Fisac Banca d’Italia: profonda preoccupazione


La Fisac CGIL desidera esprimere la più profonda preoccupazione riguardo alla direzione che il nostro stimato Istituto sta prendendo. È con rammarico che constatiamo come il Vertice, in ogni campo, stia dimostrando una chiara volontà di avvilire le lavoratrici e i lavoratori, nonché di impoverire i servizi resi al Paese, apparentemente a vantaggio del solo utile di bilancio da riversare allo Stato.

Questa tendenza si manifesta attraverso una serie di azioni concrete che stanno erodendo il tessuto stesso della nostra Istituzione:

La chiusura delle Filiali, che non solo priva ampi territori di importanti presidi, ma costringe anche numerosi colleghi a trasferimenti obbligati, sradicandoli dalle loro comunità.

L’assunzione di un atteggiamento ricattatorio e provocatorio nei confronti del personale, che mina la fiducia e la collaborazione necessarie per un ambiente di lavoro produttivo.

La mancata valorizzazione della professionalità dei colleghi, accompagnata dal mancato riconoscimento delle giuste prerogative economiche, che demoralizza e demotiva il personale.

♦ Il tentativo di compromettere i pochi benefit rimasti, c’è preoccupazione per il rinnovo dell’assicurazione sanitaria o lo stand-by dei servizi per l’infanzia, che rappresentano conquiste importanti per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie.

Il mancato rinnovamento dei sistemi gestionali del personale e delle metodologie per la misura del lavoro prodotto, che ostacola l’efficienza operativa e la competitività dell’Istituto nel panorama finanziario moderno e, ancor più grave mortifica le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il depauperamento delle restanti strutture periferiche, con l’evidente intenzione di chiudere successivamente altri poli, che mette a rischio la capillarità e l’efficacia della nostra presenza sul territorio nazionale.

Questi provvedimenti non solo danneggiano il personale, ma rischiano di compromettere seriamente la qualità e l’estensione dei servizi che la Banca d’Italia ha sempre garantito al Paese. La riduzione dell’offerta e l’arretramento dei servizi sembrano essere guidati da una logica puramente contabile, trascurando il ruolo fondamentale che il nostro Istituto riveste nell’economia e nella società italiana.

Le recenti modifiche apportate al progetto di riassetto della Rete territoriale, nonostante l’interlocuzione avuta con tutte le Organizzazioni sindacali, non attenuano le pesanti ricadute per il personale, né i rischi gravi, che tale progetto determina sullo sviluppo professionale dei colleghi e sul futuro delle Filiali provinciali e di diverse Filiali regionali.

Inoltre, si paventa la prospettiva di misure di sostegno ridotte e limitate, destinate esclusivamente al personale colpito dalle ingiustificate chiusure, senza considerare l’intero gruppo di lavoratori che, pur non coinvolti direttamente, subiranno comunque significativi tagli in termini di opportunità professionali. Oltre a ciò, viene fatto intendere che tali misure potrebbero essere estese in futuro ad altre categorie di personale, anticipando, di fatto, ulteriori chiusure imminenti.

Per queste ragioni, al fine di assicurare la massima tutela al personale della Banca d’Italia e preservare l’integrità e l’efficacia della nostra Istituzione, la scrivente Organizzazione preannuncia – dopo aver anche esaminato la delibera che sarà eventualmente adottata dal Consiglio Superiore – la possibilità di una procedura di raffreddamento, in vista di possibili azioni di lotta.

Roma, 31 gennaio 2025

La Segreteria Nazionale

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