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Roma li 12 novembre 2024
COMUNICATO SINDACALE UNITARIO
Oggi si è consumata una giornata buia nell’ambito delle relazioni industriali dentro questa azienda.
Nella giornata odierna il tavolo negoziale per il rinnovo del CCAL avrebbe dovuto avere come oggetto la proposta di revisione del sistema di inquadramento e classificazione del personale.
In realtà la convocazione pervenuta ieri alle OO.SS recava come oggetto “Proposta economica di rinnovo della società e riversamento del personale nel nuovo sistema di inquadramento”.
Nonostante la perplessità delle OO.SS sull’improvviso cambio di oggetto, che invece era stato precedentemente concordato, si è scelto comunque di presiedere la trattativa.
L’apertura del tavolo ha visto la parte aziendale pretendere, tramite un “prendere o lasciare”, che dessimo una risposta definitiva circa i termini dell’offerta economica, indipendentemente dall’aver trattato la parte normativa del CCAL, adducendo come motivazione che avrebbero dovuto comunicare al CdA l’importo complessivo del costo del rinnovo contrattuale.
Oltre a stigmatizzare il comportamento dell’azienda rispetto alla modifica unilaterale dell’ordine del giorno, si rileva l’anomalia di richiedere alle OO.SS un assenso nella proposta economica e addirittura nel riversamento del personale, su un sistema di classificazione che da parte delle OO.SS non solo è mai stato accettato, ma neanche discusso.
Infatti, Il tavolo di trattativa odierno doveva essere il luogo in cui per la prima volta le OO.SS avrebbero dovuto presentare la contro proposta a quella aziendale, essenziale per discutere il tema del riversamento del personale, di evidente impatto economico.
Dopo una richiesta di sospensiva, la delegazione aziendale non ha consentito che le scriventi esponessero il proprio punto di vista sulla loro ipotesi di rinnovo del sistema di inquadramento e classificazione del personale, sulle quali avevamo pronta una documentata riflessione che avremmo voluto condividere con l’azienda.
A ciò si aggiunge che già nei tavoli precedenti le OO.SS hanno ampiamente evidenziato i principali punti di non accordo. Primo tra questi è che la proposta di riversamento aziendale eccede i termini della vigenza contrattuale, concordata con l’azienda dal 2024-2026, addirittura prevedendo effetti che si realizzeranno nel 2028.
Altro punto di non accordo riguarda la clausola di salvaguardia per il recupero dell’IPCA per gli anni 2025-2026, la cui percentuale – proposta dall’azienda – non risulta adeguata.
Tutti i temi sopraelencati hanno chiaramente un impatto economico e senza un confronto adeguato e corretto non possono essere accettati, al momento dalle scriventi OO.SS.
Oltre a ciò, la proposta lascia in sospeso la questione dell’attribuzione e il valore dei buoni pasto durante lo svolgimento del lavoro agile, per il quale attendiamo – da anni – che l’azienda produca una memoria agli organi di controllo, mentre i lavoratori continuano a perdere componenti importanti della propria retribuzione, come asseverato ormai da sentenze della Corte di Cassazione e dalla contrattazione collettiva.
Nonostante questa mancanza, si è comunque deciso di continuare la trattativa discutendo anche di tutti quegli istituti che hanno riflessi sulla parte economica (declaratorie, metodi per la definizione delle progressioni di carriera, piano di sviluppo, smart working ecc).
Oggi invece, in maniera estemporanea, provocatoria e con un atteggiamento dequalificante nei confronti delle OO.SS l’azienda ha inteso imporre un out out che, se accettato, rischia di sminuire il processo di contrattazione collettiva e il conseguente rinnovo del CCAL.
Unilateralmente l’azienda ha deciso quindi di chiudere il tavolo e aggiornarlo a data da destinarsi, interrompendo di fatto la trattativa.
A fronte di tutto ciò è indetta un’assemblea generale dei lavoratori di Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. per il prossimo venerdì 15 novembre 2024 dalle ore 12,00 in poi per discutere tutti insieme sulle iniziative da intraprendere.
RSA First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca/Uil