A tutti i lavoratori del gruppo Mediobanca,
in data odierna, si è tenuto l’incontro con l’Azienda, nel corso del quale sono stati affrontati i seguenti, delicati, argomenti:
L’Azienda ha presentato l’eventuale OPS su Banca Generali come una “ottima opportunità”, magnificando la solidità della rete di Banca Generali e i suoi lusinghieri risultati nel Wealth Management – settore indubbiamente strategico. L’operazione, a dire dell’Azienda, infonderebbe ulteriore valore all’intero Gruppo Mediobanca.
Tuttavia, il sigillo definitivo su questa visione spetta agli investitori, e solo il prossimo futuro dissiperà le nebbie sull’evoluzione dello scenario.
Come d’uopo in queste circostanze, si è fatto cenno alla “ricerca di sinergie”, formula che, come noto, prelude spesso a una “razionalizzazione” dei ruoli. In tale contesto, la Fisac/CGIL ha voluto porre l’accento sulle proprie perplessità circa la cifra di 60 milioni di euro, inscritta nel piano strategico dell’acquisizione sotto la voce “riduzione costi HR”. Si è fatto notare come tale importo, specie considerando le marcate e inevitabili sovrapposizioni tra due realtà con identità e operatività così affini, ponga interrogativi non banali sulle future ricadute occupazionali. È stato inoltre evidenziato come il paragone con altre situazioni – quale ad esempio quella di MPS, dove eventuali tagli di spesa sul personale, pur potenzialmente superiori in valore assoluto, si riferiscono a una forza lavoro quantitativamente molto più ampia e con minori duplicazioni di ruolo, dati i differenti modelli di business – renda ancor più manifesta la potenziale criticità dell’impatto per il perimetro di Banca Generali.
L’Azienda ha, inoltre, evocato per analogia il caso di precedenti acquisizioni; un riferimento che, tuttavia, non può far obliare come anche in simili contesti si sia poi assistito all’apertura di procedure di esubero, un copione che, inevitabilmente, alimenta una legittima e accresciuta cautela.
Nonostante le rassicurazioni di prammatica circa l’ “attenzione per le persone” e il “senso di responsabilità” (memorie di passate gestioni incluse, e forse proprio alla luce di simili trascorsi), le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno ribadito con fermezza l’imperativo di una futura integrazione che tuteli scrupolosamente le professionalità esistenti e scongiuri qualsiasi impatto traumatico sull’occupazione. Molteplici restano i nodi da sciogliere; ogni seria discussione è, tuttavia, rimandata all’autunno, quando – si spera – i contorni dell’operazione saranno meno nebulosi.
Polizza Sanitaria: Oneri Crescenti e Tutele da Difendere
Ben più concreto, e francamente preoccupante, l’orizzonte della polizza sanitaria. Generali ha avanzato una richiesta di aumento che definire “considerevole” (un astronomico +55% il primo anno, seguito da un ulteriore 5%) è un eufemismo.
L’Azienda, pur garantendo (per ora) l’invarianza della quota a carico dei dipendenti, ha preannunciato modifiche al piano: un contentino sull’aumento del massimale per grandi interventi chirurgici fa da contraltare a un peggioramento sensibile delle franchigie per i ricoveri extra-rete.
La vera stangata, tuttavia, si profila per i familiari fiscalmente non a carico: un incremento del premio nell’ordine del 75% (settantacinque percento!), accompagnato dalla dolorosa eliminazione delle coperture per fisioterapia e lenti. Anche la polizza infortuni extraprofessionali non sfugge alla scure, con lo scoperto che raddoppia dal 2% al 4% (fatta eccezione per gli infortuni gravi, magra consolazione).
Le scriventi OO.SS. hanno immediatamente richiesto un tavolo urgente con l’Azienda per rinegoziare condizioni che si preannunciano da rivedere profondamente.
Sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi di queste vertenze, che richiedono la massima attenzione e compattezza.
Distinti saluti,
Le RSA FISAC-CGIL CheBanca! S.p.A.