Le immagini dalle piazze d’Italia (guarda direttamente su Flickr)
“Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione. Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo”. Così inizia la convocazione per la manifestazione “Fermiamo la guerra, il tempo della pace è ora” firmata dalle cinque reti promotrici della Giornata Europe for Peace, Rete italiana pace e disarmo, Fondazione Perugia Assisi per la cultura della pace, Assisi pace giusta, Sbilanciamoci, a cui aderiscono oltre 400 associazioni, movimenti e organizzazioni.
Una mobilitazione nazionale che si articolerà contemporaneamente in sette città, Roma, Palermo, Milano, Cagliari, Torino, Bari e Firenze per chiedere “un cambio di rotta delle istituzioni nazionali e internazionali per fermare le guerre che devastano il mondo e per iniziare a costruire un tempo della pace possibile”. I sette capoluoghi accoglieranno migliaia di manifestanti provenienti anche dalle regioni limitrofe, per costituire tutti insieme un popolo consapevole che le guerre in atto, oltre a essere sanguinose e drammatiche per i popoli che le subiscono, riguardano i cittadini di tutto il mondo.
Le richieste che arriveranno dalle piazze sono articolate ed esposte nella convocazione delle associazioni: una conferenza di pace Onu per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello Stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia.
E ancora si insiste per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune, per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia.