La LdB 2025 interviene , lasciando inalterate le modifiche già apportate con la ldb precedente, ed introducendo misure che in alcuni casi potrebbero allungare ulteriormente l’età pensionabile
Vediamo come:
PENSIONE ANTICIPATA
per chi è nel sistema contributivo
La pensione anticipata, per chi si trova nel sistema contributivo, è raggiungibile a 64 anni (oltre la decorrenza di tre mesi introdotta dalla legge di Bilancio 2024 ).
L’importo soglia è pari a 3 volte l’assegno sociale, e scende per le donne che hanno uno o più figli.
Non deve superare di 5 volte il minimo (quindi non deve raggiungere 3.017 lordi).
Con la legge di bilancio 2025 è stata nuovamente modificata la disciplina della Pensione anticipata per i lavoratori soggetti al regime interamente contributivo, ovvero coloro che hanno contributi versati SOLO dopo il 1995.
I requisiti sono:
- 64 anni di età
- 20 di contributi versati (non figurativi)
- importo minimo dell’assegno pari a3 volte l’assegno sociale oppure 2,8 volte per le donne con 1 figlio e 2,6 volte per le donne con almeno 2 figli
INOLTRE: - (dal 2030 l’importo soglia salirà a 3,2 volte che riguarderà tutti e non solo per chi opta per il’utilizzo della previdenza complementare):
La novità è che ai fini del raggiungimento dell’importo soglia, su richiesta della lavoratrice o del lavoratore, può essere computato anche il valore teorico di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche di previdenza complementare cui la lavoratrice o il lavoratore abbia aderito (vedi paragrafo più avanti “PER CHI NON RAGGIUNGE I MINIMI NECESSARI”)
Si prevede anche un tetto massimo di assegno erogabile fino all’età della pensione di vecchiaia, pari a 5 volte il minimo (nel 2024 quindi, tetto di 2993 euro lordi mensili).
Di seguito una tabella riepilogativa dei principali requisiti per l’accesso alla pensione anticipata ordinaria
REQUISITI PER LA PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA lavoratori con contributi versati sia prima che dopo il 1995 – sistema di calcolo misto o contributivo |
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lavoratori | lavoratrici | |
2017 | 42 anni e 10 mesi | 41 anni e 10 mesi |
2018 | 42 anni e 10 mesi | 41 anni e 10 mesi |
DAL 2019 AL 2026 | 42 anni e 10 mesi | 41 anni e 10 mesi |
PENSIONE DI VECCHIAIA
Di seguito una tabella riepilogativa dei principali requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia ordinaria
REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA ORDINARIA
con requisito contributivo 20 anni |
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dipendenti pubblici | dipendenti privati | lavoratori autonomi | lavoratrici settore privato | lavoratrici autonome | |
2017 | 66 e 7 mesi | 66 anni e 7 e 7 mesi | 66 anni e 7 mesi | 65 anni e 7 mesi | 66 anni e 1 mese |
2018 | 66 e 7 mesi | 66 e 7 mesi | 66 e 7 mesi | 66 e 7 mesi | 66 e 7 mesi |
2019 | 67 | 67 | 67 | 67 | 67 |
2020-2023 | 67 | 67 | 67 | 67 | 67 |
2024-2026 | 67 | 67 | 67 | 67 | 67 |
QUOTA 103
Un peggioramento anche per i lavoratori privati con la quota 103.
Dal 2024 è previsto che la pensione sia calcolata esclusivamente, con il metodo contributivo.
La misura è prorogata per tutto il 2025, con requisito anagrafico di 62 anni e 41 anni di contribuzione al 31.12.2025, con finestra di 7 mesi per il settore privato e 9 mesi per il settore pubblico.
L’assegno non può essere superiore a 4 volte l’assegno sociale, quindi all’incirca 2.413 euro mensili lordi.
OPZIONE DONNA
Opzione donna, da sempre totalmente contributiva,è ormai destinata solo alle lavoratrici caregiver ed invalide almeno al 74% che possono accedere al trattamento pensionistico con 35 anni di contributi con una età anagrafica di almeno:
- 61 anni senza figli
- 60 anni con 1 figlio
- 59 con almeno 2 figli
Le lavoratrici licenziate o dipendenti da aziende in crisi, devono aver perfezionato 35 anni di contribuzione e 59 anni di età, indipendentemente dal numero dei figli.
Restano invariate le relative finestre di uscita:
12 mesi per le lavoratrici del settore privato
18 mesi per le lavoratrici del pubblico impiego
APE SOCIALE
Anche questa previsione, già ritoccata con la Legge di Bilancio 2024,viene ulteriormente peggiorata, ovvero vengono aumentati di 5 mesi i canali di accesso, portandoli così a 63 anni + 5 mesi oltre le altre condizioni
La Legge di Bilancio 2025 prosegue introducendo delle modifiche che impattano su coloro che sono già nel sistema contributivo(primo requisito contributivo post 31.12.1995)
Quali strategie….
PER CHI NON RAGGIUNGE I MINIMI NECESSARI
La manovra 2025 cerca di ‘’intervenire’’ per aiutare chi rientra nel sistema contributivo (contributi successivi al 1996) e quindi raggiungerebbe la pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi e 67 di anzianità.
La legge attuale prevede che l’importo lordo mensile dell’assegno pensionistico maturato sia almeno pari a quello dell’assegno sociale, che ammonta a 534,41 euro per il 2024 e da 538,69 euro per il 2025.
Le lavoratrici ed i lavoratori che non raggiungono la soglia NON hanno la possibilità di accedere alla pensione e dovranno continuare a lavorare, e quindi continuare a maturare la contribuzione fino a quando non raggiungono la soglia minima prevista, oppure finché, con un età più avanzata, venga applicato un coefficiente di conversione più favorevole.
In alternativa, l’ultima possibilità è il raggiungimento dei 71 anni di età senza, ad oggi, altre condizioni necessarie.
REQUISITI ANAGRAFICI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA
con requisito contributivo 5 anni (solo contributi versati dopo il 1995) |
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Uomini | donne | |
2018 | 70 anni e 7 mesi | 70 e 7 mesi |
2019 | 71 anni | 71 anni |
2020-2025 | 71 anni | 71 anni |
La Manovra, per questo bacino di lavoratori, punta ad una commistione tra previdenza pubblica e complementare.
Ovvero la possibilità di commutare la rendita proveniente da previdenza completare alla pensione per raggiungere il requisito soglia.
➢ dal’1° gennaio 2025 viene introdotto l’aumento del requisito contributivo per chi opta per il computo della rendita complementare ai fini del raggiungimento degli importi soglia per l’accesso alla pensione anticipata. Tale requisito è aumentato di 5 anni, passando in questo modo da 20 a 25 anni di contribuzione effettiva (64 anni di età + 25 anni di contribuzione).
➢ Dal 1° gennaio 2030, tale requisito subirà un ulteriore incremento di 5 anni, raggiungendo un totale di 30 anni di contribuzione effettiva.
I lavoratori che optano per il computo della rendita complementare per accedere alla pensione anticipata non potranno cumulare redditi da lavoro dipendente o autonomo con il trattamento pensionistico fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, fatta eccezione per i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui.
FINESTRE PENSIONISTICHE
Nella Legge di Bilancio 2025 vengono aumentate le finestre di uscita per il Pubblico Impiego,ma anche per coloro che pur non essendo pubblici, versano la contribuzione nelle gestioni CPDEL-CPS-CPI-CPUG:
4 mesi nel 2025
5 mesi nel 2026
7 mesi nel 2027
9 mesi nel 2028
Vengono anche riviste al ribasso le aliquote di rendimento, per questa platea di lavoratori, che hanno una contribuzione inferiore ai 15 anni al 31.12.1995.
Va precisato che questa manovra peggiora ulteriormente quanto già introdotto con la legge di Bilancio 2024, in particolare per quanto riguarda il Pubblico Impiego.
INCENTIVO ALLA PROSECUZIONE DELL’ATTIVITA’LAVORATIVA PER DIPENDENTI PRIVATI E PUBBLICI
Dal 1.1.2025 oltre a coloro che perfezioneranno «quota103» (62anni di età e 41 di contributi) anche coloro che perfezioneranno il requisito della pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi – 1 in meno per le donne) dall’apertura della finestra potranno scegliere di ricevere in busta paga i contributi a loro carico (9,19% per le/i dipendenti del settore privato e dell’8,80% per le/i dipendenti pubblici).
L’elemento di novità è che prevede l’esclusione dall’imponibile fiscale (al contrario del 2024). Tutta la contribuzione formerà il netto della busta paga.