Dongo, 80 anni dopo

“A Dongo (Como) la commemorazione in ricordo dei gerarchi uccisi 80 anni fa dai partigiani che catturarono Mussolini in fuga verso la Svizzera è una manifestazione indegna dove i neofascisti sono liberi di manifestare e manifestarsi, proprio due giorni dopo il 25 aprile”

Il commento di Primo Minelli, Presidente di ANPI Provinciale Milano – presente al presidio antifascista a Dongo – a LaPresse:

“Non è folclore, non bisogna mai sottovalutare queste cose. Sanno di avere delle coperture politiche che tollerano quello che fanno, questa è la cosa che li ringalluzzisce ed è la cosa più condannabile. In un paese come il nostro che ha subito l’onta del fascismo, permettere una manifestazione come questa è una cosa vergognosa: la prima cosa da chiedere è che prima o dopo venga messa un divieto. Deve esserci una ribellione morale oltre che politica, perché accettare passivamente che venga infangata la storia antifascista nell’80esimo anniversario della Liberazione, è davvero un’esagerazione. Non ci faremo intimidire da questi personaggi che immaginano un ritorno a un passato che la storia ha condannato”.

Dongo

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