha più di due figli riceverà un assegno di quasi 97 euro. Per le famiglie con figli non autosufficienti fino a 21 anni, l’assegno sarà di 119,6 euro, mentre per chi ha figli con disabilità grave sotto i 21 anni, l’importo salirà a 108 euro (95 euro per figli con disabilità media e 22 euro per ogni figlio fino a 21 anni).

Va notato che gli importi maggiorati dell’Assegno Unico non saranno erogati già con la mensilità di gennaio. Per il primo mese del 2024, rimarranno in vigore le cifre del 2023, con la differenza che sarà poi recuperata con un conguaglio nelle mensilità successive.

DOMANDA

La domanda per l’assegno unico e universale deve essere presentata il 1° gennaio di ciascun anno, per il periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno corrente e il mese di febbraio dell’anno successivo, da uno dei genitori esercente la responsabilità genitoriale (a prescindere dalla convivenza con il figlio), dal figlio maggiorenne per sé stesso, da un tutore nell’interesse esclusivo del tutelato.

Per le domande presentate entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l’assegno è riconosciuto a decorrere dalla mensilità di marzo del medesimo anno.

Per le domande presentate dal 30 giugno in poi, l’assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione. In questo caso, per la rata spettante si terrà conto dell’ISEE presente al momento della domanda. L’eventuale maggiorazione, in fase di conguaglio della prestazione, decorre dal mese di presentazione dell’ISEE.

L’INPS ha comunicato il rilascio della procedura informatica per le domande ed ha precisato che quest’ultima deve essere presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione. Nella domanda si dovranno indicare i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungerne ulteriori per le nuove nascite che dovessero verificarsi in corso d’anno, ferma restando la necessità di aggiornare la DSU.

La domanda può essere presentata anche attraverso il Patronato.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Assegno unico e  universale figli a carico
IMPORTO L’assegno vari in base alla presenza e al valore dell’ISEE e al numero dei figli minori o disabili
BENEFICIARIO L’Assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori:

  • dipendenti (sia pubblici che privati);
  • autonomi;
  • pensionati;
  • disoccupati;
  • inoccupati.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio:

  • fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni);
  • senza limiti di età per i figli disabili.
SCADENZA E VALIDITA’ Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno di ciascun anno, l’Assegno spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno:

  • decorre dal mese successivo a quello di presentazione
  • è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.
DOVE VA RICHIESTA La domanda può essere presentata:

  • online all’INPS, attraverso il servizio dedicato
  • contattando il numero verde 803.164
  • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

4 - Bonus Mutuo Affitto e utenze – Fringe Benefit

COS’È

Fringe Benefit erogati dal datore di lavoro con il nuovo limite previsto dalla Legge di Bilancio 2024

A CHI SPETTA

Dipendenti con limiti diversi a seconda della presenza di figli fiscalmente a carico

COSA SPETTA

Entro il limite complessivo dei 1.000 euro, o 2.000 euro in presenza di figli, non concorrono a formare reddito le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche, delle spese per l’affitto della prima casa nonché per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa,

DOMANDA

Per vedersi applicato il limite di esenzione superiore, i lavoratori e le lavoratrici interessati/e devono dichiarare al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale dei propri figli.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Mutuo Affitto e Utenze – Fringe benefit
IMPORTO Nel limite max di 1.000 euro o 2.000 euro per lavoratori con figli
BENEFICIARIO Lavoratori e lavoratrici dipendenti
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Autocertificazione
SCADENZA E VALIDITA’ Entro il 31/12/2024
DOVE VA RICHIESTA Fringe benefit erogati dal datore di lavoro

5 - Bonus Affitto Contributo

COS’È

È un contributo al pagamento dell’affitto di casa, legato al valore ISEE.

Il valore massimo dell’ISEE per la richiesta del contributo varia a seconda del Comune di residenza. Per usufruire del bonus affitto di ogni Comune devono, però, essere rispettati anche altri requisiti, oltre quello dell’ISEE e sono differenziati per Comune di residenza.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Affitto – contributo
IMPORTO il valore massimo dell’ISEE per la richiesta del contributo varia a seconda del Comune di residenza
BENEFICIARIO I locatari dell’affitto della abitazione principale
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI ISEE e ulteriori requisiti emanati a livello comunale e/o di regione
SCADENZA E VALIDITA’ Entro il termine del bando
DOVE VA RICHIESTA Comune o Regione

6 - Bonus nido/supporto presso la propria abitazione

COS’È

Tra le misure previste per la famiglia, la Legge di Bilancio 2024 ha rinnovato il bonus asilo nido per tutto il 2024. Si tratta di contributo, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno  di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Detto contributo può essere elevato fino a un massimo di 3.000 euro sulla base dell’ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione. Nel secondo caso il genitore che risulti convivente con il bambino, necessità di un attestato rilasciato dal pediatra che attesi per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

La Legge di Bilancio 2024, con riferimento ai nati dal gennaio 2024, ha elevato tale incremento a 2.100 euro, alle seguenti condizioni (entrambe necessarie):

  • ISEE fino a 40.000 euro;
  • presenza nel nucleo di almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni.

Da ciò ne consegue che, l’importo aumentato del bonus asilo nido nel 2024 vale solo per I nuovi nati a cominciare dal primo gennaio 2024, per i

nuclei familiari in cui vi sia già un altro minore di età inferiore ai 10 anni e con ISEE entro i 40mila euro.

A CHI SPETTA

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei requisiti richiesti.

COSA SPETTA

L’importo massimo erogabile al genitore richiedente è determinato in base all’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione.

Di seguito, in sintesi gli importi massimi concedibili e la relativa parametrazione mensile:

  • ISEE minorenni fino a 25.000 euro = budget annuo 3.000 euro (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro per 11 mensilità) elevabile a 3.600 euro;
  • ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro = budget annuo 2.500 euro (importo massimo mensile erogabile 227,27 per 11 mensilità) elevabile a elevabile a 3.600 euro;
  • ISEE minorenni da 40.001 euro = budget annuo 1.500 euro (importo massimo mensile erogabile 136,37 per 11 mensilità).
  • Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

DOMANDA

La domanda può essere presentata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2024.

  • on line all’INPS tramite il servizio dedicato
  • tramite il Patronato INCA.

Inoltre, dopo aver fatto domanda all’INPS bisognerà ricordarsi che il bonus nido è erogato soltanto dopo aver inviato i documenti che attestano il pagamento delle rette.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus asilo/supporto  presso la propria  abitazione
IMPORTO Rimborso fino a 3.600 euro, calcolato in base alle rette di iscrizione pagate e all’ISEE minorenni.
BENEFICIARIO Genitore del minore. L’importo dipende da due fattori: mesi di iscrizione all’asilo, somma corrisposta e valore dell’ISEE minorenni relativo al nucleo familiare beneficiario.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Carta identità o Permesso di soggiorno, ISEE, quietanze di pagamento rette
SCADENZA E VALIDITA’ Scadenza 31 dicembre 2024
DOVE VA RICHIESTA INCA

7 - Bonus auto elettriche e ibride

COS’È

Per il 2024 è stato introdotto un extra bonus del 25% per quanti abbiano un ISEE inferiore a 30.000 euro per acquisto di automobili elettriche o ibride.

A CHI SPETTA

Persone fisiche, con o senza rottamazione, per l’acquisto di veicolo nuovi di fabbrica, anche il leasing ricadenti nelle categorie di auto

COSA SPETTA

Per l’acquisto di auto elettriche, l’incentivo è pari a:

  • 6.000 euro senza rottamazione. L’importo è pari a 7.550 euro con Isee inferiore a 30.000 euro;
  • 9.000 euro con rottamazione di una Euro 4. Con Isee ridotto il contributo sale a 11.250 euro;
  • 10.000 euro con rottamazione di una Euro 3. L’importo sale a 12.500 con Isee ridotto;
  • 11.000 euro con rottamazione di una Euro 2, che sale a 13.750 euro con Isee ridotto.

Per l’acquisto di auto ibride, l’incentivo è pari a:

  • 4.000 euro senza rottamazione, che sale a 5.000 con Isee ridotto;
  • 5.500 euro per chi rottama un Euro 4, che diventano 6.875 con Isee ridotto;
  • 6.000 euro per chi rottama un Euro 3, che con un Isee ridotto diventano 7.500 euro;
  • 8.000 euro per chi rottama un Euro 2, che diventano 10.000 con Isee ridotto.

DOMANDA

La procedura di prenotazione dell’incentivo riguarda esclusivamente il rivenditore/concessionario, che in base alla disponibilità del fondo riceve conferma della prenotazione effettuata. L’acquirente del veicolo invece non deve far nulla perché lo sconto, se disponibile, viene applicato automaticamente sul prezzo di acquisto.

Nota bene: I fondi stanziati per il 2024, relativamente all’acquisto di auto ibride e termiche si sono esauriti nei primi giorni di febbraio 2024. Il nuovo piano di incentivi auto, destinato a sostituire e rifinanziare quello precedente è legata ai tempi tecnici di valutazione del nuovo Dpcm da parte della Corte dei conti. È probabile, secondo quanto si apprende, che la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale non riesca a essere effettuata prima di inizio marzo prossimo venturo nel quale dovrebbe essere confermata la maggiorazione del 25% degli importi nel caso di reddito familiare Isee inferiore a 30 mila euro, con un incentivo massimo che può dunque raggiungere i 13.750 euro.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus auto elettriche e ibride
IMPORTO Extra bonus del 25%
BENEFICIARIO Acquirenti auto nuovo elettriche o ibride
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Indicatore ISEE inferiore ai 30.000 euro
SCADENZA E VALIDITA’ Esaurimento del fondo
DOVE VA RICHIESTA Prenotazione tramite il concessionario dell’auto

8 - Bonus telefono fisso TIM e FISSO/MOBILE ALTRI GESTORI

COS’È

Riduzione tariffaria a favore di nuclei familiari che si trovano nella situazione di povertà relativa (Istat) e dei titolari di una linea telefonica di base che risultano essere in possesso della Carta Acquisti (social card).

Sono previste anche agevolazioni per i non udenti/non vedenti, persone che hanno una grave limitazione della capacità di deambulare, minorenni disabili sui servizi di rete mobile riconosciuti dai gestori telefonici.

A CHI SPETTA

Ai titolari del contratto telefonico TIM che appartengano a nuclei familiari a basso reddito che hanno un ISEE non superiore a 8.112,23 euro, ai titolari di una linea telefonica di base in possesso della Carta Acquisti.

Possono usufruire di sconti e riduzioni sino al 30.06.2024 anche i non udenti/non vedenti, le persone disabili, persone con grave limitazione della capacità di deambulare e i minorenni disabili, se hanno presentato domanda entro il 30 giugno 2023.

COSA SPETTA

Riduzione del canone di accesso alla rete telefonica fissa TIM, che da 19 € passa a 9,5 € e 30 minuti gratuiti di telefonate da telefono fisso verso tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili. Inoltre, in aggiunta alle precedenti agevolazioni previste dall’AGICOM e laddove sia tecnicamente possibile, TIM applicherà una riduzione del 50% del prezzo di abbonamento mensile dell’offerta Internet Alice 7 Mega.

Abbonamento agevolato “Social Card” pari a 14,81 €/mese (IVA inclusa) per la linea telefonica dei possessori di Carta Acquisti.

I non udenti/non vedenti, persone con grave limitazione della capacità di deambulare e per i minorenni disabili godono dello sconto del 50% sul pagamento del prezzo base di almeno una delle offerte che sono proposte e caratterizzate dalla dotazione di dati minore della soglia stabilita di 50 Gigabyte (e comunque superiore a 20 gigabyte) e maggiore della soglia stabilita di 50 Gigabyte.

DOMANDA

Per beneficiare del bonus telefono fisso, l’utente deve presentare alla società TIM S.p.A., attualmente incaricata di fornire il Servizio Universale:

  • il modulo predisposto da TIM S.p.A;
  • il certificato ISEE rilasciato nel 2024;
  • un documento valido di identità.

La documentazione deve essere inviata al numero verde fax 800.000.314 o all’indirizzo: TIM casella postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma). Link https://img.tim.it/sdr/documenti/moduli/modulo-richiesta-agevolazione-50percento.pdf

I possessori della Carta Acquisti devono presentare la domanda tramite raccomandata a Telecom Italia S.p.A. Casella Postale n. 211 – 14100 ASTI, allegando i seguenti documenti:

  • copia “Modulo A005/11 Beneficiario con 65 anni o più” oppure “Modulo B005/11 Beneficiario minore di 3 anni” opportunamente compilato in tutte le sue parti e con Timbro e Firma dell’addetto di Poste Italiane S.p.a.;
  • fotocopia Carta Acquisti (“Social Card”) con il numero della Carta ben leggibile.

Le persone con disabilità dovevano concordare lo sconto direttamente con i servizi di rete mobile riconosciuti dalle compagnie telefoniche. Link          https://www.agcom.it/agevolazioni-disabili#:~:text=Come%20posso%20ottenere%20lo%20sconto,388%2F2000

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus telefono  fisso TIM e altri  gestori telefonici
IMPORTO Sconto 50% canone, 30 min. chiamate gratis. Sconti e riduzioni per disabili e per titolari di Carta acquisti
BENEFICIARIO Utente con ISEE non superiore a € 8.122,23 o utente possessore di Carta acquisti o persona disabile
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Attestato ISEE, modulo predisposto da TIM, documento valido d’identità, Carta acquisti, Certificazione medica disabilità
SCADENZA E VALIDITA’
  • 31 dicembre Validità annuale
  • 30 giugno 2024 Persone disabili
DOVE VA RICHIESTA Tramite fax al 800.000.314 o all’indirizzo: TIM cp 111 – 00054 Fiumicino (RM) oppure Telecom Italia S.p.A. Casella Postale n. 211 – 14100 ASTI

9 - Bonus TARI

COS’È

La TARI è la tassa sui rifiuti dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani, fatta eccezione per le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali soggetti a TARI, per quelle non idonee a produrre rifiuti e per le aree comuni condominiali di uso comune.

Se l’area o il locale sono detenuti per un periodo non inferiore a sei mesi, la TARI è dovuta dal possessore.

La tassa è dovuta sulla base delle tariffe relative all’anno solare, distinte per utenze domestiche e utenze non domestiche, composte di una quota fissa e di una quota variabile. Per le utenze domestiche, la quota fissa è calcolata moltiplicando la superficie dell’alloggio e delle relative pertinenze per la tariffa unitaria corrispondente al numero degli occupanti dell’utenza stessa, mentre la quota variabile è costituita da un importo rapportato al numero degli occupanti che va sommato alla parte fissa.

A CHI SPETTA

Ogni Comune può deliberare la riduzione o l’esenzione dal pagamento della TARI, stabilendo i requisiti per accedere all’agevolazione. L’esenzione può essere riconosciuta quando l’immobile ha un unico occupante, quando è utilizzato stagionalmente, quando non è occupato o è privo di arredi oppure ha utenze di acqua, gas, luce e telefono scollegate.

Può essere richiesta per condizioni economiche disagiate, in genere in riferimento alla sola abitazione principale, o quando nel nucleo familiare sono presenti minori, persone anziane o disabili, persone inabili al lavoro o invalidi.

Il Comune può riconoscere l’esenzione o la riduzione della TARI anche sulla base del valore ISEE e del numero dei componenti il nucleo familiare.

Chi beneficia del bonus elettrico o gas o idrico o chi si trova in una condizione economica disagiata può chiedere un’ulteriore rateizzazione per importi di almeno 100 euro o per importi che superano il 30% del valore medio della rata dovuta nei due anni precedenti.

COSA SPETTA

La riduzione della tariffa o l’esonero totale della tassa rifiuti è stabilita dal Comune in cui è situato l’immobile o l’area.

DOMANDA

Il cittadino deve presentare la domanda al Comune entro i termini e con le modalità stabilite dalla delibera comunale.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus TARI (Tassa sui rifiuti)
IMPORTO Riduzione o esenzione stabilita con delibera da ogni singolo Comune
BENEFICIARIO Chiunque possieda o detenga in locazione o in comodato d’uso gratuito l’immobile o l’area scoperta, utilizzati per qualsiasi uso, se sono prodotti rifiuti urbani
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Secondo la delibera comunale: ISEE, condizioni economiche disagiate, età anagrafica, disabilità, altri requisiti
SCADENZA E VALIDITA’ La domanda va presentata entro i termini stabiliti dal Comune
DOVE VA RICHIESTA Comune

10 - Esenzione canone RAI – Rimborso canone non dovuto

COS’È

Il canone RAI è annuale, è dovuto da chiunque possieda un apparecchio televisivo in riferimento ad ogni famiglia anagrafica i cui componenti risiedono nella medesima abitazione, indipendentemente dal numero di TV e dal numero di abitazioni posseduti. È tenuto a pagare il canone RAI anche il cittadino ricoverato in una casa di riposo o di cura se possiede un apparecchio nell’abitazione di proprietà ed è intestatario del contratto di fornitura di energia elettrica domestica e chi risiede all’estero, se possiede una TV in un’abitazione situata in Italia.

Non sono considerati apparecchi televisivi: computer, smartphone, tablet ed ogni altro dispositivo se privi del sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare.

Il canone è addebitato in bolletta dai fornitori di energia elettrica per uso domestico residenziale, mentre deve essere versato tramite F24 se non si è intestatari di un contratto di fornitura di energia o se il TV è in locali non abitativi (es. bar).

A CHI SPETTA

Ai cittadini che hanno compiuto 75 anni se nell’anno hanno conseguito un reddito personale, sommato a quello del coniuge, non superiore a

    1. (non devono far parte della famiglia anagrafica altre persone conviventi con redditi propri, ad eccezione di eventuali collaboratori domestici, colf o badanti conviventi).
      • esenzione annuale per chi compie 75 anni entro il 31 gennaio
      • esenzione per il secondo semestre dell’anno per chi compie i 75 anni nel periodo 1° febbraio – 31 luglio
      • esenzione annuale relativa all’anno successivo per chi compie i 75 anni nel periodo 1° agosto – 31 gennaio

A coloro che non possiedono TV e all’erede per le utenze elettriche intestate ad un soggetto deceduto.

Al componente della famiglia anagrafica titolare di contratto di fornitura di energia relativo ad un’altra abitazione, se il canone è addebitato nella

bolletta relativa all’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica ai diplomatici e militari stranieri.

COSA SPETTA

L’esenzione consente di non pagare il canone il cui costo annuo ammonta a 90 euro, ridotto a 70 euro per il solo anno 2024 dall’ultima Legge di Bilancio.

DOMANDA

Per beneficiare dell’esenzione deve essere presentata all’Agenzia delle entrate un’apposita dichiarazione sostitutiva, diversa a seconda del   richiedente, da spedire a mezzo posta (plico raccomandato senza busta) allegando copia di un documento di riconoscimento valido, al seguente indirizzo: AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE 1 DI TORINO – UFFICIO CANONE TV – Casella postale 22 – 10121 TORINO.

In alternativa può essere presentata presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate o inviata tramite PEC con firma digitale. Medesime modalità sono previste per i diplomatici e i militari stranieri.

I cittadini intestatari di utenza elettrica domestica possono anche inviare autonomamente la dichiarazione tramite trasmissione telematica

all’Agenzia delle entrate oppure tramite il CAAF CGIL. L’esenzione decorre:

  • dal gennaio, se la dichiarazione è presentata a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno per il quale è

richiesto l’esonero

  • dal luglio, se la dichiarazione è presentata a partire dal 1° febbraio ed entro il 30 giugno del medesimo anno.

Come chiedere il rimborso

Con le medesime modalità previste per la richiesta di esenzione l’interessato può presentare all’Agenzia delle entrate la richiesta di rimborso del canone RAI pagato e non dovuto.

I moduli possono essere scaricati dal sito  https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/agevolazioni/canone-tv/modelli-e-istruzioni-canone-tv

IN SINTESI

PRESTAZIONE Esenzione  canone RAI

Rimborso canone  non dovuto

IMPORTO Esenzione totale
BENEFICIARIO Cittadini con età pari o superiore a 75 anni con reddito proprio e del coniuge non superiore a € 8.000, senza altri conviventi con redditi ad eccezione di colf o badante convivente
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Dichiarazione sostitutiva per la richiesta di esenzione

Istanza di rimborso

SCADENZA E VALIDITA’ Esenzione annuale: 31 gennaio

Esenzione 2°

semestre: 30 giugno

DOVE VA RICHIESTA Agenzia delle Entrate

Tramite il CAAF se non si possiede la Tv o il canone è pagato da un altro componente

11 - ISCRO

COS’È

L’ISCRO è riconosciuta ai lavoratori che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo iscritti alla Gestione separata.

A CHI SPETTA

I requisiti peraccedere all’indennità sono i seguenti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie (requisito che deve essere mantenuto anche durante la percezione dell’ISCRO);
  • non essere beneficiari di Assegno di inclusione (requisito che deve essere mantenuto anche durante la percezione dell’ISCRO);
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

DOMANDA E COSA SPETTA

La domanda deve essere presentata all’INPS in via telematica entro il 31 ottobre di ciascun anno di fruizione e non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione. Nella domanda sono autocertificati i redditi prodotti per gli anni di interesse. L’indennità è pari al 25 per cento, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda. L’ISCRO spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda ed è erogata per sei mensilità. Non viene riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa. L’importo dell’indennità non può in ogni caso superare il limite di 800 euro mensili e non può essere inferiore a 250 euro mensili. I limiti di importo sono annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT. La cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’ISCRO determina la decadenza dalla prestazione, con il conseguente recupero delle mensilità erogate dopo la data in cui è cessata l’attività. L’ISCRO concorre alla formazione del reddito ai sensi del testo unico delle imposte sui redditi L’erogazione dell’ISCRO è condizionata alla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale

IN SINTESI

PRESTAZIONE ISCRO
IMPORTO Da 250 a 800 euro
BENEFICIARIO Titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro.

Non essere beneficiari di Assegno di inclusione

DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda
SCADENZA E VALIDITA’ 31 ottobre di ogni anno
DOVE VA RICHIESTA INCA

12 - Contributi riscatto periodi non coperti da contribuzione ante 1.01.2024

COS’È

L’agevolazione fiscale, introdotta dalla legge di Bilancio 2024, consente la possibilità di riscattare, in tutto o in parte, i periodi interamente scoperti da contribuzione precedenti al 1° gennaio 2024 presso forme di previdenza obbligatoria né soggetti ad alcun obbligo contributivo

I periodi possono essere riscattati nella misura massima di 5 anni, anche non continuativi. È possibile versare in un’unica soluzione oppure in 120 rate mensili senza interessi.

A CHI SPETTA

Possono beneficiare della deducibilità dei contributi di riscatto: gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, gli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione separata, iscritti alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO.

Possono avvalersi dell’agevolazione coloro che risultano privi di anzianità contributiva alla data del 31 dicembre 1995 e che non sono già titolari di pensione diretta oppure coloro che optano per sistema contributivo.

COSA SPETTA

Trattandosi di un onere deducibile dal reddito complessivo il beneficio fiscale, riconosciuto in dichiarazione dei redditi, varia da un minimo del 23% ad un massimo del 43% dei contributi versati calcolato in base al reddito complessivo conseguito nell’anno d’imposta in cui i versamenti sono effettuati.

DOMANDA

Le modalità di richiesta dovranno essere rese note dall’INPS mediante un’apposita circolare. Può essere presentata dal lavoratore interessato, da un suo superstite o da un suo parente o affine entro il 2° grado (in quest’ultimo caso, è necessaria l’acquisizione del consenso del beneficiario).

Gli uffici del Patronato INCA possono assistere il cittadino al fine di valutare il possesso dei requisiti e la convenienza al fine di beneficiare dell’agevolazione.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Contributi riscatto periodi non coperti da contribuzione ante 1.01.2024
IMPORTO Deduzione dal reddito complessivo dei contributi versati (recupero fiscale minimo 23%, massimo

43%)

BENEFICIARIO Iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o Gestione separata, iscritti alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO,

loro superstiti o parenti e affini entro il secondo grado

DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Domanda da presentare all’ente pensionistico di appartenenza

Sono esclusi i titolari di pensione diretta e coloro che optano per sistema contributivo

SCADENZA E VALIDITA’ 31 dicembre 2025
DOVE VA RICHIESTA INPS,

INCA domanda e consulenza, CAAF per Dichiarazione dei redditi

13 - Bonus elettrico per disagio fisico

COS’È

Il bonus elettrico per disagio fisico è misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico.

A CHI SPETTA

A tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita.

COSA SPETTA

Il valore del bonus elettrico per disagio fisico è determinato dall’Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa e dipende da: potenza contrattuale, apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e tempo giornaliero di utilizzo. Sulla base di queste tre informazioni e dei corrispondenti ammontare di bonus determinati dall’Autorità, il valore del bonus spettante al nucleo familiare in condizione di disagio fisico viene calcolato dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni (SGAte) tenuto conto di quanto certificato dalla ASL competente.

L’importo  del  bonus  viene  scontato  direttamente  sulla  bolletta  elettrica,  non  in  un’unica  soluzione,  ma  suddiviso  nelle  diverse  bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda.

DOMANDA

Non è richiesta la presentazione dell’ISEE. Il bonus per disagio fisico per queste situazioni viene concesso indipendentemente dalla fascia di reddito

del richiedente tramite apposita domanda con l’esibizione di un certificato ASL che attesti:

  • a situazione di grave condizione di salute;
  • la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
  • il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;
  • l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata e le informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura (codice POD, potenza ecc.).

Per accedere al bonus per disagio fisico, è necessario presentare una richiesta presso il Comune di residenza da parte del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) o presso gli enti designati dal Comune, come i CAF abilitati.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus elettrico per  disagio fisico
IMPORTO Valore determinato da ARERA, dipende da potenza contrattuale, apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e tempo di utilizzo.
BENEFICIARIO Persone gravemente ammalate che utilizzano apparecchiature elettriche
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Certificazione prodotta dalla azienda sanitaria che attesti condizione di salute e necessità di apparecchiature elettromedicali per supporto vitale e le ore di utilizzo giornaliero.
SCADENZA E VALIDITA’ Il bonus per disagio fisico viene erogato senza interruzioni per utilizzare le apparecchiature elettromedicali salvavita.
DOVE VA RICHIESTA Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica o il CAF convenzionato

14 - Bonus gite scolastiche

COS’È

Il bonus gite scolastiche è un contributo economico annunciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con l’obiettivo di incentivare e sostenere la partecipazione degli studenti alle visite didattiche e viaggi di istruzione.

A CHI SPETTA

Il bonus è dedicato alle famiglie con figli iscritti alle scuole statali primarie e secondarie di I e II grado. Per ottenere il bonus, e studentesse e gli studenti delle scuole statali secondarie di secondo grado provenienti da famiglie con ISEE fino a 5.000 euro e fare richiesta sulla piattaforma dedicata UNICA.

Le scuole avranno la possibilità di assegnare agli studenti beneficiari un importo massimo di 150 euro per persona.

COSA SPETTA

Le famiglie potranno ottenere fino a 150 euro per le visite di istruzione. Modalità di erogazione: Il bonus viene erogato sotto forma di:

  • Sconto applicato sul costo della visita didattica.
  • Rimborso sulle spese già sostenute per i viaggi di istruzione organizzati dalla scuola.

DOMANDA

Scadenza: Il termine per presentare le domande è stato il 15 febbraio 2024. Link https://unica.istruzione.gov.it/it/strumenti/welfare-e-comunita/viaggi-di-istruzione

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus gite  scolastiche
IMPORTO 150 euro
BENEFICIARIO Famiglie con figli iscritti alle scuole statali primarie e secondarie di I e II grado
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Attestazione ISEE inferiore ai 5.000 euro
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2024
DOVE VA RICHIESTA Piattaforma UNICA

15 - Bonus Genitori Separati, Divorziati e/o non conviventi

COS’È

La misura mira a fornire sostegno ai genitori bisognosi, cioè quelli con un reddito inferiore a 8.174 euro, che durante l’emergenza Covid-19 convivevano con figli minori o maggiorenni con grave disabilità, e che nello stesso periodo non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento dal loro ex coniuge o convivente a causa di inadempienza.

A CHI SPETTA

Il bonus spetta laddove l’altro genitore, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.

COSA SPETTA

Il bonus genitori separati, divorziati e/o non conviventi è corrisposto in un’unica soluzione in misura pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento e fino a concorrenza di 800 euro mensili. Il contributo spetta per un massimo di 12 mensilità tenuto conto delle disponibilità del fondo che ammonta a 10 milioni di euro. Il beneficio sarà erogato da INPS previa verifica dei requisiti di legge a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia.

DOMANDA

La domanda per percepire il beneficio dovrà essere presentata all’INPS, entro il 31 marzo 2024, previa autenticazione al portale dell’Istituto, attraverso l’apposito servizio “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, disponibile nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Genitori  Separati, Divorziati e/o non conviventi
IMPORTO Max 800 euro per 12 mensilità
BENEFICIARIO La misura mira a fornire sostegno ai genitori bisognosi che durante l’emergenza Covid-19 convivevano con figli minori o maggiorenni con grave disabilità, e che nello stesso periodo non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento dal loro ex coniuge o convivente a causa di inadempienza.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Reddito inferiore a 8.174 euro
SCADENZA E VALIDITA’ 31 marzo 2024
DOVE VA RICHIESTA INPS online con SPID

16 - Bonus Lavoro domestico

COS’È

SI tratto di un esonero biennale dal pagamento dei contributi per le badanti assunte o stabilizzate nel periodo compreso tra il 1º aprile 2024 e il 31 dicembre 2025.

A CHI SPETTA

Agli ultraottantenni già beneficiari dell’indennità di accompagnamento, con un ISEE inferiore a 6.000 euro.

COSA SPETTA

L’esonero contributivo del 100% previsto dal nuovo bonus ammonta a circa 1.500 euro all’anno, ovvero 3.000 euro per un massimo di 24 mesi, da calcolarsi su base annua. Questo nuovo bonus si aggiungerà alla disposizione già inclusa nel decreto legislativo attuativo della Legge delega n. 33/2023, che prevede una quota aggiuntiva di 850 euro all’assegno di accompagnamento, da utilizzare esclusivamente per servizi certificati alla persona. Quest’ultima disposizione è in fase sperimentale e sarà in vigore dal 1º gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, rivolta anch’essa agli anziani non autosufficienti di almeno 80 anni, con un elevato livello di bisogno assistenziale e un ISEE non superiore a 6.000 euro.

DOMANDA

In attesa della circolare INPS

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Lavoro Domestico
IMPORTO Esonero 100% contributivo per 24 mesi
BENEFICIARIO Ultraottantenni già beneficiari dell’indennità di accompagnamento
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Reddito ISEE inferiore ai 6.000 euro
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2025
DOVE VA RICHIESTA In attesa della Circolare INPS

17 - Bonus patente

COS’È

Si tratta di un voucher, fino a un massimo di 2500, rivolto agli under 35 per ottenere la patente C (guida di mezzi pesanti).

A CHI SPETTA

Il bonus patente può essere richiesto dai giovani tra i 18 e i 35 anni che prendono la patente per la guida dei mezzi pesanti.

Per l’erogazione dei voucher è stato istituito un fondo ad hoc per il quale sono stati stanziati 3,7 milioni per il 2022 e di 5,4 milioni l’anno dal 2023 al 2026.

Sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risulta che i fondi ministeriali per l’anno 2023 sono esauriti.

https://patentiautotrasporto.mit.gov.it/bonuspatente/#/beneficiario/homePage

COSA SPETTA

Il bonus patente, infatti, è un voucher che può essere utilizzato dal 1° luglio 2022 fino al 31 dicembre 2026. Nel dettaglio, si tratta di un contributo pari all’80% della spesa sostenuta e comunque di importo non superiore a 2.500 euro. Spetta ai giovani tra i 18 e i 35 anni e copre i costi necessari per ottenere la patente e le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci.

DOMANDA

Il bonus patente può essere richiesto una sola volta e non costituisce reddito imponibile del beneficiario. La sua assegnazione avviene in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Per usufruire del bonus, bisogna seguire il seguente procedimento:

  • Completare l’iscrizione sulla piattaforma “Buono patenti” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) non appena verrà avviata la procedura per il 2024.
  • Individuare una delle autoscuole autorizzate presenti in un elenco consultabile dai beneficiari tramite la stessa piattaforma digitale.
  • Le autoscuole gestiscono l’attivazione del voucher nella sezione dedicata dell’applicazione web.

•Usare il bonus entro 60 giorni dalladata di emissione.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus patente
IMPORTO Fino a 2.500 euro
BENEFICIARIO Cittadini dai 18 ai 35 anni per corsi autoscuole al fine di conseguire patente di guida professionale (CQC).
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Identità digitale SPID o CIE (Carta di Identità Elettronica)
SCADENZA E VALIDITA’ Fino a dicembre 2026
DOVE VA RICHIESTA Piattaforma “Bonus Patenti” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

18 - Bonus Sociale per disagio economico

COS’È

Genericamente chiamati Bonus Sociali dal 1° gennaio 2021 sono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari, in condizione di disagio economico, che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda.

A CHI SPETTA

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico, di seguito elencate, sono state aggiornate sulla base delle disposizioni contenute nel Decreto-legge n. 34 del 2023, pertanto potranno essere oggetto di modifica nel corso della conversione in legge del decreto.

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico sono le seguenti:

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro;
  • appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;

Inoltre, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica: con tariffa per usi domestici (ossia la fornitura deve servire locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare) o, per accedere al bonus sociale idrico, per uso domestico residente attivo (ossia l’erogazione del servizio deve essere in corso) o temporaneamente sospeso per morosità.

In alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza della DSU

COSA SPETTA

Il valore dei bonus sociali è determinato annualmente dall’Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa e differenziato per fasce e zone climatiche. Far riferimento al sito ARERA raggiungibile al seguente link Arera: https://www.arera.it/consumatori/bonus-sociale/bonus-sociale-per-disagio-economico/a-quanto-ammontano

DOMANDA

Il bonus sarà riconosciuto direttamente in bolletta, qualora uno dei componenti del nucleo familiare risulti intestatario di una fornitura diretta. Nel caso in cui il nucleo familiare usufruisca di una fornitura centralizzata (condominiale) viene riconosciuto l’intero importo alla famiglia disagiata una volta l’anno:

  • nel caso del bonus idrico con assegno circolare intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e recapitato all’abitazione del nucleo familiare,
  • nel caso del bonus gas con bonifico domiciliato intestato al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU e ritirabile presso qualsiasi sportello di Poste italiane.

Link: https://www.arera.it/it/bonus_sociale.htm

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Sociale per  disagio economico
IMPORTO Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal valore dell’ISEE e dal numero di componenti del nucleo familiare indicati nella DSU
BENEFICIARIO Dal 1° gennaio 2021 tutti i cittadini/nuclei che presentano una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata che risultano in condizione di disagio economico, sono automaticamente ammessi alle agevolazioni (bonus sociali elettrico, gas e idrico) agli aventi diritto.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Attestazione ISEE 2024 in corso di validità
SCADENZA E VALIDITA’ Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza della DSU
DOVE VA RICHIESTA Erogazione automatica in presenza di una DSU in corso di validità 2024

19 - Bonus psicologico

COS’È

Il “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” (c.d. Bonus psicologo) è una misura volta a sostenere le persone in condizione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socioeconomica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

A CHI SPETTA

Il “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia” è rivolto a tutte quelle persone che hanno avuto gravi ripercussioni psicologiche a causa della pandemia e non solo.

La domanda può essere presentata dai cittadini richiedenti che al momento della presentazione risultino in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere residente in Italia al momento della presentazione della domanda;
  • disporre di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), in corso di validità non superiore a 50mila euro.

COSA SPETTA

In caso di accoglimento della domanda, il contributo è riconosciuto a chi abbia ricevuto dal medico curante il via libera per sottoporsi a trattamenti

psicoterapeutici per un importo massimo di 1.500 € che sarà parametrato ai valori ISEE con la seguente modulazione:

  • bonus da 1.500 euro per redditi con ISEE inferiore a 15mila euro;
  • bonus da 1.000 euro con ISEE da 15mila a 30mila euro;
  • bonus da 500 euro con ISEE da 30mila a 50mila euro.

DOMANDA

È importante notare che la domanda per l’anno 2023 potrà essere presentata dal 18 marzo 2024 fino al 31 maggio 2024.

La richiesta può essere presentata, esclusivamente in via telematica e solo dal richiedente il beneficio, accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia attraverso l’utilizzo della SPID, Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o Carta Nazionale dei servizi (CNS) o tramite il Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164.

Per le domande relative all’anno 2024 e agli anni successivi, la finestra temporale per la presentazione delle domande sarà comunicata  annualmente con apposito messaggio.

Il richiedente del bonus psicologo INPS può presentare domanda per sé stesso o per un minore se esercente la responsabilità genitoriale o è tutore o affidatario.

Il bonus può essere richiesto anche per conto di un soggetto interdetto, inabilitato o beneficiario dell’amministrazione di sostegno, dal tutore, curatore e amministratore di sostegno.

https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.bonus-psicologo—contributo-per-sostenere-le-spese-relative-a-sessioni-di-psicoterapia-58955.bonus-psicologo—contributo-per-sostenere-le-spese-relative-a-sessioni-di-psicoterapia.html

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus psicologo
IMPORTO Contributo fino a 1.500 € (secondo ISEE) per sessioni di psicoterapia
BENEFICIARIO Cittadini che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Residenza in Italia e in possesso di un ISEE non superiore a € 50.000
SCADENZA E VALIDITA’ Per l’anno 2023 dal 18 marzo al 31 maggio 2024. Per l’anno 2024 in attesa di definizione.
DOVE VA RICHIESTA La richiesta può essere presentata, solo in via telematica e solo dal richiedente, accedendo al sito INPS e al servizio “Contributo sessioni psicoterapia”.

20 - Bonus Spese Veterinarie

COS’È

Il bonus per le spese veterinarie del 2024 è una novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 che necessita della pubblicazione dei decreti attuativi.

A CHI SPETTA

è rivolto ai proprietari di animali di affezione. Per poter usufruire del bonus, devono avere più di 65 anni e un ISEE non superiore a 16.215 euro.

COSA SPETTA

Il fondo copre le seguenti spese veterinarie:

  • Visite veterinarie
  • Operazioni chirurgiche veterinarie
  • Acquisto di farmaci veterinari.

La legge di Bilancio menziona esplicitamente gli “animali d’affezione”. Tuttavia, è necessario chiarire il significato di questa espressione in quanto come “animali d’affezione” sono definiti come animali tenuti o destinati a essere tenuti dall’uomo per compagnia o affetto, escludendo scopi produttivi o alimentari.

Questa definizione comprende anche gli animali che svolgono attività utili per gli esseri umani, come cani per disabili, animali impiegati nella pet- therapy, riabilitazione e pubblicità. Si presuppone quindi che tutti gli animali da compagnia per i quali si possa attestare una proprietà saranno

inclusi, come cani, gatti, furetti, uccelli (escluso il pollame), roditori e conigli. Tuttavia, sarà necessario attendere ulteriori specifiche per determinare se saranno inclusi anche anfibi, invertebrati e animali acquatici.

DOMANDA

Per quanto riguarda le modalità di erogazione, i dettagli non sono ancora noti. I criteri di distribuzione delle risorse, i requisiti e le modalità di accesso al fondo dovranno essere pubblicati entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge (30 dicembre 2023), mediante decreto del Ministro della Salute, in collaborazione con il Ministro dell’Economia.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus spese  veterinarie
IMPORTO Da definire e spetta fino all’esaurimento del fondo.
BENEFICIARIO Richiedente con più di 65 anni e un ISEE non superiore a 16.215 euro
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI In attesa dei decreti attuativi
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 2024 al 2026
DOVE VA RICHIESTA In attesa dei decreti attuativi

21 - Bonus Università

COS’È

Il  bonus  università  2024  è  un’agevolazione  che  offre  agli  studenti  universitari  l’esonero  totale  o  parziale  dal  pagamento  del  contributo omnicomprensivo annuo, ovvero la tassa di iscrizione.

A CHI SPETTA

Il bonus è rivolto agli studenti che si iscrivono a un corso universitario triennale o magistrale e appartengono a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 30.000 euro. Tuttavia, i requisiti possono variare da università a università, includendo anche criteri di merito. Pertanto, è consigliabile informarsi presso la segreteria della propria università per conoscere le condizioni specifiche.

COSA SPETTA

Il bonus università funziona come un esonero del contributo di iscrizione. Se l’esonero è totale, si parla anche di “no tax area università”. Questa misura è stata introdotta dalla Legge di Stabilità 2017 e disciplinata dal Decreto MUR del 3 agosto 2021, n. 1014.

DOMANDA

Bisogna far rifermento all’Ateneo di iscrizione e/o per il tramite degli enti regionali rivolti allo Studio.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Università
IMPORTO Esonero totale o parziale dal pagamento del contributo omnicomprensivo annuo, ovvero la tassa di iscrizione
BENEFICIARIO Il bonus è rivolto agli studenti che si iscrivono a un corso universitario triennale o magistrale e appartengono a un nucleo familiare con ISEE non superiore a 30.000 euro
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI ISEE in corso di validità, copia dei documenti personali, oltre ai documenti che attestino il percorso scolastico.
SCADENZA E VALIDITA’ Le scadenze, variano da ateneo ad ateneo, e generalmente coincidono con l’iscrizione al nuovo anno accademico.
DOVE VA RICHIESTA È necessario presentare la domanda alla segreteria universitaria

22 - Borse di studio e altri servizi per il diritto allo studio universitario

COS’È

Al fine di facilitare agli studenti capaci e meritevoli, ma tuttavia privi di mezzi, il raggiungimento di un grado di istruzione superiore, vengono concesse borse di studio secondo requisiti di merito e reddito mediante concorso pubblico. L’entità di tali sussidi è assegnata in base ai requisiti di cui sopra ed alla condizione dello studente, ovvero a seconda che esso sia studente fuori sede, pendolare o in sede.

Per gli studenti iscritti al primo anno di corso l’attribuzione di tale contributo avviene per requisiti di reddito, tuttavia, è subordinata alla valutazione dei risultati raggiunti nel primo semestre (raggiungimento di almeno 20 CFU), pena la revoca della borsa di studio.

A CHI SPETTA

Al concorso possono partecipare gli studenti regolarmente iscritti per il conseguimento del primo titolo di studio a corsi di  laurea, laurea specialistica/magistrale, dottorato di ricerca e scuole di specializzazione.

Nei bandi vengono specificati i requisiti economici basati sugli indicatori ISEE e ISPE della dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ed i requisiti di merito.

COSA SPETTA

Borsa di studio e/o riduzione tasse universitarie e/o gratuità mensa e alloggio. Inoltre, alcuni Atenei in presenza di studenti diplomati col massimo dei voti danno diritto a un esonero totale delle tasse universitarie.

DOMANDA

Bisogna far rifermento all’Ateneo di iscrizione e/o per il tramite degli enti regionali rivolti allo Studio.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Borse di studio e  altri servizi per il diritto allo studio universitario
IMPORTO Variabile in danaro e/o servizi
BENEFICIARIO Studenti universitari
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Attestazione di merito scolastico e attestazione ISEE
SCADENZA E VALIDITA’ Variabile a seconda dell’ateneo
DOVE VA RICHIESTA Ateneo di appartenenza

23 - Carta acquisti (social card)

COS’È

La Carta acquisti ordinaria è una carta di pagamento elettronica concessa a cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico. Sulla carta si accredita bimestralmente una somma di denaro che può essere utilizzata per la spesa alimentare negli esercizi convenzionati e per il pagamento delle bollette di gas e luce presso gli uffici postali. La carta non è comunque abilitata al prelievo di contanti.

A CHI SPETTA

La Carta acquisti ordinaria è concessa a cittadini italiani ovvero familiare di cittadino italiano in possesso di permesso di soggiorno o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorni CE dai 65 anni in su o di età inferiore a tre anni regolarmente iscritto nell’Anagrafe della Popolazione Residente (ANPR), con, a partire dall’1° gennaio 2023, il limite massimo del valore dell’indicatore ISEE e dell’importo complessivo dei redditi comunque percepiti sono rispettivamente così determinati:

  • per i cittadini nella fascia di età dei minori di anni 3, valore massimo dell’indicatore ISEE pari a 8.052,75€
  • per i cittadini di età compresa tra i 65 e i 70, valore massimo dell’indicatore ISEE pari a 8.052,75€ e importo complessivo dei redditi percepiti non superiore a 8.052,75€;
  • per i cittadini nella fascia di età superiore agli anni 70, valore massimo dell’indicatore ISEE pari a 8.052,75€ e importo complessivo dei redditi percepiti non superiore a 10.737,00€.

Inoltre, non devono essere da solo o insieme al coniuge (per i minori insieme agli esercenti la potestà o ai soggetti affidatari):

  • intestatari di più di un’utenza elettrica domestica, di più di un’utenza elettrica non domestica, di più di due utenze del gas, di più di due autoveicoli;
  • essere proprietari di più di un immobile ad uso abitativo con una quota superiore o uguale al 25%, di immobili che non sono ad uso abitativo o di categoria catastale C7 con una quota superiore o uguale al 10%;
  • titolari di un patrimonio mobiliare superiore a 15.000 euro come rilevato nella dichiarazione ISEE.

COSA SPETTA

Sulla Carta sono accreditati 80 euro con cadenza bimestrale da utilizzare per fare la spesa, presso i negozi che aderiscono all’iniziativa, o pagare gas

e luce. Inoltre, I titolari di Carta acquisti possono, inoltre, avere uno sconto del 5% nei negozi e nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa.

DOMANDA

La domanda deve essere presentata presso un ufficio postale utilizzando la nuova modulistica con i limiti ISEE e reddituali sopra riportati. I moduli sono disponibili presso gli Uffici postali e nei siti internet di INPS, POSTE ITALIANE, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Carta acquisti  (Social card)
IMPORTO Viene caricata ogni due mesi con € 80,00 per acquisti e pagamento bollette
BENEFICIARIO Età superiore ai 65 anni o genitori di bimbi < 3 anni in possesso di requisiti ISEE (max €8.052,75 nel 2024) e altri legati al possesso di patrimonio mobiliare, immobiliare e intestazione utenze.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Carta identità / permesso soggiorno e ISEE
SCADENZA E VALIDITA’ Scadenza ISEE
DOVE VA RICHIESTA Ufficio Postale

24 - Carta della Cultura

COS’È

Il “Bonus Cultura” è stato sostituito nel 2024 da due nuovi strumenti: la “Carta della cultura giovani” e la “Carta del merito”. Queste carte sono finalizzate allo sviluppo della cultura e al potenziamento della sua diffusione tra i giovani.

A CHI SPETTA

La Carta della cultura giovani è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35.000 euro.

COSA SPETTA

La carta ha un valore di 500 euro e la carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età. Per l’acquisto dei beni consentiti (quali ad esempio libri, corsi di musica e teatro, abbonamenti a quotidiani e periodici, biglietto di ingresso a musei/mostre/aree archeologiche, biglietti per il teatro/cinema/concerti e dischi musicali e prodotti multimediali) fino al 31 dicembre 2024. È importante notare che la Carta del Merito non può essere utilizzata per acquistare beni o servizi diversi da quelli culturali previsti dalla normativa. Inoltre, sono esclusi dal novero dei prodotti acquistabili i videogiochi e gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi.

DOMANDA

Per partecipare all’iniziativa, i giovani e gli esercenti interessati devono registrarsi sul sito www.cartagiovani.cultura.gov.it. Il periodo di richiesta va dal 31 gennaio 2024 al 30 giugno 2024.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Carta della cultura
IMPORTO 500 euro
BENEFICIARIO La “Carta della cultura giovani” è riconosciuta a tutti.

La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età.

DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Residenza nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità

Appartenere a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35.000 euro.

SCADENZA E VALIDITA’ Dal 31 gennaio

2024 al 30 giugno

2024

DOVE VA RICHIESTA Richiesta da presentare tramite il link www.cartagiovani.cultura.it

25 - Carta del merito

COS’È

Il “Bonus Cultura” è stato sostituito nel 2024 da due nuovi strumenti: la “Carta della cultura giovani” e la “Carta del merito”. Queste carte sono finalizzate allo sviluppo della cultura e al potenziamento della sua diffusione tra i giovani.

A CHI SPETTA

È riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità presso istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con una votazione di 100 o 100 e lode. La Carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma.

COSA SPETTA

La carta ha un valore di 500 euro e la carta è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età. Per l’acquisto dei beni consentiti (quali ad esempio libri, corsi di musica e teatro, abbonamenti a quotidiani e periodici, biglietto di ingresso a musei/mostre/aree archeologiche, biglietti per il teatro/cinema/concerti e dischi musicali e prodotti multimediali) fino al 31 dicembre 2024. È importante notare che la Carta del Merito non può essere utilizzata per acquistare beni o servizi diversi da quelli culturali previsti dalla normativa. Inoltre, sono esclusi dal novero dei prodotti acquistabili i videogiochi e gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi.

DOMANDA

Per partecipare all’iniziativa, i giovani e gli esercenti interessati devono registrarsi sul sito www.cartagiovani.cultura.gov.it. Il periodo di richiesta va dal 31 gennaio 2024 al 30 giugno 2024.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Carta del merito
IMPORTO 500 euro
BENEFICIARIO La “Carta del Merito” è riconosciuta agli studenti che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità presso istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con una votazione di 100 o 100 e lode
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Residenza nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 31 gennaio 2024 al 30 giugno 2024
DOVE VA RICHIESTA Richiesta da presentare tramite il link  www.cartagiovani.cultura.it

26 - Carta Dedicata a Te (Social Card)

COS’È

La carta “Dedicata a te” del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste è una carta solidale per acquisti di beni di prima necessità a sostegno di famiglie in stato di bisogno.

A CHI SPETTA

Il sussidio spetta alle famiglie con un ISEE inferiore ai 15.000 euro.

COSA SPETTA

Sulla card 2023 sono stati accreditati in tutto 77,20 euro di bonus benzina e 382,50 annui destinati all’acquisto di generi alimentari. Per il 2024 è stata prevista l’integrazione con il Bonus Trasporti.

Gli importi del contributo economico 2023 non utilizzati entro il 15 marzo 2024 saranno azzerati e torneranno ad alimentare il plafond ministeriale, il quale potrebbe convertire le eccedenze in ricariche accreditate ad altri utenti.

DOMANDA

I beneficiari sono selezionati senza inoltrare domanda: individuati dal Comune (che consolidano le liste INPS redatte sulla base dei criteri stabiliti dall’articolo 4 del decreto MASAF – MEF 12 maggio 2023), ricevono una lettera con la convocazione alle Poste per ritirare la Postepay già caricata.  I 382 euro della carta Dedicata a te possono essere utilizzati presso gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari e presso quelli che aderiscono al progetto, proponendo sconti in favore dei possessori. L’attivazione vera e propria avviene al primo acquisto.

I 77,20 euro aggiuntivi possono invece essere spesi per acquistare carburante (qualsiasi tipo) oppure per pagare abbonamenti del trasporto pubblico locale.

In attesa del provvedimento del Governo che dovrebbe prevedere una ricarica per il 2024 di 460 euro all’anno prima dell’estate.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Carta Dedicata a TE  (Social Card)
IMPORTO 460 euro
BENEFICIARIO A ricevere la tessera Poste Pay nominativa sono famiglie con iscrizione di tutti i membri in Anagrafe ANPR ed ISEE fino a 15.000 euro
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Attestazione ISEE 2024
SCADENZA E VALIDITA’ Scadenza ISEE e in attesa del provvedimento governativo.
DOVE VA RICHIESTA Concessa dai Comuni accedendo alle liste di beneficiari stabilite assieme all’INPS

26 - Carta del docente

COS’È

È una iniziativa del Ministero dell’Istruzione prevista dalla legge 107 del 13 luglio 2016 (Buona Scuola), art. 1 comma 121, che istituisce la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche.

A CHI SPETTA

La Carta è assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all’art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modificazioni, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.

COSA SPETTA

L’importo nominale della carta è di 500 euro annui per ciascun anno scolastico e può essere utilizzata per l’acquisto fra l’altro libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscriverti a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

DOMANDA

Ciascun insegnante in possesso di una utenza SPID può accedere all’applicazione web piattaforma del Ministero dell’Istruzione – Carta del Docente

  • al bonus previsto per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 che permette ai docenti di spendere l’importo assegnato utilizzando annualmente buoni di spesa elettronici per i beni o i servizi previsti.

Essendo una carta di validità biennale, il 31 agosto 202 scadrà la carta corrispondente al biennio 2022/2023. Mentre la carta del docente 2024 scadrà nel 2025.

Ciascun insegnante per il tramite dell’applicazione web può consultare la composizione del proprio borsellino elettronico attraverso la specifica funzione di “storico portafoglio”.

Link

https://www.cartadeldocente.istruzione.it/#/

IN SINTESI

PRESTAZIONE Carta del docente
IMPORTO 500 euro
BENEFICIARIO La Carta è assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Identità digitale SPID o CIE (Carta di Identità Elettronica)
SCADENZA E VALIDITA’ Per l’anno scolastico 2022- 2023, il bonus è spendibile fino al 3/08/2024,

mentre per il 2023-2024 fino al

31 agosto 2025.

DOVE VA RICHIESTA Piattaforma carta del docente

27 - Fondo di garanzia per mutui acquisto/ristrutturazione prima casa

COS’È

Il “Fondo di Garanzia” per l’acquisto della prima casa è stato prorogato dalla legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2024. Tramite il fondo è lo Stato ad offrire ai cittadini le garanzie per l’accensione di mutui ipotecari per l’acquisto – ovvero per l’acquisto e per interventi di ristrutturazione purché finalizzati all’efficientamento energetico – di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale prima casa.

A CHI SPETTA

Il richiedente, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e concessi in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. L’immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale, inoltre non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso.

Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250 mila euro, concesso dalla banca o intermediario finanziario che ha aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l’8 ottobre 2014 tra Mef e ABI.

COSA SPETTA

La garanzia del Fondo è concessa nella misura massima del 50 per cento della quota capitale in essere sui finanziamenti di sopra indicati, da adibire ad abitazione principale del mutuatario, con priorità per l’accesso al credito da parte di:

    • Coppia coniugata ovvero convivente more uxorio il cui nucleo sia stato costituito da almeno due anni e in cui uno dei componenti non abbia superato i 35 anni (in tal caso il mutuo deve essere richiesto dai componenti la coppia congiuntamente);
    • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
    • giovani di età inferiore ai 36 anni;
    • conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati.

In particolare, per le categorie aventi priorità, in presenza di un ISEE non superiore a 40.000 euro annui, che ottengono un mutuo di importo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori, la misura massima della garanzia concedibile dal Fondo è elevata all’80% della quota capitale sino al 31 dicembre 2024. Per coloro che, pur rispettando i requisiti di accesso al Fondo, hanno un ISEE superiore a 40 mila euro annui, la garanzia resta al 50% della quota capitale.

Oltre ciò la legge di Bilancio 2024 ha inoltre previsto tre ulteriori categorie prioritarie:

    • nuclei familiari che includono tre figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un ISEE non superiore a 40.000 euro annui (categoria introdotta dalla Legge di bilancio 2024)
    • nuclei familiari che includono quattro figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un ISEE non superiore a 45.000 euro annui (categoria introdotta dalla Legge di bilancio 2024);
    • nuclei familiari che includono cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un ISEE non superiore a 50.000 euro annui (categoria introdotta dalla Legge di bilancio 2024).
    • Tali categorie, nel caso richiedano un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori, beneficiano della garanzia fino al 90%.

Cambiamenti nelle agevolazioni per i Mutui Giovani under 36. Nel 2024, le agevolazioni per i mutui destinati ai giovani sotto i 36 anni subiscono dei cambiamenti. Sebbene il Fondo di Garanzia e il correttivo al TEGM siano prorogati fino al 31 dicembre 2024, la defiscalizzazione sull’acquisto della casa e sul mutuo cessa. Vi è però un’eccezione: nel caso di un preliminare di acquisto stipulato nel 2023, è ancora possibile beneficiare del bonus casa under 36, relativo alla defiscalizzazione.

DOMANDA

La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca o Intermediario finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo,

utilizzando l’apposita modulistica, entro e non oltre il 31 dicembre 2024.  https://www.consap.it/fondo-prima-casa/

IN SINTESI

PRESTAZIONE Fondo di garanzia per i mutui per acquisto e ristrutturazione la prima casa
IMPORTO Garanzia (50% o 90%) su mutuo ipotecario non superiore ai 250 mila euro
BENEFICIARIO Giovani coppie (almeno un componente < 35 anni); nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; giovani di età inferiore ai 36 anni; conduttori di alloggi di proprietà degli IACP.
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI ISEE non superiore a € 40.000 per elevazione della garanzia del Fondo all’80%

Incremento nel 2024 con ulteriori fasce ISEE

SCADENZA E VALIDITA’ 31 dicembre 2024
DOVE VA RICHIESTA Domanda da presentare a Banca o intermediario finanziario a cui si richiede il mutuo

28 - Home care premium 2022

COS’È

È un programma che prevede l’erogazione di prestazioni finalizzate a garantire la cura a domicilio delle persone non autosufficienti iscritte alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali e/o loro famigliari. Le prestazioni di assistenza domiciliare si rivolgono alle persone non autosufficienti, con l’obiettivo di intervenire sulla loro sfera socioassistenziale e prevenirne il decadimento cognitivo. Il contributo spetta ai dipendenti o pensionati pubblici, coniugi, parenti o affini di 1 grado.

A CHI SPETTA

Questa prestazione è rivolta a:

    • Dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
    • Pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
    • Coniugi, soggetti legati da unione civile, conviventi, fratelli, sorelle e affini di primo grado (purché affidati alla tutela o curatela del titolare).
    • Parenti di primo grado anche non conviventi.
    • Minori orfani di dipendenti o utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici.

COSA SPETTA

I beneficiari hanno diritto:

  • a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico;
  • a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) erogati dagli ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Istituto, previa accettazione del piano socioassistenziale.

L’elenco degli ambiti territoriali sociali e degli enti pubblici convenzionati è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione dedicata al concorso.

Il bando di concorso è pubblicato sul sito dell’INPS, nella sezione Bandi e Avvisi Credito e Welfare.

Se il beneficiario del diritto non coincide con il titolare, quest’ultimo (anche tramite patronato o mediante assistenza del Contact center) deve preventivamente iscrivere il beneficiario utilizzando il servizio “Accesso ai servizi di welfare”. In caso di delega alla presentazione della domanda, è necessario allegare la delega del beneficiario.

Il budget delle prestazioni dipende dal valore dell’ISEE sociosanitario riferito al nucleo familiare di appartenenza del beneficiario o dell’ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.

Il valore dell’ISEE contribuisce a determinare il posizionamento in graduatoria e l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale. In caso di assenza di DSU il beneficiario viene automaticamente collocato nella fascia ISEE più elevata e non ha diritto alle prestazioni integrative. Nel caso di mancata presentazione di una valida DSU, la domanda sarà collocata in coda alla graduatoria degli idonei. In caso di ex aequo, si riconosce priorità al beneficiario di età anagrafica maggiore.

All’esito della verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda oppure il preavviso di respinta, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti.

DOMANDA

La domanda per l’assistenza può essere presentata online tramite il Portale welfare in un click, tramite il Contact center o attraverso i patronati.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Home Care Premium-2022  Assistenza domiciliare non  autosufficienti
IMPORTO Variabile in base al grado di disabilità e all’ISEE
BENEFICIARIO Dipendente o pensionato P.A., coniuge, parenti e affini di 1°, fratelli se tutori/curatore
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI ISEE sociosanitario
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 1/07/2022 alle ore 12.00 fino al 31/01/2025 alle ore 12.00
DOVE VA RICHIESTA INPS online con SPID o tramite Patronato

29 - Esenzione ticket sanitario

COS’È

Le esenzioni da reddito consentono al cittadino di ottenere l’esonero totale o parziale dal pagamento dei ticket, cioè gli importi che vengono richiesti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o regionale (SSR) a titolo di compartecipazione alla spesa sanitaria.

Vi è poi una diversa tipologia di esenzioni, relativa alle singole patologie riconosciute dalla ASL

A CHI SPETTA

Le quattro tipologie di esenzioni da reddito a livello nazionale sono:

  • E01 – per età inferiori a 6 anni o superiori a 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro;
  • E02 – disoccupati, e loro familiari a carico, con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
  • E03 – titolari di assegno (ex pensione) sociale, e loro familiari a carico;
  • E04 – titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni, e loro familiari a carico, con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio.

Le singole Regioni possono integrare le condizioni di esenzioni nazionali con altre proprie.

DOMANDA

Annualmente il Sistema TS rende disponibile l’elenco degli assistiti a cui è stato riconosciuto il diritto all’esenzione per motivi di reddito, sulla base delle informazioni dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS.

Gli assistiti possono verificare la presenza del proprio nominativo nell’elenco, recandosi presso l’Azienda Sanitaria di assistenza, presso il proprio Medico di Medicina Generale, o autonomamente, accedendo alla funzione dedicata al cittadino (solo per gli assistiti nelle Regioni che hanno effettuato esplicita richiesta al Sistema TS).

Gli assistiti che non risultassero presenti nell’elenco possono rendere un’autocertificazione del diritto all’esenzione.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Esenzione ticket  sanitari
IMPORTO Esonero totale o parziale dal pagamento del ticket
BENEFICIARIO Minori di 6 anni, disoccupati, pensionati, in subordine a determinate soglie di reddito
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Tessera sanitaria, modello Redditi,  autocertificazione eventuali documenti richiesti dalla Regione
SCADENZA E VALIDITA’
DOVE VA RICHIESTA ASL di competenza o sul servizio “esenzione per reddito£ sul portale Tessera sanitaria

30 - Long Term Care 2022 – RSA

COS’È

Nell’ambito delle prestazioni sociali, l’INPS ha previsto un bando di concorso, chiamato Long Term Care, per il riconoscimento di contributi a copertura totale o parziale del costo sostenuto da soggetti con patologie che richiedono cure di lungo periodo e il ricovero nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) o in strutture specializzate.

A CHI SPETTA

Questa prestazione è rivolta a:

  • Dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
  • Pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
  • Coniugi, soggetti legati da unione civile, conviventi, fratelli, sorelle e affini di primo grado (purché affidati alla tutela o curatela del titolare).
  • Parenti di primo grado anche non conviventi.
  • Minori orfani di dipendenti o utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici

COSA SPETTA

I beneficiari hanno diritto a un contributo economico (max 1.800 euro mensili) riconosciuto a favore dei soggetti affetti da patologie che necessitano di cure continuative di lungo periodo, ricoverati a pagamento presso Residenze Sanitarie Assistenziali. Il contributo non è previsto per il soggiorno in strutture per ospiti parzialmente autosufficienti che necessitino di un’assistenza medica non continua e per il ricovero presso centri diurni.

L’elenco degli ambiti territoriali sociali e degli enti pubblici convenzionati è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione dedicata al concorso.

Il bando di concorso è pubblicato sul sito dell’INPS, nella sezione Bandi e Avvisi Credito e Welfare.

Se il beneficiario del diritto non coincide con il titolare, quest’ultimo (anche tramite patronato o mediante assistenza del Contact center) deve preventivamente iscrivere il beneficiario utilizzando il servizio “Accesso ai servizi di welfare”. In caso di delega alla presentazione della domanda, è necessario allegare la delega del beneficiario.

Il budget delle prestazioni dipende dal valore dell’ISEE sociosanitario riferito al nucleo familiare di appartenenza del beneficiario o dell’ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.

Il valore dell’ISEE contribuisce a determinare il posizionamento in graduatoria e l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale. In caso di assenza di DSU il beneficiario viene automaticamente collocato nella fascia ISEE più elevata e non ha diritto alle prestazioni integrative. Nel caso di mancata presentazione di una valida DSU, la domanda sarà collocata in coda alla graduatoria degli idonei. In caso di ex aequo, si riconosce priorità al beneficiario di età anagrafica maggiore.

All’esito della verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda oppure il preavviso di respinta, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti.

DOMANDA

La domanda per l’assistenza può essere presentata online tramite il Portale welfare in un click, tramite il Contact center o attraverso i patronati.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Long Term Care-  2022 Ricoveri in RSA
IMPORTO Max € 1.800,00 mensili per 36 mesi con scadenza giugno 2025
BENEFICIARIO Dipendente o pensionato P.A., coniuge, parenti e affini di 1°, fratelli se tutori/curatore
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI ISEE sociosanitario
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 1/07/2022 alle ore 12.00 fino al 31/01/2025 alle ore 12.00
DOVE VA RICHIESTA INPS online con SPID o tramite Patronato

31 - Reddito Alimentare

COS’È

Il Reddito Alimentare è un progetto avviato il 5 febbraio 2024 nelle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo. Questo sostegno è destinato a coloro che si trovano in situazioni di povertà assoluta. Il Reddito Alimentare consiste nella distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare. Questi prodotti, che altrimenti verrebbero buttati, vengono donati dagli esercizi commerciali che aderiscono alla sperimentazione.

Si prevede una sperimentazione di 3 anni presso alcuni comuni capoluogo delle città metropolitane, individuati a seguito di intesa in Conferenza unificata.

I pacchi possono essere prenotati mediante un’applicazione per smartphone e ritirati presso uno dei centri di distribuzione individuati dai Comuni. I soggetti fragili, i pensionati e i non autosufficienti riceveranno questo aiuto direttamente a casa.

DOMANDA

Per partecipare al progetto, i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo devono presentare le proposte progettuali entro le 13:00 del 31 marzo 2024.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Reddito alimentare
IMPORTO Pacchi alimentari
BENEFICIARIO Soggetti in povertà assoluta
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Progetto avviato il 5 febbraio nelle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.
SCADENZA E VALIDITA’ Sperimentazione di 3 anni
DOVE VA RICHIESTA Far riferimento ai progetti dei suddetti Comuni

31 - Reddito energetico

COS’È

Il Reddito Energetico 2024 è un sostegno economico destinato alle famiglie con specifici requisiti ISEE per la realizzazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo. Il reddito energetico si basa su una convenzione tra il beneficiario dell’incentivo, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e la regione di appartenenza e prevede un contributo a fondo perduto che varia in base alla regione e al tipo di impianto da installare.

Il reddito energetico è regolato dal Decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 novembre.

Il Dm detta le regole per accedere al Fondo nazionale che ha una dotazione di 200 milioni di euro per finanziare il cosiddetto reddito energetico per il biennio 2024/2025.

A CHI SPETTA

A nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro o 30.000 euro per nuclei con almeno quattro figli a carico. I beneficiari del contributo si dovranno impegnare a mantenere in funzionamento l’impianto stesso per un determinato numero di anni.

COSA SPETTA

Il finanziamento varia per ogni impianto installato, ma va sottolineato che il valore dell’incentivo è variabile e dipende principalmente dalle dimensioni dell’impianto e dal fabbisogno energetico della famiglia. È importante verificare prima le normative regionali per conoscere l’ammontare esatto dell’incentivo nella propria zona. L’80% delle risorse è destinato alle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

DOMANDA

Per richiedere il reddito nazionale energetico è necessario verificare di avere tutte le caratteristiche per poter ricevere l’agevolazione e successivamente compilare e caricare la propria richiesta sulla piattaforma del GSE (Gestore Servizi Energetici) che esaminerà la domanda presentata.

Un successivo provvedimento definirà tempi e modalità di domanda per l’accesso alle agevolazioni.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Reddito energetico
IMPORTO Fondo perduto differenziato per tipologia di impianto e regione
BENEFICIARIO Nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro o

30.000 euro per nuclei con almeno quattro figli a carico.

DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Verifica delle caratteristiche tecniche per ricevere il contributo e dichiarazione ISEE
SCADENZA E VALIDITA’ Biennio 2024/2025
DOVE VA RICHIESTA Sulla piattaforma del GSE (Gestore Servizi Energetici

32 - Supporto Formazione Lavoro (SFL)

COS’È

Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è una misura di attivazione al lavoro tramite la partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento al lavoro, qualificazione e riqualificazione professionale, politiche attive del lavoro, comunque denominate, progetti utili alla collettività e servizio civile universale.

A CHI SPETTA

È rivolto ai singoli componenti di nuclei familiari:

  • di età compresa tra i 18 e i 59 anni;
  • in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza ed economici e con un ISEE familiare non superiore a 6.000 euro.

Ulteriori requisiti, non deve essere:

  • sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta;
  • disoccupato, a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;

Inoltre,

  • la misura è compatibile con l’attività lavorativa, dipendente o autonoma, purché il reddito percepito non superi le soglie per accedere alla misura; pertanto devono essere comunicati eventuali rapporti di lavoro già avviati all’atto della domanda e non rilevati dall’ISEE per l’intera annualità, nonché ogni altra variazione occupazionale che intervenga in corso di erogazione della prestazione;
  • deve assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione o la relativa esenzione.

COSA SPETTA

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro prevede, come indennità di partecipazione, un beneficio economico di 350 euro al mese. L’importo viene erogato per tutta la durata del corso o di altra misura di attivazione lavorativa, entro un limite massimo di 12 mesi, tramite bonifico mensile da parte dell’INPS.

Dal gennaio 2024, potranno accedere al SFL anche i componenti dei nuclei familiari percettori dell’Assegno di inclusione (ADI), che decideranno volontariamente di partecipare ai percorsi di avviamento al lavoro, pur non essendo obbligati.

DOMANDA

Per usufruire del SFL, è necessario:

  • Presentare domanda di SFL all’INPS in via telematica.
  • Iscriversi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
  • Sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD) all’esito positivo dell’istruttoria della domanda.
  • Frequentare un corso o altra iniziativa di attivazione lavorativa.

La domanda per l’Assegno di Inclusione può essere presentata telematicamente, presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAAF), i Patronati (INCA) o, in via telematica attraverso il sito internet istituzionale dell’INPS.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Supporto  Formazione Lavoro
IMPORTO 350 euro per un la durate del corso max 12 mesi
BENEFICIARIO Componenti nuclei familiare di età compresa tra i 18 e 19 anni non beneficiari dell’ADI
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Oltre a diversi requisiti spetta a fronte di un ISEE familiare non superiore a 6.000 euro annui e un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE;
SCADENZA E VALIDITA’ entro il termine di valida dell’ISEE
DOVE VA RICHIESTA L’SFL è richiesto con modalità telematiche all’INPS, che lo riconosce, previa verifica del possesso dei requisiti e delle condizioni richieste. La richiesta può essere presentata, altresì, presso i patronati e i centri di assistenza fiscale (CAF).

33 - Superbonus

COS’È

Il Superbonus è un’agevolazione fiscale per interventi di efficientamento energetico cosiddetti interventi “trainanti” (isolamento termico involucro edifici, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale) e interventi antisismici. È riconosciuta anche per altri tipi di interventi c.d. “trainati” finalizzati al risparmio energetico e all’eliminazione delle barriere architettoniche, ma solo se effettuati nel periodo compreso fra la data di inizio e fine lavori degli interventi trainanti. Per beneficiare del Superbonus i lavori di efficientamento energetico devono assicurare nel complesso il miglioramento di almeno due classi energetiche o, se ciò non risultasse possibile, la classe energetica più alta, oltre al rispetto dei requisiti tecnici previsti dalla norma. Il beneficio fiscale è riconosciuto sulle spese sostenute e documentate dal luglio 2020 fino al 30 giugno 2022, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo per le spese sostenute sino al 31.12.2021 e in quattro quote per le spese sostenute dal 1.1.2022.

A CHI SPETTA

Spetta alle persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni), comprese quelle che possiedono edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari anche in comproprietà, ai condomìni per lavori sulle parti comuni, oltre a IACP ed enti similari, ONLUS, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. Gli interventi devono essere effettuati su immobili posseduti in base ad un titolo idoneo oppure detenuti in locazione o in comodato d’uso gratuito registrati. Le spese possono essere sostenute e detratte anche dai familiari conviventi con il possessore o detentore (compresi i conviventi di fatto).

Gli immobili su cui possono essere effettuati i lavori (categoria catastale diversa da A/1-A/8-A/9) sono:

  • edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze;
  • edifici residenziali plurifamiliari, funzionalmente indipendenti, che dispongono di accesso autonomo dall’esterno (ad esempio le villette a schiera) e relative pertinenze;
  • edifici condominiali per le parti comuni;
  • edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario oin comproprietà.

COSA SPETTA

Per le spese sostenute dal luglio 2020 al 30 giugno 2022 è riconosciuta la detrazione del 110%.

Per i possessori di unità unifamiliari (villette) o unità abitative facenti parte di edifici multifamiliari (case a schiera), è possibile beneficiare del Superbonus sino al 31/12/2023 se alla data del 30 settembre 2022 sono stati realizzati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, anche se iniziati a partire dal 1° luglio 2022. Per i medesimi beneficiari che hanno effettuato interventi nel 2023 è riconosciuta la detrazione nella misura del 90% alle seguenti condizioni: i lavori devono essere eseguiti sull’immobile adibito ad abitazione principale (solo proprietari o titolari di diritto reale), il possessore deve avere un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro (somma dei redditi complessivi anno d’imposta 2022 del contribuente, del coniuge o unito civilmente o convivente di fatto e dei familiari fiscalmente a carico, diviso per un coefficiente da 1 a 3 c.d. “quoziente familiare”).

Per gli interventi su unità unifamiliari (villette) o unità abitative facenti parte di edifici multifamiliari la detrazione non è più riconosciuta dal gennaio 2024.

L’agevolazione è stata prorogata solo per alcuni dei beneficiari e con percentuali differenziate dalle ultime leggi di bilancio e dal Decreto-legge “Salva spese”. In particolare, per i condomìni e per i proprietari o comproprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari spetta:

  • 110% per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2022;
  • 110% per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2023 se è stata presentata la CILAS entro il 25.11.2022; in caso di condomini, se delibera di esecuzione dei lavori è stata approvata entro il 18.11.2022, la CILAS è stata presentata entro il 31.12.2022 oppure delibera di esecuzione dei lavori approvata tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la CILAS presentata entro il 25.11.2022;
  • 110% per le spese sostenute sino al 31 dicembre 2025 per interventi Superbonus effettuati su edifici esistenti ubicati nei territori colpiti da eventi sismici;
  • 90% per le spese sostenute nel 2023 a determinate condizioni (presentazione CILA Superbonus e delibera assembleare di autorizzazione

all’esecuzione degli interventi entro una determinata data);

  • 70% per le spese sostenute nel 2024;
  • 65% per le spese sostenute nel 2025.

A favore dei soggetti che hanno realizzati interventi Superbonus per le spese sostenute dal gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 è riconosciuto un contributo, a determinate condizioni, in relazione agli interventi effettuati dai condomìni, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o del medesimo edificio, dalle persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni), in riferimento ad interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.

COME USUFRUIRNE

Chi sostiene le spese, nel rispetto dei requisiti e adempimenti previsti dalla normativa vigente, può beneficiare della detrazione in dichiarazione dei redditi. In alternativa è possibile optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito, avvalendosi del CAAF sia per il rilascio del visto di conformità che per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate della comunicazione di opzione per gli interventi già avviati alla data del 16.02.2023, per gli interventi antisismici, per quelli effettuati su immobili danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15.09.2022. Il decreto-legge n. 11/2023 ha infatti abrogato le disposizioni relative all’opzione sia per i bonus casa che per il Superbonus, salvaguardando coloro che prima del 17.02.2023 hanno iniziato i lavori e hanno presentato la CILA Superbonus o in caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici. Per i condomini, oltre alla presentazione della CILA, è indispensabile aver approvato la delibera di autorizzazione all’esecuzione degli interventi sempre prima del 17 febbraio.

La comunicazione dell’opzione per la cessione del credito e lo sconto in fattura, quest’anno deve essere trasmessa all’Agenzia entro il 4/04/2024.

Per beneficiare delle detrazioni sono richiesti specifici requisiti e adempimenti molto più complessi rispetto ai restanti bonus casa proprio per l’elevata percentuale di detrazione. Chi intende realizzare uno o più interventi può usufruire della consulenza dei CAAF CGIL al fine di conoscere preventivamente gli elementi e le condizioni che consentono di detrarre le spese inerenti ad ogni singolo intervento, evitando di commettere errori che non consentono di detrarre le spese.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Superbonus  interventi efficienza energetica e riduzione rischio sismico
IMPORTO Detrazioni 110%, 90% sino al 2023, 70% spese 2024, 65% spese 2025, rateizzate in 4 anni (5 per spese dal 1.07.2020 al 31.12.2021)
BENEFICIARIO Possessori o detentori unità unifamiliari, unità abitative in edifici multifamiliari o condomìni, acquirenti di case antisismiche, se ricorrono particolari condizioni

compresi i familiari conviventi

DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Requisiti, adempimenti e documentazione differenziati in base al tipo di intervento o acquisto effettuato
SCADENZA E VALIDITA’ Dal 1.07.2020

al 31.12.2025

scadenze differenziate per i diversi beneficiari

DOVE VA RICHIESTA Agenzia delle entrate, CAAF, Dichiarazione dei redditi, Comunicazione cessione del credito o sconto in fattura

34 - Bonus casa, mobili, elettrodomestici, verde

COS’E’

I bonus casa sono agevolazioni fiscali relative ad interventi al recupero del patrimonio edilizio, di risparmio energetico, all’acquisto di case oggetto di ristrutturazione edilizia, alla sistemazione a verde di aree e giardini all’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici di classe energetica A-E-F per le abitazioni su cui sono eseguiti alcuni interventi edilizi.

A CHI SPETTA

Spettano a coloro che effettuano interventi sugli immobili posseduti in base ad un titolo idoneo (proprietà, nuda proprietà, usufrutto, altro diritto reale) oppure detenuti in locazione o in comodato d’uso gratuito registrati. Le spese possono essere sostenute e detratte anche dai familiari (compresi i conviventi di fatto) conviventi con il possessore o detentore alla data di inizio dei lavori o al momento di sostenimento delle spese anche se antecedenti all’inizio lavori.

Gli interventi devono essere realizzati, in generale, sulle unità immobiliari ad uso abitativo, esistenti e quindi non di nuova costruzione, censite al Catasto urbano.

COSA SPETTA

Per le spese sostenute sino al 31.12.2024 è riconosciuta una detrazione rateizzata in 10 o 5 rate di pari importo, con limiti di spesa differenziati, la

cui percentuale varia in base al tipo di intervento realizzato: 36%, 50%, 65%, da 70% all’85% per gli interventi antisismici.

Per le spese sostenute dal 1.01.2023 non è più possibile beneficiare della detrazione Bonus facciate al 60%, mentre per l’installazione delle colonnine di ricarica veicoli elettrici è possibile godere solo della detrazione del 110% (Superbonus) per alcuni beneficiari e a determinate condizioni.

COME USUFRUIRNE

Chi sostiene le spese, nel rispetto dei requisiti e adempimenti previsti dalla normativa vigente, può beneficiare della detrazione in dichiarazione dei redditi. È possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura solo se alla data del 16.02.2023 i lavori sono già iniziati o, in caso di interventi che necessitano di abilitazioni edilizie, se alla medesima data risulta presentata la richiesta del titolo abilitativo. Per i lavori avviati dal 17.02.2023, non è più possibile optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito per i bonus casa. Gli interventi per i quali è ammessa l’opzione sono: manutenzione ordinaria condomini, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi di risparmio energetico, installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, interventi antisismici che non possono beneficiare del Superbonus, realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.

Per poter detrarre le spese di importo superiore a 70.000 euro è indispensabile che nell’atto di affidamento dei lavori (o contratto di prestazione d’opera o di appalto) e sulle fatture sia indicata l’applicazione del contratto collettivo di lavoro del settore edile, per lavori edili avviati a partire dal 28 maggio 2022 eseguiti da imprese con dipendenti.

In caso di opzione il beneficiario deve chiedere l’asseverazione della congruità delle spese rilasciata da un tecnico abilitato e il visto di conformità rilasciato dal Responsabile dell’assistenza fiscale del CAAF, salvo che gli interventi siano classificati come attività di edilizia libera o se le spese non sono superiori a 10.000 euro.

Per il bonus acquisto mobili ed elettrodomestici non è possibile esercitare l’opzione.

Il CAAF CGIL può predisporre e trasmettere all’Agenzia delle entrate sia il modello 730 entro il 30.09.2024 che il modello Redditi PF entro il 15.10.2024, la comunicazione dell’opzione sconto/cessione entro il 4 aprile 2024. Chi intende realizzare degli interventi può usufruire della consulenza dei CAAF CGIL al fine di conoscere preventivamente gli elementi e le condizioni che consentono di detrarre le spese inerenti ad ogni singolo intervento, evitando di commettere errori che non consentono di beneficiare delle detrazioni.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus vari per lavori in casa, acquisto mobili ed elettrodomestici Bonus verde
IMPORTO Detrazioni differenziate dal 36% all’90% in base agli interventi o acquisiti effettuati
BENEFICIARIO Possessori e detentori di immobili, compresi familiari conviventi, realizzati su abitazioni e pertinenze, edifici condominiali, aree verdi
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Requisiti, adempimenti e documentazione differenziati in base al tipo di intervento o acquisto effettuato
SCADENZA E VALIDITA’ 31 dicembre 2024
DOVE VA RICHIESTA Agenzia delle entrate, CAAF, Dichiarazione dei redditi, Comunicazione cessione del credito o sconto in fattura

35 - Bonus case green

COS’È

È un’agevolazione, reintrodotta per il solo anno 2023 dalla Legge di Bilancio 2023, per l’acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B, cedute dalle imprese che le hanno costruite.

A CHI SPETTA

Spetta a chi acquista una nuova unità abitativa, comprese le pertinenze, nel periodo 1.01.2023 – 31.12.2023 a qualsiasi uso destinata (prima casa o casa a disposizione o da concedere in locazione), con le caratteristiche energetiche su indicate, anche se classificata come casa di lusso (A/1, A/8 o A/9).

Per “nuovo” si intende l’immobile venduto dall’impresa costruttrice del medesimo senza che sia intervenuto un acquisto intermedio, mentre è escluso l’immobile allo stato grezzo, poiché al momento dell’acquisto il contribuente deve essere in possesso dell’attestato di classificazione energetica dell’abitazione.

COSA SPETTA

Spetta una detrazione del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’IVA in relazione all’acquisto, ripartita in dieci quote costanti di pari importo. Se l’acquisto è effettuato in comproprietà da più soggetti, la detrazione dell’IVA deve essere ripartita tra i comproprietari in ragione delle percentuali di proprietà.

Chi acquista un’unità immobiliare all’interno di un edificio interamente ristrutturato dall’impresa di costruzione può beneficiare sia della detrazione del 50% dell’IVA sull’acquisto, sia della detrazione (sempre del 50%) spettante sul 25% del prezzo di acquisto dell’immobile.

COME USUFRUIRNE

Per beneficiare della detrazione il contribuente deve presentare la dichiarazione dei redditi, modello 730/2024 entro il 30 settembre 2024 o il modello Redditi PF 2024 entro il 15 ottobre 2024.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Case Green
IMPORTO 50% dell’IVA versata per acquisto da impresa di costruzione dell’unità abitativa e relative pertinenze
BENEFICIARIO Per ogni unità immobiliare residenziale e pertinenze di classe energetica A o B
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Atto di acquisto soggetto al IVA
SCADENZA E VALIDITA’ 31 dicembre 2023
DOVE VA RICHIESTA CAAF per dichiarazione dei redditi

36 - Bonus eliminazione barriere architettoniche

COS’È

È un’agevolazione fiscale relativa alle spese sostenute per interventi realizzabili sia sulle singole unità immobiliari che sulle parti comuni degli edifici condominiali. Si tratta di lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche e alla realizzazione di ogni altro strumento che attraverso la comunicazione, la robotica o altro mezzo di tecnologia più avanzata, favorisca la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità riconosciute tali ai sensi dell’art. 3, co. 3 della L. n. 104/1992.

La detrazione spetta, quindi, indipendentemente dalla presenza di persone disabili nell’unità immobiliare o nell’edificio oggetto dei lavori. Gli interventi devono soddisfare le caratteristiche tecniche previste dal decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236.

I limiti di spesa per questa tipologia di intervento (detrazione 75%) sono:

  • 50.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari di edifici plurifamiliari, funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000, moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000, moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da oltre 8 unità immobiliari.

A CHI SPETTA

Possono usufruire del bonus le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa.

Gli interventi devono essere effettuati su immobili posseduti in base ad un titolo idoneo (proprietà, nuda proprietà, usufrutto, altro diritto reale) oppure detenuti in locazione o in comodato d’uso gratuito registrati. Le spese possono essere sostenute e detratte anche dai familiari conviventi con il possessore o detentore, alla data di inizio dei lavori o al momento di sostenimento delle spese anche se antecedenti all’inizio lavori.

Devono essere realizzati, in generale, sulle unità immobiliari ad uso abitativo esistenti e quindi non di nuova costruzione, censite al Catasto urbano. L’unità immobiliari di edifici plurifamiliari, oltre ad avere uno o più  accessi autonomi dall’esterno, per essere considerata funzionalmente indipendente deve essere dotata di almeno tre installazioni o manufatti di qualunque genere, quali: impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento di proprietà esclusiva (ad uso/ autonomo esclusivo).

COSA SPETTA

Per le spese sostenute dal 1.01.2022 al 31.12.2025 è riconosciuta la detrazione del 75%.

La detrazione del 75%, in riferimento alle medesime spese, è alternativa alla detrazione del 110% (quando l’intervento è trainato Superbonus), a quella ordinaria del 50% (recupero del patrimonio edilizio) o alla detrazione del 19% (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, locomozione e sollevamento).

Dal 1.01.2022 al 31.12.2023 sono detraibili le spese sostenute per rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti), rifacimento o adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori).

Dal 1.01.2024 al 31.12.2025 la detrazione è riconosciuta esclusivamente per interventi aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici (sono quindi esclusi serramenti e infissi o altre tipologie di spesa).

COME USUFRUIRNE

La detrazione può essere fruita in dichiarazione dei redditi in cinque rate annuali di pari importo.

Dall’1.01.2024 possono optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura solo i condomìni, le persone fisiche per interventi su edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità abitativa adibita ad abitazione principale e abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro salvo che nel nucleo familiare sia presente un soggetto disabile ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 104/1992). Il CAAF può predisporre e trasmettere all’Agenzia delle entrate la dichiarazione dei redditi, la comunicazione dell’opzione per la cessione/sconto in fattura, oltre ad assicurare la consulenza in relazione ai requisiti e agli adempimenti per fruire dell’agevolazione.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus spese  eliminazione barriere  architettoniche
IMPORTO Detrazione 75% con limiti di spesa differenziati:

  • 50.000 € (unità unifamiliari, unità abitative in edifici plurifamiliari)
  • € 40.000 per i condomìni fino a 8 unità immobiliari,
  • 30.000 per condomìni oltre 8 unità immobiliari
BENEFICIARIO Possessori e detentori di immobili che effettuano gli interventi, compresi familiari conviventi
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Bonifici e fatture attestanti la spesa sostenuta
SCADENZA E VALIDITA’ Spese sostenute nel periodo 1.01.2022 – 31.12.2025
DOVE VA RICHIESTA Agenzia delle entrate, CAAF, Dichiarazione dei redditi, Comunicazione cessione del credito o sconto in fattura

37 - Bonus acquisto prima casa under 36

COS’È

Si tratta di un bonus per l’acquisto della prima casa che spetta ai giovani con meno di 36 anni, in possesso di Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 40 mila euro annui. A chi acquista l’abitazione è riconosciuta l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale oppure, in caso di acquisto soggetto ad IVA, spetta un credito Irpef.

L’esenzione dell’imposte doveva essere richiesta e determinata al momento del rogito notarile entro il 31.12.2023.

In caso di acquisto soggetto a Iva, il credito d’imposta è di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto.

È prevista, inoltre, l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.

L’agevolazione non è stata prorogata per l’anno 2024 e successivi.

A CHI SPETTA

Le agevolazioni spettano a coloro che:

  • acquistano la “prima casa” tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023;
  • non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato;
  • hanno un ISEE annuo non superiore a 40.000 euro. Inoltre, è necessario:
  • avere o stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, entro 18 mesi dall’acquisto;
  • non essere titolari, nemmeno col coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del

Comune dove si trova l’immobile da acquistare;

  • non possedere un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa o, se si possiede, venderlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

Sono ammessi al beneficio gli immobili appartenenti alle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, e le pertinenze rientranti nelle categorie C2, C6 e C7 (una sola pertinenza per ciascuna categoria catastale).

COSA SPETTA

Per gli acquisti non soggetti a Iva, non sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale.

Per le compravendite soggette a Iva, oltre a non pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, viene concesso un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva pagata al venditore, che può essere utilizzato per pagare imposte (registro, ipotecaria, catastale) su successioni e donazioni, per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione o per compensare somme dovute tramite modello F24.

Per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo non è dovuta l’imposta sostitutiva.

COME USUFRUIRNE

Il credito d’imposta relativo all’acquisto dell’abitazione soggetto ad IVA può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto oppure può essere utilizzato in compensazione nel modello F24 prima della presentazione della dichiarazione dei redditi o successivamente per la parte di credito residua.

La dichiarazione dei redditi può essere presentata tramite il CAAF CGIL, il 730 entro il 30 settembre 2024 e il modello Redditi PF entro il 15 ottobre 2024.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus Acquisto 1° casa under 36
IMPORTO Esenzione o credito d’imposta pari all’IVA corrisposta per l’acquisto della prima casa
BENEFICIARIO Giovani di età inferiore a 36 anni
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Isee non superiore a 40.000, rispetto dei requisiti previsto per le agevolazioni prima casa
SCADENZA E VALIDITA’ 31 dicembre 2023
DOVE VA RICHIESTA Al momento del rogito e/o tramite l’utilizzo del credito d’imposta per pagare imposte, Irpef o altre somme.

38 - Bonus affitto giovani

COS’È

Il bonus affitto spetta ai giovani ed è un’agevolazione fiscale sul canone di locazione relativo all’unità abitativa o ad una sua porzione (ad esempio

una stanza) nella quale deve essere stabilita la propria residenza, diversa dall’abitazione dei genitori o di coloro a cui sono stati affidati. L’agevolazione è riconosciuta a partire dall’anno d’imposta 2022 in riferimento a contratti di locazione stipulati ai sensi della Legge n. 431/1998 regolarmente registrati.

Chi percepisce dal Comune il contributo integrativo del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione non ha diritto al bonus affitti.

A CHI SPETTA

Spetta a tutti i giovani di età anagrafica compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71, requisiti

che devono essere rispettati per ogni anno d’imposta.

Presentando il 730/2024 entro il 30 settembre 2024 o modello REDDITI 2024 per l’anno d’imposta 2023 entro il 15 ottobre 2024, fruiscono della detrazione coloro che sono nati negli anni dal 1992 al 2003.

Se nell’anno d’imposta il contribuente compie 31 anni, ha diritto alla detrazione a condizione che il contratto sia stato stipulato prima del compimento dell’età.

Esempio: contratto di locazione stipulato il 1.04.2023, 31 anni compiuti il 15.08.2023, la detrazione spetta per 275 giorni.

Qualora il contratto sia cointestato, la detrazione è suddivisa in base al numero dei cointestatari, al numero di mesi di vigenza del contratto ed è riconosciuta pro-quota a coloro che rispettano il requisito anagrafico e quello reddituale.

Se l’importo della detrazione è superiore all’imposta lorda IRPEF al netto delle detrazioni per produzione di reddito e per familiari a carico, la detrazione spetta in ogni caso per l’intero importo.

COSA SPETTA

La detrazione ammonta a 991,60 euro ed è riconosciuta nella dichiarazione dei redditi per i primi quattro anni di durata del contratto di locazione.

L’importo spettante è elevato sino ad un massimo di 2.000 euro, se il 20% del canone di locazione è superiore a 991,60 euro.

Ad esempio, se il canone di locazione annuale è di 9.600 €, il 20% del canone è pari a 1.920 (superiore all’importo della detrazione di 991,60 €),

quindi al giovane inquilino spetta la detrazione più elevata.

Se il canone di locazione annuale è di 12.000 euro, il 20% è pari a 2.400 euro (superiore sia all’importo della detrazione di 991,60 € che al tetto massimo di 2.000 €), al giovane inquilino spetta la detrazione nella misura massima di 2.000 €.

COME USUFRUIRNE

Per beneficiare della detrazione il contribuente deve presentare il modello 730 entro il 30.09.2024 o modello Redditi PF entro il 15.10.2024.

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus affitto giovani
IMPORTO Importo più alto tra 991,60 euro e il 20% del canone fino a

2.000 euro

BENEFICIARIO Persone tra i 20 e i 31 anni non compiuti con reddito fino a 15.934,71 con contratto di locazione registrato sulla casa o porzione in cui hanno la residenza
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Contratto d’affitto registrato, autocertificazione residenza
SCADENZA E VALIDITA’ Primi 4 anni di durata del contratto di locazione
DOVE VA RICHIESTA Agenzia delle entrate CAAF per dich. redditi SUNIA per stipula contratto

39 - Bonus acqua potabile

COS’È

È un’agevolazione fiscale sulle spese sostenute nel periodo gennaio 2021 31 dicembre 2023 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare (E290) e per il miglioramento qualitativo delle acque erogate da acquedotti destinate al consumo umano. L’agevolazione non è stata prorogata per cui per le spese sostenute dal 2024 il beneficio fiscale non è più riconosciuto.

Il beneficio consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta, utilizzabile in diminuzione delle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese.

Se l’ammontare del credito non può essere recuperato interamente con la prima dichiarazione, sarà possibile fruirne nelle dichiarazioni presentate negli anni successivi. In alternativa, il credito d’imposta può essere utilizzato per compensare imposte diverse dall’IRPEF (ad esempio per il pagamento dell’IMU).

A CHI SPETTA

Possono usufruire del credito d’imposta le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, gli enti non commerciali compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

L’ammontare del credito spettante è determinato sulla base di una percentuale calcolata rapportando l’ammontare complessivo delle spese agevolate indicate nelle istanze presentate alle risorse stanziate dallo Stato. L’Agenzia delle entrate, entro dieci giorni dal termine di presentazione delle istanze di riconoscimento del credito (28 febbraio), pubblicherà un provvedimento con il quale sarà comunicata la percentuale del credito spettante da indicare nella dichiarazione 730/2024 o modello Redditi PF 2024 o da utilizzare in compensazione.

COSA SPETTA

La misura del credito è pari al 50% delle spese sostenute e documentate per un ammontare non superiore:

  • a 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare posseduta o detenuta sulla base di un titolo idoneo dalle persone fisiche (privati);
  • a 5.000 euro per ciascun immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale per i restanti soggetti ammessi all’agevolazione.

DOMANDA

Chi sostiene le spese deve presentare all’Agenzia delle entrate un’apposita istanza nel periodo febbraio 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese (es.: spese 2023, istanza entro il 28.02.2024). Nello stesso periodo il cittadino può inviare, in presenza di dati errati, una nuova istanza sostitutiva della precedente oppure può inviare la rinuncia del credito.

L’istanza deve essere trasmessa esclusivamente con modalità telematiche utilizzando il modello pubblicato dall’Agenzia delle entrate. Può essere presentata direttamente dal beneficiario, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata dell’Agenzia, oppure tramite il CAAF.

A seguito della trasmissione telematica, entro 5 giorni dall’invio viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda (o lo scarto, con le relative motivazioni).

La spesa sostenuta deve essere documentata dalla fattura elettronica o dal documento commerciale che certifica l’acquisto effettuato. Deve contenere il codice fiscale del soggetto che richiede il credito, la data di sostenimento della spesa, la descrizione del bene acquistato e le spese inerenti all’installazione. Per le persone fisiche le spese devono essere sostenute con versamento bancario o postale o altri sistemi di pagamento tracciabile (assegno, carta di credito).

Il CAAF CGIL può predisporre e trasmettere all’Agenzia delle entrate la dichiarazione dei redditi, modello 730 entro il 30.09.2024 o il modello REDDITI PF entro il 15.10.2024 indicando l’importo del credito d’imposta spettante e le altre spese detraibili o deducibili sostenute nel 2023.

Modello scaricabile da https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/modello-e-istruzioni-acqua-potabile-cittadini

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus acqua potabile
IMPORTO Credito d’imposta max 1.000 € per le persone fisiche, max

5.000 euro per lavoratori autonomi per installazione di sistemi di filtraggio

acqua potabile

BENEFICIARIO Per ogni unità immobiliare
DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Fatture e pagamenti tracciabili
SCADENZA E VALIDITA’ 31 dicembre 2023
DOVE VA RICHIESTA Agenzia delle entrate, CAAF, Dichiarazione dei redditi, Comunicazione cessione del credito o sconto in fattura

40 - Bonus colonnine domestiche acquistate nel 2023

COS’È

È un contributo economico per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica effettuato nel periodo dal gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 e che non hanno potuto presentare la domanda completa della documentazione richiesta entro il termine di chiusura del precedente sportello (23 novembre 2023).

A CHI SPETTA

Possono beneficiare del contributo le persone fisiche residenti in Italia e i condomini che hanno acquistato l’infrastruttura di ricarica (colonnine domestiche).

COSA SPETTA

Il contributo è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, nel limite massimo delle risorse stanziate.

Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.

DOMANDA

Occorre presentare una domanda tramite la piattaforma online attraverso la nuova Area Personale di Invitalia, dalle ore 12:00 del 15 febbraio 2024 e fino alle 12:00 del 14 marzo 2024 (si accede con le credenziali SPI, CIE, CNS).

Per perfezionare la domanda è richiesto il possesso di una posta elettronica certificata (PEC) attiva.

https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/bonus-colonnine/bonus-colonnine-domestiche/presenta-la-domanda

IN SINTESI

PRESTAZIONE Bonus colonnine domestiche acquistate nel 2023
IMPORTO Contributo dell’80% del prezzo d’acquisto e posa di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici

Max 1.500 euro per gli utenti privati

Max 8.000 euro per i condomìni

BENEFICIARIO Cittadini residenti in Italia Condomìni che

non hanno presentato domanda entro il 23.11.2023

DOCUMENTO NECESSARI/REQUISITI Fatture e pagamenti tracciabili

Possesso di PEC

SCADENZA E VALIDITA’ Dal 15 febbraio al 14 marzo 2024
DOVE VA RICHIESTA Piattaforma informatica Invitalia Tramite SPID o CIE o CNS

PRESTAZIONI E BONUS NON PIU’ IN VIGORE DAL 2023

  • Bonus lavoratori fragili
  • Indennità una tantum 200 e 150 euro per lavoratori, pensionati, precari, percettori di indennità
  • Bonus facciate

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