L’autonomia differenziata, un primo approfondimento

L’autonomia differenziata creerebbe eccessive sperequazioni nella sfera di attribuzioni di materie alle diverse regioni, già dall’avvio dei negoziati.

Ed è esattamente questo che legittima le regioni svantaggiate ad impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale.

Già lo scorso Settembre, durante l’iniziativa Sud in Credito, la Fisac citava il Country Report sull’Italia della Commissione Europea, così come le forti perplessità palesemente espresse dallo SVIMEZ e da alcuneistituzioni “esperte” in tema di economia e finanza pubblica quali: Banca d’Italia, Corte dei conti ed Ufficio Parlamentare di Bilancio, segnalando i rischi per la coesione e la finanza pubblica e sottolineando maggiori costi, sia per il settore pubblico sia per quello privato, derivanti da un’eccessiva devoluzione di poteri a singole regioni su base differenziata ed in mancanza di una più ampia e necessaria visione unitaria.

28 Set 2023 - Sud in Credito

La legge Calderoli cerca di realizzare un compromesso e uno scambio fra regioni con la promessa della attuazione e del finanziamento dei L.E.P. ma non scioglie il nodo originario delle intere materie come oggetto di negoziato.

Questo nodo verrà messo subito in gioco sulle materie che non attengono ai Livelli essenziali delle prestazioni come ad esempio: infrastrutture, energia, ambiente…

Politiche strategiche come queste sono necessariamente multilivello e fanno risultare in maniera ancor più evidente l’irragionevolezza di uno spostamento integrale di competenze, e del superamento – anti Costituzionale – di qualsiasi ruolo dello stato.

Proprio nei settori più trainanti si determinerebbero quelle eccessive sperequazioni tra la sfera di attribuzioni di diverse regioni che la Costituzione non consente.

È un pericolo grave che si manifesta con il solo avvio dei negoziati su basi costituzionalmente improprie.

Per questo, nella speranza che la Corte Costituzionale ci restituisca il giusto baricentro democratico ed economico, come FISAC, e come Dipartimento Mezzogiorno, continueremo a tenere alta l’attenzione in merito.

Oggi pubblichiamo un “abstract” relativo alla “situazione di partenza” in termini di risorse economiche da destinare a quei Servizi Essenziali indispensabili per un reale esercizio dei Diritti di Cittadinanza e che vuole essere solo un primo spunto di riflessione per l’imminente inizio della raccolta firme referendaria.

Per la Segreteria Nazionale Fisac-Cgil
Bruna Belmonte


Le slides

a cura di Roberto Errico

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16 Lug 2024 - Mezzogiorno Autonomia Differenziata

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