
BASTA MORTI SUL LAVORO:
ANCHE IL NOSTRO SETTORE È COINVOLTO
11 aprile – Lo sciopero
La Fisac CGIL e UILCA aderiscono allo Sciopero Generale previsto il giorno 11 aprile con la seguente modalità:
- Ultime 4 ore della Giornata lavorativa o turno di lavoro
Cosa dicono i dati presentati dall’INAIL:
Le denunce di infortunio
Nel 2023, le denunce di infortunio presentate all’Inail sono state 585.356, segnando un calo del 16,1% rispetto alle 697.773 del 2022. Questa riduzione è attribuita principalmente alla diminuzione dei casi da Covid-19, che sono passati da circa 111mila nel 2022 a meno di seimila nel 2023.
Aumentano gli infortuni in itinere
Nonostante il calo generale delle denunce, gli infortuni in itinere, ovvero quelli occorsi nel tragitto tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono aumentati del 4,7%, passando da 89.967 a 94.191.
3 morti ogni giorno
I decessi denunciati a seguito di infortuni sul lavoro sono leggermente diminuiti, passando da 1.090 nel 2022 a 1.041 nel 2023. Interessante notare che solo i decessi in itinere sono diminuiti, mentre quelli sul luogo di lavoro sono leggermente aumentati.
Aumento delle malattie professionali
A differenza degli infortuni, le denunce di malattia professionale sono aumentate del 19,7%, da 60.774 nel 2022 a 72.754 nel 2023. Quasi due terzi delle patologie denunciate riguardano il sistema osteomuscolare e il tessuto connettivo.
CGIL E UIL PROCLAMANO PER TUTTI I SETTORI PRIVATI
4 ORE DI SCIOPERO GENERALE PER GIOVEDÌ 11 APRILE 2024
ed invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori a aderire e a partecipare
alle iniziative e mobilitazioni che saranno organizzate a livello territoriale.
GLI OBIETTIVI E LE RAGIONI DELLO SCIOPERO SONO:
1 – ZERO MORTI SUL LAVORO
- La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa;
- Cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato;
- Superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati;
- Rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali;
- Mai al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori;
- Una vera patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza;
- Diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;
- Obbligo delle imprese ad applicare i CCNL firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza; quali condizioni per poter accedere a finanziamenti/incentivi pubblici.
2 – PER UNA GIUSTA RIFORMA FISCALE
Lavoratori dipendenti e Pensionati pagano oltre il 90% del gettito IRPEF, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno.
- La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati.
- Non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze;
- Questa impostazione del governo va contrastata ed invertita:
- È necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente ed i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione;
- Promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, estendendo la base imponibile dell’IRPEF a tutti i redditi;
- Indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali;
- Occorre andare a prendere le risorse dove sono per finanziare sanità e istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici.
3 – PER UN NUOVO MODELLO SOCIALE E DI FARE IMPRESA
Vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle Imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei CONTRATTI NAZIONALI e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.