
Naturalmente si tratta di medie, sia per le retribuzioni dei manager che per quelle dei dipendenti (quest’ultima ottenuta
combinando le retribuzioni del settore privato con le ore lavorate in media per settimana). Sulla precisione assoluta dei dati non c’è da scommettere perché è molto difficile che queste statistiche siano impeccabili, ma è invece molto probabile che i rapporti offrano un quadro attendibile della situazione reale. Scopriamo così che la “forbice” delle retribuzioni è in Italia tra le più ampie, mentre la Norvegia è campione di egualitarismo seguita a poca distanza dalla Svizzera, dove pure è in preparazione un referendum che vuole limitare a un massimo di
12 volte la differenza tra le retribuzioni più alte e quelle più basse. Gli altri paesi in coda a questa classifica (cioè con le differenze minori) sono Germania, Danimarca, Irlanda e Islanda.