Il Manifesto di Ventotene è un appello alla costruzione di un’Europa unita e federale come unica via per evitare il ritorno dei totalitarismi e delle guerre. Propone una nuova architettura politica basata sulla cooperazione tra gli Stati, la difesa delle libertà democratiche e la giustizia sociale.
Autori: Altiero Spinelli e Ernesto Rossi (1941)
1. La crisi della civiltà moderna
- La modernità ha costruito le proprie fondamenta sul principio di libertà, ma il nazionalismo ha portato alla nascita di Stati sovrani in conflitto tra loro.
- L’indipendenza nazionale, inizialmente un motore di progresso, ha generato imperialismo e guerre mondiali.
- La sovranità assoluta degli Stati ha portato alla volontà di dominio e alla nascita degli Stati totalitari.
2. Il fallimento delle democrazie e l’ascesa dei regimi totalitari
- Le democrazie liberali, incapaci di affrontare le crisi sociali ed economiche, hanno permesso l’avanzata di sistemi totalitari.
- La concentrazione del potere economico e la repressione delle libertà hanno favorito la nascita di regimi che controllano la vita politica e sociale.
- I totalitarismi hanno rafforzato il militarismo e l’espansione imperialista, alimentando la guerra come strumento di dominio.
3. La guerra e la speranza di un cambiamento
- La Seconda Guerra Mondiale è vista come una battaglia tra totalitarismo e forze democratiche.
- La resistenza contro il nazifascismo è cruciale per liberare i popoli oppressi e costruire un nuovo ordine mondiale.
- La sconfitta della Germania non porterà automaticamente a un’Europa migliore: sarà necessaria un’azione concreta per evitare il ritorno ai vecchi nazionalismi.
4. Il compito del dopoguerra: l’unità europea
- La pace duratura può essere garantita solo attraverso la federazione degli Stati europei, eliminando i conflitti nazionali.
- Il nazionalismo deve essere superato con una visione federale che assicuri il progresso sociale, economico e politico.
- Un’Europa unita sarà in grado di contrastare il ritorno delle forze reazionarie e costruire una società più equa.
5. Le forze in gioco e la necessità di un’azione politica
- Dopo la guerra, le forze reazionarie cercheranno di ripristinare i vecchi sistemi di potere, mentre le forze progressiste dovranno lavorare per un’Europa federale.
- La transizione dovrà essere guidata da una classe politica capace di prendere decisioni radicali, evitando il compromesso con i vecchi poteri.
- La creazione di una federazione europea sarà un passaggio cruciale per garantire la pace e lo sviluppo democratico.