
Abbiamo ascoltato la raccomandazione espressa dal Governo che, dopo aver proclamato cinque giorni di lutto per la scomparsa del Pontefice (invece dei tre sempre decisi in passato nelle stesse circostanze, con l’effetto di andare a ricomprendere la giornata della Liberazione) ha invitato “a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza”.
Alla notizia della scomparsa di Papa Francesco, la CGIL ha immediatamente espresso il suo cordoglio, consapevole del fatto che il mondo avesse perduto non solo un capo spirituale, ma un instancabile difensore degli ultimi. Jorge Mario Bergoglio, il primo Pontefice venuto “quasi dalla fine del mondo”, ha segnato un’epoca con il suo impegno per la giustizia sociale, la dignità del lavoro e la pace. La sua predicazione non si è mai limitata alle parole: è stata testimonianza vissuta, spesso scomoda, sempre schierata dalla parte di chi veniva escluso.
Il senso di perdita non può tuttavia essere pretesto per indurre a non ricordare adeguatamente il 25 aprile, tra l’altro nell’anno in cui ricorre l’80° Anniversario della Liberazione.
Noi lo faremo con sobrietà (il 25 aprile non è il veglione di Capodanno, né una sfilata di carnevale), ma anche con la gioia che legittimamente caratterizza le manifestazioni e i cortei che ogni anno si svolgono in tutta Italia per celebrare l’Italia antifascista sorta dalle ceneri delle dittature, dalla tragedia della guerra e dal sacrificio di tante Italiane e tanti Italiani.
Le frasi che seguono, pronunciate da alcuni personaggi della nostra storia recente ci aiutano a comprendere il significato della giornata della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e a non dimenticare.
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove fuorno impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.
(Piero Calamandrei)
La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.
(Piero Calamandrei)
25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.
(Enzo Biagi)
Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie.
(Sandro Pertini)